Kingdom Dance

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C'era aria di festa a Corona. Se c'era una cosa che Cassandra detestava quasi quanto il suo abito azzurro da ancella, erano proprio le feste. L'atmosfera era così smielata da farle rivenire in gola il pranzo. La gente in strada mangiava dolciumi o tramezzini, suonava strumenti musicali, dipingeva e via dicendo. E tutto per festeggiare il compleanno della principessa perduta. Cassandra voleva andare nel suo luogo appartato ad allenarsi con la spada ma ora era impossibile. Le guardie, incluso suo padre, il Capitano, sorvegliavano ogni angolo del paese. Cassandra sbuffò, pensando a quanto fosse inutile celebrare il compleanno di una persona che forse era morta, ma si fece coraggio e decise di andarci comunque. Doveva uscire a sopportare tutta quella sdolcinatezza, altrimenti le altre ancelle l'avrebbero costretta a seguire lezioni di cucito o suo padre le avrebbe fatto la predica, se non avesse almeno tentato di socializzare.

Cassandra si ritrovò vicino al centro del paese e si fermò per un attimo a osservare una ragazza dai lunghi capelli biondi, legati insieme da dei fiori. La figlia del Capitano strizzò gli occhi per studiare la nuova arrivata. Indossava un abito rosa, non portava scarpe e i suoi occhi verdi mettevano in evidenza la sua ingenuità e allegria. "Chi sarà mai?" pensò Cassandra. Non aveva mai visto quella ragazza prima. Quest'ultima era talmente ingenua che abbracciava i primi che passavano o faceva dei complimenti ai bambini. Cassandra storse la bocca e proseguì verso un panificio. Se fosse rimasta ancora a lungo, le si sarebbero marciti i denti. -Spero di non averci mai a che fare.- mormorò lei, quando fu vicina alla porta d'ingresso. Proprio in quel punto, c'era l'ultima persona che Cassandra credeva di vedere.

-Cassie! Chi si aspettava di vedere proprio te?- Cassandra ruotò gli occhi. Varian era un ragazzino, che studiava alchimia e per il quale aveva una cotta, ma se qualcuno li avesse visti insieme, si sarebbe gridato allo scandalo. -Sono venuta a prendere un po' di pane, nient'altro. E' già tanto se sono qui.- disse lei, anche se non riusciva a nascondere il rossore sulle sue guance. Varian si grattò il dietro del collo con nervosismo e ridacchiò. -Ho portato una cosa per te.- Detto ciò, il ragazzo mostrò cosa nascondeva dietro la schiena. Era un mazzo di rose blu. Cassandra sussultò e le si illuminò il viso. Amava le rose e il blu era il suo colore preferito. Forse venire alla festa non era stato del tutto inutile. -Dove le hai trovate?- chiese lei, prendendo con delicatezza il mazzo. Annusò i fiori e si sentì molto più rilassata. Varian sorrise dolcemente, era innamorato pazzo di Cassandra. -Se te lo dicessi, non sarebbe più un regalo, ti pare?- La ragazza fece un sorrisetto. -Se me lo dici, fingerò che non sia un regalo.- All'improvviso, i 2 si voltarono. Era stato dato il via alle danze del regno. Varian si inchinò e porse una mano a Cassandra. -Balla con me, milady.- disse lui. Cassandra esitò, non sapendo se accettare o meno. Ma la gente era troppo occupata a badare ai fatti loro per pensare a lei e al ragazzino. Per non parlare delle guardie, che stavano perdendo tempo a chiacchierare. -Va bene ma facciamo in fretta.- decise Cassandra, posando il mazzo su un vaso vuoto vicino, e afferrò la mano di Varian. I 2 fecero l'inchino poi ballarono per qualche minuto, sentendosi più bene che mai. Cassandra non si aspettava che il suo cuore accelerasse il suo battito per via di un semplice ballo, soprattutto quando Varian la prese per un fianco. -Sei così bella, Cassie.- disse lui, quando si fermarono. Cassandra abbassò lo sguardo ma ora era tardi per nascondere il suo rossore. Si pentì di non essersi truccata prima di uscire. -Non mi piaccio con questo vestito. Beato te che non devi indossare vestiti così dannatamente eleganti.- disse lei. Varian le mise un paio di dita sulle labbra. -Dai, smettila di parlare così. Tu mi piaci, indipendentemente da cosa indossi.- ribatté lui. Cassandra afferrò il ragazzo per le guance, accarezzandogliele con dolcezza, e gli venne vicino. Lui tolse il velo da Cassandra e chiuse gli occhi ma un uomo li interruppe. -Tutti alle barche!-

Ora sì che Varian e Cassandra erano davvero soli. Stavano seduti su una barca ad aspettare il via per il lancio delle lanterne. A prua, c'era il vaso delle rose blu, che Varian aveva legato per fare in modo che non cadesse in acqua. Cassandra giocherellò con l'acqua, distorcendo il suo riflesso e quello della luna. Varian le diede un buffetto affettuoso su una spalla e indicò il cielo. -Guarda, è appena cominciato. Su, ora tocca a noi.- disse lui. Il ragazzo tirò fuori un paio di lanterne sgonfie e le accese, usando delle sue pozioni. Cassandra ne prese una e aspettò che si gonfiasse. I visi dei ragazzi vennero rischiarati dalla luce delle altre lanterne. Se Cassandra fosse rimasta al castello, probabilmente si sarebbe persa questo spettacolo. Lei e Varian lanciarono piano piano le loro lanterne e le osservarono arrivare in alto con le altre. Il ragazzo prese la mano di Cassandra e le baciò il dorso delle dita. -Il re e la regina dovrebbero organizzare più spesso queste occasioni speciali.- disse lui. Cassandra fece una smorfia e scosse la testa, anche se le piaceva da matti essere baciata dal ragazzo. -Non voglio occasioni speciali per stare insieme. Voglio solo che il popolo fosse meno ignorante e più aperto ai cambiamenti.- obiettò lei. Accarezzò i capelli spettinati del ragazzo con una mano, mentre lui la prese per i fianchi di nuovo. -Non possiamo ballare qui, Varian.- rise Cassandra. Poi, prima che potesse farlo il giovane alchimista, la ragazza lo baciò sulle labbra con molta passione, per colmare tutti quei giorni e quelle notti che aveva passato da sola. Quando si staccarono, lei finì per cadere sopra di lui, ricevendo un altro bacio, stavolta più casto. -Un giorno, vivremo insieme e nessuno ci potrà giudicare.- dichiarò Cassandra, senza togliere gli occhi di dosso a Varian. Lui era ancora più bello delle lanterne in cielo. -Ci puoi scommettere, Cassie.-           

Nota dell'autrice: buon San Valentino <3 oggi ho dedicato una one shot a una coppia che piace molto a delle ragazze che conosco, per cui dedico anche a loro questa storia. E devo confessare che è proprio grazie a queste ragazze, se sto iniziando ad amare le Cassarian.

Magari più avanti, se avrò delle buone idee, potrei scrivere nuove one shots sulle Cassarian, per questo nella descrizione non ci metterò "storia completata". Non si sa mai, come si suol dire. 

Domani vi aspetto con un'altra one shot della raccolta Dreams. Intanto, godetevi questa qui e le altre mie storie, che trovate nel mio profilo. A domani, gente ^^

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