*JEONGGUK*
Inchiodatore, Apocalisse ed io avevamo tenuto costantemente sotto controllo la figura di Taehyung tramite i nostri mirini, sia durante il suo cammino verso l'enorme cancello della Villa Imperiale sia durante l'incontro avuto con ─ supponemmo ─ una delle guardie del Cappellaio.
Lo avevamo tenuto sempre d'occhio assicurandoci che riuscisse a raggiungere senza alcun problema l'interno della residenza e sorridendo soddisfatti nel notare come la posizione scelta da lui ci consentisse di osservarlo tramite l'ampia visuale concessa dalle vetrate.
Avevo dunque seguito in completo silenzio la figura del moretto posizionarsi di fronte a quella di un uomo di circa il doppio dei suoi anni ─ affiancato ovviamente da diverse guardie ─ e quasi non ci lasciammo sfuggire tutti un ansimo sorpreso quando Taehyung, spostandosi leggermente, ci concesse di vedere con più chiarezza il volto dell'uomo di fronte a lui.
Tutti e tre ─ così come gli altri tre al mio covo ─ conoscevamo l'identità di quell'uomo perché ci era spesso capitato di intravederlo di sfuggita durante qualche incontro gestito dai più grandi esponenti del mercato nero; eppure, nessuno aveva mai valutato l'opzione che un individuo come lui ─ tanto comune quanto indifferenti agli occhi delle persone ─ potesse possedere l'identità del Cappellaio.
Quell'uomo sembrava così normale, così privo di qualità o particolarità e avevo sempre creduto fosse una delle tante guardie del Cappellaio ma mai mi sarei immaginato fosse proprio lui in persona.
Era stato fottutamente geniale.
Più guardavo il suo volto e più non potevo fare a meno che riflettere ed ammettere quanto astuto fosse stato nel proteggere in quel modo la sua identità per diversi altri riuscendo non solo ad infiltrarsi tra noi sicari senza destare i dovuti sospetti ma ora ─ in una manciata di scambi di battute con Taehyung ─ era addirittura riuscito a farlo crollare in ginocchio.
Avevo visto il corpo di Taehyung cedere sotto il suo stesso peso, lasciarsi cadere sulle ginocchia e con le braccia lungo i fianchi, lasciando che un'espressione destabilizzata prendesse possesso del suo viso.
Poi, con una intensità mai vista durante questi ultimi giorni, Taehyung scoppiò a piangere.
«Artificiere sta piangendo» constatò Hoseok con espressione corrucciata e sguardo confuso puntato all'interno del mirino del suo fucile a precisione. «Che gli avrà detto il Cappellaio?» domandò, scoccandomi un'occhiata perplessa e ─ sotto un certo punto di vista ─ terrorizzata. «Nessuno può piegare uno come lui in quella maniera. Sicuramente non tramite qualche parola»
«Inchiodatore ha ragione» concordò a sua volta anche Jimin, distogliendo lo sguardo dal suo fucile solo per poterlo posare sulla mia figura. «Perfino con te c'è voluto del tempo per imparare a tenerlo a bada ─ e qui tutti sappiamo del vostro giochetto perverso ─ quindi quanto pericoloso può effettivamente essere uno come il Cappellaio per averlo distrutto in quella maniera?»
Scossi leggermente la testa e posai di nuovo lo sguardo su Hoseok in cerca di risposte.
«Contatto Giaguaro Bianco per fargli ottenere informazioni in merito a quell'uomo» affermò subito, mettendosi sulle ginocchia. «È Park Kyungseok, giusto?» chiese in conferma, attendendo l'annuire mio e di Jimin per potersi allontanare e contattare il bianco che avrebbe provveduto a recuperare e selezionare le diverse informazioni in maniera da estrapolare preventivamente le migliori e le più importanti da conoscere per gestire al meglio l'attacco.
«Sfortuna Nera» mi richiamò Jimin con sguardo dubbioso. «Cosa vuoi che facciamo? Interveniamo?» domandò, obbligandomi quindi a puntare di nuovo lo sguardo all'interno di quel mirino in grado di tenere sott'occhio il moretto ancora a terra.
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➽ Twins | Kooktae ✔
Action| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 | «C-Chi sei..?» «Mi prendi forse per il culo?!» Kim Heesung e Kim Taehyung sono due gemelli omozigoti di 25 anni. Sette anni prima di sono separati: Taehyung e i genitori si sono spostati all'estero per seguire il percorso di stu...