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Ho chiamato Alejandro per farci venire a prendere dato che era la nostra unica possibilità, appena arrivò nessuno parlò per tutto il viaggio.

Ora sono qui, da sola in camera, Luna se n'è voluta andare in casa e stare da sola, invece Edo, anche lui in casa, se n'è approfittato per portare la ragzza che non so ancora il nome a casa.

Sento bussare alla porta "hey tesoro" dice mia madre entrando in camera
"Come stai?" Mi chiede sedendosi al bordo del letto proprio dilato a me

"Non lo so..." dico, sincero, come sto?

"Vuoi parlarne?" Mi chiede

"Mamma... secondo te Samanta dorme a quest'ora?" Chiedo cambiando argomento

"Non vorrai andare da lei ora? Sono le 11:00!"

"Lo so ma penso sia la cosa migliore in questo momento... ti prego, ho bisogno di andarla a trovare"la supplico, sinceramente la sto sentendo come una "sorella", da quando sta in ospedale abbiamo legato già un po di più e so che potrebbe comprendermi...
Mia madre sbuffa, contempla un po il muro e poi si gira dalla mia parte per guardarmi in faccia "Okay, QUALSIASI COSA CHIAMA" Dice

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"Sono qui per Samanta" dico all'infermiera o medica quel che è

"Certo sa già la stanza?" Mi chiede

"Si si grazie" la ringrazio e mi dirigo verso la direzione giusta
Busso e senza aspettare risposta entro

"Luna?... che ci fai qui..." dice prendendo il telefono in mano per vedere l'ora "sopratutto a quest'ora!" Dice

"Samy ho bisogno di te..." dico sedendomi nella solita sedia al lato destro del lettino

"Dica"

"Luna... penso mi nasconda qualcosa... "Dico anche se avrei voluto togliere quel 'penso'

"Ti sta tradendo dici?" Mi chiede alzando il tono

"No! Dico che... " inizio a raccontarle tutto quanto, da quando siamo entrate in quella casa per la festa a quando siamo uscite

"Serimanete? Ceh! Max... le medicine (?)..." chiede sconcertata dopo averle finito di raccontare

"Si è io sto impazzendo, non si può nemmeno avere un po di pace che arriva il casino..." Dico con le lacrime agli occhi, e come per sfogarmi inizio a piangere appoggiando la testa nel lettino mentre Samy inizia a farmi piccoli movimenti di conforto sulla testa

"Dovresti andare da lei" dice spezzando il silenzio contrastato dai miei singhiozzi

"Tu dici?" Rialzo la testa per guardarla in faccia

"Jess... è la cosa giusta, per farle capire quanto ci tieni" dice 

"Hai ragione" dico alzandomi energicamente "devo andare da lei" mi giro e corro verso la porta ma prima di uscire del tutto mi blocco e mi rigiro dalla sua parte "grazie" le dico e lei ricambia un sorriso.

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Sono finalmente arrivata davanti a casa sua con il fiatone per la corsa che ho fatto, inizio a bussare, bussare e bussare ancora, nessuna risposta...

Dopo vari tentativi prendo il telefono e la chiamo, nessuna risposta.

Che le sarà successo? Dove sarà andata?
Improvvisamente sento un rumore provenire da dentro casa, come dei vetri che si rompono e una botta di qualcuno che cade.

Ricomincio a bussare preoccupata "Luna cazzo ti ho sentito apri" urlo dando dei pugni alla porta

"Jessica! Che stai facendo?" Sento una voce da dietro di me

"Oddio Stefano grazie! Sono sicura che a Luna sia successo qualcosa, apri immediatamente perfavore" dico agitata, lui senza più dire niente mi sorpassa e spalanca la porta

"CAZZO LUNA" urlo vedendola a terra con delle bottiglie di vetro rotte e delle medicine di lato

"Luna... Luna cazzo svegliati!" Cerco di scuoterla per farla svegliare ma niente

"Chiama un'ambulanza ora!" Urlo a suo padre che prende subito il telefono e fa quel che le ho detto

In poco tempo arrivarono e, mettendo Luna su una barella, la portarono all'ospedale

"Venite, potete salire ma fate attenzione" ci dice la ragazza, così senza esitare salimmo tutti e due

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Luna è stata ricoverata di urgenza, ha bevuto troppo e con il problema che ha(?) Dicono che è svenuta

Sono seduta da più di un'ora su una sedia e guardo il vuoto, vuoto totale.

"Potete venire" dice l'infermiera, e per la prima volta in quest'ora mi alzai e corsi nella stanza dove trovai Luna ,per fortuna, sveglia

"Oh mio dio" dico fiondandomi tra le sue braccia, le lacrime di gioia fanno sparire tutta la tristezza e paura che avevo

"Luna...mio dio" dico sussurrando

"Vi lascio un attimo sole" Dice Stefano uscendo dalla stanza, subito dopo mi sdraiai  dilato a lei abbracciandola

"Mi dispiace... scusami" mi dice

"Perchè l'hai fatto, hai bevuto cinque bottiglie intere non so in quanto tempo"

"Scusami non riuscivo più ad avere il controllo... " dice sospirando

"E quelle medicine?" Chiedo

"Sono... so- sono per lo... lo stress" dice balbettando un po

"Ne sei sicura?" Chiedo

"Si, tranquilla tra... tra pochi giorni mi dimettono, me l'hanno detto loro" dice convinta e io faccio un sospiro per scacciare tutta la tensione che avevo addosso

"Mi hai fatto spaventare... non so come farei senza di te" dico sussurrando e chiudendo gli occhi per rilassarmi

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Sono passati un po di giorni da quando Luna è in ospedale e non capisco perché non l'hanno ancora dimessa

Edo sa tutto ovviamente ma non mi ha voluto dire la sua opinione ne altro, sento bussare alla porta, mi alzo e vado ad aprire: è Edo

"Hey che ci fai qui?..." chiedo

"Luna..." dice lui agitato, mi mostra quello che ha in mano e me lo porge... una lettera.

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Per tutti quelli che lo stanno leggendo, lo so l'ho fatto un po corto questo capitolo ma il prossimo sarà l'ultimo purtroppo e voglio cercare di farlo durare un po' quindi per mettere più dettagli nell'altro è ultimo capitolo ne ho messi meno di qua... lo so che è una storia corta ma è da quando ho inziato a scriverla che penso a questo finale :)

My Feeling || JessyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora