Erano passati anni da quando Cassandra aveva cercato il suo destino al di là del regno di Corona. Si era rincontrata con le persone che amava di più al mondo, Varian e Rapunzel, poi aveva fatto una scelta. Aveva scelto di stare ad Antica Corona col ragazzo e l'aveva sposato. Le chiacchiere erano diventate fin troppo insopportabili e solo in quel luogo la gente si faceva gli affari propri. Il merito era anche del buon capo villaggio, Quirin, nonché padre di Varian. Era stato lui a regalare al figlio e alla sua compagna una bella casa in cui vivere in tranquillità. E, una notte d'estate, quando Cassandra aveva 28 anni, lei ebbe un sogno. Avrebbe avuto da Varian una bambina, il cui aspetto era simile a quello del marito e il comportamento a quello di Cassandra, e l'avrebbero chiamata Violet. 9 mesi dopo, il sogno si avverò.
Quando Violet diventò abbastanza grande per fare lunghe passeggiate, Cassandra propose a Varian una gita verso Corona. Le voci avevano finalmente iniziato a zittirsi, in quanto la differenza d'età fra Varian e sua moglie non pareva più così scandalosa. Cassandra aveva anche voglia di rivedere la sua migliore amica, era passato troppo tempo dalla sua ultima visita. La donna dai capelli corvini, che ora aveva 32 anni, si stava preparando a vestirsi. Sentiva le risate di sua figlia, che giocava col procione di famiglia, Ruddiger, e sospirò dolcemente. Varian fece capolino dalla porta e sorrise alla moglie, che si accorse di lui vedendolo nel riflesso dello specchio. -Come sei elegante, mio bell'alchimista.- disse Cassandra. Lui era vestito con una giacca nera e lunghi pantaloni grigi, che erano un po' macchiati a causa delle pozioni che adoperava spesso. Invece, Cassandra stava tentando di mettersi un lungo vestito nero e blu, i suoi colori preferiti. Non voleva ammettere di essere in difficoltà. Varian si frugò le tasche e fischiettò. -Penso di avere un composto per aiutarti con quel vestito.- disse lui. Cassandra sbuffò e incrociò le braccia al petto. Aveva la sensazione di essere in ritardo. -Perchè invece non usi quelle tue mani da alchimista?- propose lei. Varian ridacchiò e venne vicino alla moglie, sistemandole il vestito sulle spalle e cogliendo anche l'occasione per lasciarle dei baci sulla pelle nuda dietro, soprattutto dove lei aveva delle cicatrici. -Ehi, così mi fai il solletico.- disse Cassandra, anche se adorava essere baciata qua e là da Varian. Lui inspirò il suo dolce profumo e le cinse la vita con le braccia. -Non posso farci niente, Cassie. Sei irresistibile.- La piccola Violet irruppe nella camera, inseguita per gioco dal procione, e si fermò bruscamente a fissare i genitori. -Mamma, papà, cosa state facendo?- domandò la bambina. Varian e Cassandra si lasciarono e si voltarono verso la loro figlia, poi alzarono le spalle con sguardi complici. -Oh, nulla.- rispose Varian. Ruddiger gli saltò fra le braccia, mentre Cassandra si avvicinava alla figlia e la prese per mano. -Vuoi incontrare zia Rapunzel?- Alla bambina si illuminarono gli occhi. Aveva sentito parlare così spesso della principessa di Corona, grandissima amica dei genitori, e non vedeva l'ora di incontrarla ufficialmente. La prima volta che l'aveva incontrata era appena nata e non ricordava niente. Era ora di rinfrescare la memoria. -Sì che lo voglio!- rispose Violet.
