•capitolo 4•

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•Maddison•

Siamo abbracciati da diverso tempo e abbiamo parlato del più e del meno stroncando per un momento quell'attimo di tristezza che ci aveva rapiti. È bello stare così con qualcuno, sono appoggiata al suo petto caldo che regolarmente si alza e si abbassa. Lui mi accarezza.
D: "ehi... emh... dato che è ancora presto pensavo magari di fare una passeggiata... che ne dici? Non vorrei sciogliere questo abbraccio ma..." alzo lo sguardo per poterlo guardare e non appena i nostri occhi si incrociano sussultiamo. È una sensazione strana.
Lo guardo e annuisco.
M: "si credo sia una buona idea. Dai andiamo"Seppur a mala voglia mi alzo e prendo le nostre borse porgendogli la sua. Lui sorridendo la prende e insieme ci avviamo verso l'uscita.
Andiamo verso il lago nero questa volta e percorriamo un piccolo sentierino che costeggia la riva del lago.
M: "sembrerebbe quasi un controsenso. Prima diciamo che al lago nero ci vengono tutti e poi ci ritroviamo a passeggiare dove? Proprio al lago nero." dico ridendo.
D: "già non ci avevo pensato." mi risponde lui sorridendo. Stiamo camminando da un po' di tempo e arriviamo ad una radura circondata da alberi altissimi.
M: "credo sia una radura dove un tempo le streghe venivano a fare i loro sabba, quando ancora non c'era Hogwarts." suppongo guardandomi attorno.
D: "da cosa lo hai intuito?"
M: "beh dalla forma circolare che ha la radura e poi li vedi quei segni sulla terra e sulle rocce?" chiedo indicando dei segni particolari incisi su dei grandi massi vicini ad un albero.
D: "si..." mi dice un po' confuso.
M: "la magia, specialmente quella oscura lascia una traccia, questi segni sono molto vecchi sono quasi spariti ma credo che qui venissero delle streghe a fare i loro rituali, sai che genere di streghe intendo... non erano come noi..."
D: "oh si si ho capito tranquilla"
M: "beh ora però sta diventando un po' inquietante che ne dice se c'è ne andass-" mi interrompo afferrando la manica del cappotto di Draco, lui si gira a guardarmi. Sento dei bisbigli e blocco come pietrificata mentre poggio il mio indice sulla bocca come per dire a Draco di stare in silenzio. Lui mi guarda confuso.
D: "ehi... che succede?" mi sussurra spaventato.
M: "non lo so... dobbiamo andarcene immediatamente. Sento come dei bisbigli m-" Mi blocco portandomi una mano sul ventre piegandomi in due.
Draco preoccupato mi prende le mani e mi guarda negli occhi. I miei sono lucidi e quando una nuova fitta mi trapassa lo stomaco stringo nuovamente il suo cappotto.
M: "Draco... ti prego andiamo via..." dico a denti stretti. Lui senza pensarci due volte mi prende in braccio e mi allontana dalla radura.
D: "ehi, ehi, ehi... che succede?"
M: "lasciami pure ora... grazie Draco..."
D: "eh di cosa? ma ti predo Maddison dimmi che ti è successo. Mi stai facendo preoccupare."
Mi guarda negli occhi.
M: "io... non lo so... non capisco, dobbiamo tornare subito al castello..."
D: "si andiamo" Mi mette giù e come tocco il suolo e cerco di camminare barcollo e mi aggrappo a lui. Mi guarda e mi prende la mano e insieme torniamo al castello.

