Il giovane alchimista stava chino sull'erba a raccogliere dei fiori selvatici per i suoi intrugli. Era una giornata piuttosto calda di fine primavera, l'ideale per uscire a fare un po' di scorte, dato che i fiori che gli servivano erano in abbondanza. -Penso che così possa bastare.- disse tra sé Varian, che si alzò e sistemò i petali dei fiori nella cesta. Poi sentì qualcosa che attirò la sua attenzione. Aguzzò l'udito in direzione del rumore. Sembrava che qualcuno si stesse allenando con la spada. Ma chi poteva essere? Forse era un malintenzionato. Varian fece una smorfia e, stringendo il manico della cesta, decise di andare ad accertarsene. Di chiunque si trattasse, il ragazzo l'avrebbe scoperto di lì a poco e non avrebbe avuto paura. Poteva anche avere 13 anni ma aveva fegato. O almeno così sperava.
Il ragazzo si bloccò di colpo, quando si rese conto di chi fosse l'intruso che si allenava a colpi di spada. Era una bellissima ragazza dai capelli corti corvini, doveva essere sui 20 anni, e la sua espressione feroce non mostrava alcuna pietà contro l'avversario invisibile. Lei affondava, parava e via dicendo. I suoi vestiti non erano esattamente adatti a un combattimento, dato che indossava una lunga veste azzurra e bianca e portava il velo sulla testa, ma lei sembrava non farci nemmeno caso. Varian notò che la veste si era strappata sulle gambe, piene di cicatrici da taglio, ma la cosa non importava. -Quanto è bella. Vorrei conoscerla, se non mi uccide prima.- mormorò il ragazzino. Era la prima volta che sentiva il suo cuore battere così forte da sembrare un tamburo impazzito. Neanche quando suo padre aveva trovato Ruddiger, Varian si era emozionato in quel modo. Lui posò a terra la cesta con i petali dei fiori selvatici appena colti e si avvicinò alla ragazza.
-Ti serve qualcosa, ragazzino?- chiese la ragazza. Varian deglutì e si sentì bruciare le guance. Non riusciva nemmeno a guardarla negli occhi. -Solo sapere chi siete, mia bella dama.- rispose lui. Per tutta risposta, la punta della spada della ragazza quasi gli sfiorò la gola. -Perchè ti interessa? Vuoi forse mettermi in riga, come tutti gli altri?- domandò lei, digrignando i denti. Il giovane alchimista non osava nemmeno muovere un dito. "Bella ma letale." Ma la ragazza abbassò la sua spada e sospirò, quando non ebbe risposta da lui. -Sei un ragazzino davvero strano.- disse lei ma non lo stava prendendo in giro. Anzi, il suo sguardo si era addolcito. Varian tirò un sospiro di sollievo e si grattò il dietro del collo con nervosismo. Di solito, lui non piaceva molto alla gente, a causa dei suoi esperimenti e conoscenze sull'alchimia. -Sono Varian.- si presentò lui e, prima di dire altro, la ragazza lo interruppe. -Io sono Cassandra.- dichiarò lei, rinfoderando la spada. -Cassandra.- ripeté Varian, come se volesse assaporare quel nome. La ragazza incrociò le braccia e inarcò un sopracciglio. -Che c'è?- La domanda di lei distrasse Varian dai suoi pensieri. -Niente, Cassandra. Ora devo andare a casa, mio padre mi aspetta. E' stato un piacere fare la vostra conoscenza.- disse lui. Poi, preso da un istinto primordiale, strinse delicatamente una mano di Cassandra e gliela baciò. Lei fece una smorfia disgustata e si ripulì la mano. -Non farlo mai più. Odio essere baciata.- disse Cassandra, lanciandogli un'occhiataccia. Varian si tirò indietro e arrossì come un peperone. -Perdonatemi, mia signora. Pensavo che fosse così il galateo.- cercò di giustificarsi lui ma Cassandra scosse la testa, scettica. Lei fece per andarsene ma Varian la fermò. -Se tornate presto, posso venire ad allenarmi con voi?- Il giovane si morse la lingua. Aveva oltrepassato il limite. L'aveva appena conosciuta, diamine! Cosa pretendeva, che avrebbe risposto sì e poi avrebbe organizzato un picnic tutto rose e fiori? Varian pensò di aver bevuto troppo caffè quella mattina. -Va bene, tanto avevo intenzione di tornare domani sera. Puoi venire ad allenarti anche tu, se prometti di non toccarmi con quelle tue labbra sottili e secche.- La risposta di Cassandra sorprese il ragazzo. Ingoiando l'imbarazzo, annuì e alzò il pollice. -Perfetto. A domani sera allora.- disse lui, poi andò a prendere il suo cestino con i fiori e si incamminò verso casa. Le ultime cose che sentì erano un mugugno di indignazione e altri colpi di spada.
Varian si rifugiò nel suo laboratorio a riflettere. Non era riuscito a mangiare granché, il suo stomaco si era come chiuso. Continuava a pensare a Cassandra. Secondo lui, quella ragazza non era davvero così spietata come voleva far credere. Era certo che nascondesse un cuore d'oro, sotto la corazza dura di mugugni e occhiatacce. La sua mente lo fece scivolare nel sonno, in mezzo alle provette. Varian sognò i baci di Cassandra sulla sua fronte, poi sulle guance, e alla fine sulle labbra. "Lei mi distruggerà con i suoi dolci baci." Anche se forse non aveva speranze con lei, il ragazzo si lasciò crogiolare in quei sogni erotici, anormali per uno della sua età, ma ora a Varian non importava altro che arrivasse la sera seguente. "La rivedrò! Sì, la rivedrò e farò impressione su di lei! Sarò il miglior spadaccino alchimista che abbia mai conosciuto!"
Nota dell'autrice: buongiorno ^^ scommetto che non vi aspettavate un'altra one shot Cassarian, eh *sorrisetto furbo*
L'idea per questa one shot mi è venuta, ascoltando una delle mie canzoni preferite, vi lascio qui sotto il link
https://www.youtube.com/watch?v=VnHgZ3JF8pA&ab_channel=SonySoundtracksVEVO
Ho sempre pensato che Varian e Cassandra si conoscessero da almeno un anno prima che Rapunzel tornasse nel regno, anche a causa del primo episodio della serie (quando Cassandra afferma di conoscere Varian, un suo "amico"), e diciamo che mi sono lasciata andare, soprattutto verso la fine. Ora capite perchè secondo me quel giovane alchimista ha una cotta per quella ragazza bella e letale.
Il 21 marzo pubblicherò la prossima one shot Cassarian, che purtroppo al momento sarà l'ultima finché non avrò nuove idee per altre storie. A presto ^^
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Cassarian brevi storie
FanfictionOne shots dedicate a una coppia un po' "insolita", a metà strada tra essere canon e non. Spero vi piacciano