Capitolo - 3

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Dylan Gray

Quando Jennifer se ne andò, io rimasi imbambolato a cercare di capire cosa volesse dirmi, e come ha fatto a cambiare così tanto d'aspetto in così poco tempo... per non parlare che si è ricordata di un fatto accaduto ben tre anni fa... e mentre pensavo a tutto ciò, notai che ero in ritardo per la lezione di chimica, quindi approfittai della situazione per rimanere seduto su quella panchina... con lo sguardo fisso sulla scritta "Jennifer was here and she's here" a guardare la sua calligrafia, come scrive, il tratto curato che ha usato in una frase così infantile e autoritario...

Sospirai e mi distesi un po' fissando il cielo azzurro con qualche nuvola qua e là, che si muovevano sparpagliate, e cercando di dare delle forme, con la fantasia, alle nuvole, sentii dei passi farsi sempre più vicini, così mi raddrizzai incuriosito, e vidi Jennifer con il respiro affanato, con le guance rosse e... irrigate dalle lacrime.

Spalancai gli occhi... era la prima volta che la vedevo piangere tra tutti quei sorrisi che hanno sempre dimostrato la sua felicità in pubblico.

La vidi sedersi accanto a me con le ginocchia strette al petto e la faccia sprofondata nello spazio che c'era tra le ginocchia e il petto.

Non dissi nulla, pensando che, non essendo molto bravo con le parole, avrei potuto peggiorare la situazione, ma allo stesso tempo, sentivo il bisogno di aiutarla

《Ti va di raccontarmi cos'è successo?》scosse la testa

《Almeno... posso provare a indovinare?》annuii, così mi misi a pensare cosa può succedere in così poco tempo

《Ti sei fatta male?》scosse la testa

《Ti hanno fatto male?!》dissi un po' allertato, ma per fortuna scosse la testa.

《Qualcuno ti ha insultata?》alzò le spalle

《In un certo senso...》sussurrò distendendo le gambe e passandosi una mano tra i capelli. Mi avvicinai a lei

《Lo so che ci conosciamo appena... in un certo senso...》sorrisi e annuii

《Ma essendo sinceri... nessuno oltre Scarlett, mi ha mai visto piangere...》a questa affermazione ne rimasi colpito...

《Perché...?》mi guardò

《Cosa?》

《Nascondere i tuoi sentimenti... perché lo fai?》distolse lo sguardo da me

《Non me la sento di far preoccupare le persone...》disse alzando le spalle

《Ma queste stesse persone, ti potrebbero anche aiutare a risolvere i problemi...》scosse la testa

《Ti posso aiutare... ti potrà sembrare difficile con persona che conosci appena, ma, devi solo... fidarti di me...》mi guardò con quei suoi occhi marroni profondi. Esitò prima di parlarle, ma poi fece un profondo respiro e cominciò raccontare:

《Verso la fine delle medie, avevo una cotta per il ragazzo, diciamo... più attraente della scuola, nonché il mio migliore amico.

Girava voce che lui mi ricambiava, così un giorno presi coraggio e semplicemente gli dissi "credo che tu mi piaccia"...》la ascoltai attentamente

《E lui?》

《Solo in parte ricambiava, così ci mettemmo insieme tanto per vedere come andavano le cose... ma non passa una settimana che Scarlett e molte altre persone mi vengono a dire che lui mi infama e mi tradisce a mia insaputa, io all'inizio non ci credevo...o semplicemente non volevo crederci perché avevo tanta fiducia in lui... ma una sera, per il giorno del suo compleanno, andai a casa sua...》

《Stava...》annuì...

《Com'è fatto?》iniziò a giocherellare con le dita delle mani

《Mike... è molto più alto di me, biondo, occhi verdi, e il solito aspetto da donnaiolo...》

《E questo è successo alle medie?!》

《Sì...》rimasi a bocca aperta.

《E ora hai ripensato al passato e ti sei sentita male?》scosse la testa

《L'ho incontrato nei corridoi della scuola, fuori dall'ufficio del preside...》

《Che casino...》borbottai.

《Io...io...》iniziò a singhiozzare e le lacrime gli scesero, una dopo l'altra senza sosta.

Non mi piaceva vederla in quello stato, così gli andai vicino gli posai una mano sugli occhi per non far scendere le lacrime, e la appoggiai sulla mia spalla cercando di consolarla.

Rimanemmo così per una decina di minuti, poi lei smise di piangere e lentamente tolsi la mano, ma me lo impedì

《Jennifer...》

《Non toglierla... non voglio farmi vedere anche con gli occhi rossi e gonfi...》disse con voce al quanto soave.

《Dylan...?》

《Cosa?》per qualche assurdo motivo, stavamo bisbigliando

《Grazie...》sorrisi.

《Domani, tornerai qui?》mi chiese un po' imbarazzata

《Te ci tornerai?》

《Sì...》

《Allora ci tornerò.》sorrise

《Jennifer?》

《Cosa?》

《Non ti imbarazza stare con uno sfigato come me?》

《Per niente...》

《Perché?》

《Perché, a quanto pare, mi trovo bene con gli sfigati...》sorrisi...

La prima... lei è la prima persona di questa scuola a considerarmi così tanto, senza trovarmi particolarmente strano.

Gli tolsi la mano dagli occhi, e ce li aveva chiusi, il suo respiro era lento e pesante... stava dormendo.

Così mi misi a guardare il suo viso dormire e arrossi...

No sapetta, cosa?!

Mi coprii la faccia con la mano, per cercare di nascondere la mia faccia arrossata, e lei improvvisamente, mi abbracciò nel sonno...

Ero agitatissimo non sapevo che fare, non volevo svegliarla, ma ero imbarazzatissimo per la situazione creata.

Nel rimanere imbambolato sentii il suo buon odore, così la strinsi a me, per sentirne meglio il profumo, e... sapeva di shampoo.

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