•Draco•

Non so cosa sia successo. Andava tutto bene e quando siamo arrivati a quella radura è stata male. Mi ha fatto davvero preoccupare, non ho mai visto nessuno piegato in due dal dolore che non fosse sotto la maledizione cruciatus.
Come l'ho portata via si è tranquillizzata ma qualcosa non va. Lei era spaventata a morte. Ora siamo ancora mano nella mano e stiamo andando verso l'ufficio della professoressa McGranitt. Maddison crede che Minerva debba essere a conoscenza di ciò che è successo.
D: "sorbetto al limone" la statua si alza e compaiono le scale. Ora siamo davanti alla porta dell'ufficio.
D: "ok... tu va dentro parla con lei io ti aspetto qua va bene?" le chiedo. È ancora spaventata.
M: "no... entra anche tu per favore..."
D: "Maddison... parlate voi due. Se devo venire pure io mi chiamate ma parla con lei, sono sicuro che voglia vedere più te che me in questo momento" le dico guardandola negli occhi.
Lei abbassa lo sguardo che si ferma sulle nostre mani ancora intrecciate. Io accorgendomene, al posto di mollare la presa, stringo maggiormente la sua mano.
Le alza lo sguardo e sorridendo annuisce.
Entra nell'ufficio mentre io aspetto lì fuori con la schiena appoggiata al muro.
Maddison non è come suo padre... non è il mostro che tutti dicono. L'unico mostro sono io. Io dovevo uccidere Silente. Sono un assassino. Lei è solo ferita, ferita da tutti i pregiudizi e dall'odio smisurato che le persone hanno nei suoi confronti. Deve solo essere capita.

•Maddison•
Nel frattempo nell'ufficio della professoressa:

Entro dopo un 'avanti' proveniente dall'interno della stanza. Minerva appena mi vede mi viene incontro e miete una mano sulla schiena accompagnandomi ad una delle due poltrone che ci sono davanti alla sua scrivania. Si mette davanti a me e fa comparire un bicchiere d'acqua e porgendomelo scruta il mio viso.
Mm: "Maddison, cosa è successo?"
Io la guardo sbigottita. Come fa a sapere che è successo qualcosa?
M: "emh... non lo so..." abbasso lo sguardo.
Mm: "raccontami tutto, dall'inizio"
M: "ero nella serra quando è arrivato Draco, siamo stati a parlare per un po' e poi abbiamo deciso di andare a fare una passeggiata vicino al lago nero seguendo il sentierino che passa cinico alla riva del lago. Siamo arrivati ad una radura e siamo rimasti lì per una manciata di minuti... non ho avvertito nessuna energia negativa non capisco perché io sia stata male..."
Mi guarda attentamente e poi prende la parola.
Mm: "probabilmente c'era qualche energia negativa che tu non sei riuscita ad avvertire, è una radura, quella dov'è siete stati voi, dove veniva fatta un tipo di magia davvero potente."
M: "Minerva io... io davvero ho paura..."
Mm: "Maddison lo so che hai paura ma n-"
M: "no tu non capisci..." dico alzandomi dalla sedia. Incrocio le braccia al petto e cammino per la stanza.
M: "ho avuto una di quelle fitte allo stomaco... non è normale... e soprattutto, non è possibile..." mi guarda non sapendo cosa dire.
M: "Minerva... c'era Draco vicino a me, avrei potuto ucciderlo..." dico con gli occhi lucidi.
Mm: "Maddison sai che non lo
avresti fatto. Non avresti motivo per ferirlo tanto meno per ucciderlo"scuoto la testa.
M: "non avevo motivo di uccidere nemmeno quel babbano ma l'ho fatto!" lei si avvicina a me mettendomi le mani sulle spalle.
Mm: "Maddison non eri in te quando è successo e poi c'era lui in circolazione. Magari quello che è successo oggi è solo una coincidenza non pensiamo subito al peggio."
Mi abbraccia e io ricambio annuendo.
Mm: "ho visto che tu e Draco vi siete avvicinato molto oggi, come se vi conosceste bene d si tempo." Scioglie l'abbraccio e mi guarda.
M: "beh si abbiamo parlato molto e lui in una sola giornata ha capito tante cose di me come nessuno mai prima d'ora ha fatto... mi ha aiutata ad uscire dalla radura, se non fosse stato per lui non so cosa sarebbe successo... ha rischiato la vita senza nemmeno saperlo..."
Mm: "Maddison tu puoi controllarlo e lo sai, mentre sono molto contenta di questo vostro avvicinamento. Sai vi ho visti nella serra e secondo me vi capite, voglio dire siete stati entrambi feriti capite che tipo di dolore prova l'altro..." io annuisco. Si allontana da me e va verso la porta.

Ciao a tutti lettori e lettrici,
che ne pensate di questo capitolo?
Cosa succederà a Maddison? Perché si è sentita male? La professoressa McGranitt avrà ragione? I due ragazzi si capiscono bene perché sono stati feriti o perché sotto sotto c'è altro? Fatemi sapere come sempre che ne pensate.
Serpentina🐍💚

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