Arrivati in città, Varian prenotò un tavolo per la sua famiglia al ristorante preferito di Cassandra. Ordinò delle paste e poi andò fuori ad aspettare. Al tavolo, vide che Cassandra stava fissando con un sorriso qualcosa alle spalle di lui. -Cosa guardi, Cassie?- Lei non rispose, anzi, si alzò e si avvicinò lentamente al tavolo dietro, tenendo per mano Violet. Ruddiger alzò le zampe, come se non avesse idea del perchè Cassandra si stesse comportando così, per cui Varian si girò e seguì la sua famiglia con lo sguardo. Poi tirò un sospiro di sollievo, quando si rese conto che Cassandra era andata da Rapunzel, che per una volta non era accompagnata da nessuna guardia del corpo. Solo che Eugene non era presente, chissà come mai. Comunque, Varian sorrise e prese in braccio Ruddiger per fargli le coccole, godendosi la scena. Tanto che altro poteva fare, mentre aspettava le paste?
-Amica mia, mi sei mancata tantissimo!- esclamò Rapunzel, che abbracciò la migliore amica. Cassandra si lasciò abbracciare per un po', dato che lo sopportava soltanto per Varian e Rapunzel. In fondo in fondo, amava abbracciare chi amava e ricevere abbracci a sua volta. -Anche tu immensamente.- rispose Cassandra. Era raro che dicesse cose sdolcinate a qualcuno ma con la sua famiglia poteva. E Rapunzel faceva parte della sua famiglia. Quando la principessa lasciò andare Cassandra, si chinò a salutare Violet, che le regalò il disegno di una provetta del padre. -Oh, è bellissimo, piccola. E cavolo, quanto sei cresciuta dall'ultima volta.- disse Rapunzel. Violet ridacchiò. -E certo, l'ultima volta ero un affare grande quanto quel vaso dietro di te.- Rapunzel lanciò un'occhiata furba alla sua migliore amica e le diede una gomitata al braccio. -Sarcastica come sua madre, eh?- Le 2 amiche risero per un po', mentre Violet guardava prima l'una poi l'altra. Poi si girò verso Varian, che le fece cenno di venire. -Mamma, sono arrivate le paste. Vieni a mangiare?- Cassandra guardò sua figlia, poi il marito e scosse la testa. -Vai pure da papà. Io vi raggiungo tra un attimo.- La piccola obbedì alla madre, così Cassandra e Rapunzel furono lasciate sole.
-Sai, Cassandra, devo dirti una cosa.- cominciò Rapunzel, che divise la sua baguette con Cassandra. Quest'ultima la sbocconcellò sulla punta, non voleva riempirsi troppo la pancia prima di mangiare le paste con Varian e Violet. -Va avanti.- disse Cassandra. Rapunzel prese fiato e indicò il tavolo davanti a sé, dove c'era la famiglia di Cassandra. -Erano anni che non ho fatto altro che sognare questo momento. Da quando sei andata via con tua figlia neonata in braccio.- disse la principessa. Ciò stuzzicò la curiosità di Cassandra, che la incoraggiò a parlare. -Un giorno, ti avrei rivista qui con il tuo grande amore e con un figlio o 2. Inizialmente, nessuno diceva niente l'una all'altra ma i nostri sguardi parlavano da soli.- spiegò Rapunzel, che posò una mano sulla spalla di Cassandra. -Che finalmente avevi trovato il tuo destino. E che eri felice.- concluse la principessa. Cassandra sospirò, si voltò verso il suo tavolo e dichiarò: -E' così. Il mio destino è stare con Varian e Violet, sono la mia vita. E l'ho avuta grazie a te. Ti devo tutto, amica mia.- Poi si alzò e si unì a Varian e Violet per mangiare le paste. Rapunzel non smise di sorridere nel vedere la sua migliore amica con chi amava. Era vero, Cassandra era finalmente felice.
Nota dell'autrice: buongiorno ^^ oggi è il mio compleanno, quindi doppia pubblicazione su wattpad *like a boss* Troverete l'altra one shot nella raccolta Dreams.
Questa one shot non è basata da un sogno ma da una citazione del film il Cavaliere Oscuro il Ritorno, quando Alfred parla a Bruce sul suo più grande desiderio. Io ho solo cambiato le cose :D Qui sotto c'è proprio il dialogo che mi ha ispirato.
Spero comunque che vi piaccia perchè presto ne pubblicherò un'altra. Buona lettura ^^
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Cassarian brevi storie
FanfictionOne shots dedicate a una coppia un po' "insolita", a metà strada tra essere canon e non. Spero vi piacciano