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"Quindi... avete dormito insieme?" Chiede portandosi la ciambella alla bocca, Luna tossisce più volte rischiando di soffocare per la domanda

"Si..." rispondo, sento lo sguardo addosso di Luna di fianco a me, non mi giro.

"Siete lesbiche?" Chiede il padre in totale calma, questa volta ero io a tossire

"Eh?" Richiedo io sperando di aver sentito male

"Ho chiesto se siete lesbiche, cioè trovate attrazione l'una per l'altra?" Riduce lui questa volta scendendo meglio le parole

Non ho mai ragionato su questo fatto, cioè a me piace Luna lo ammetto ma non ho mai pensato che orientamento sessuale possa essere io...

"Quindi? È così difficile come domanda?" Richiede dopo secondi di silenzio

"Non lo so... cosa devo rispondere?..." che situazione imbarazzante.

"Allora voi due sentite attrazione verso l'altra?" Chiede di nuovo

"Si..." rispondo, in realtà nella mente ma non so come mi sia uscito dalla bocca.

"Si?" Ribatte suo padre

"Papà... perche? Cosa te ne frega? Ti farebbe differenza?" Parla dopo tanto tempo di silenzio Luna

"No... non mi farebbe differenza" Risponde lui accennando un sorriso

____

"Allora io vado" dico andando verso la sua porta

"Aspetta! Domani che fai?" Mi chiede prendendomi il polso per fermarmi

Attimi di panico. "NIENTE! assolutamente niente" dico visibilmente nervosa

"Okay! Allora ci sentiamo" Dice chiedendomi la porta praticamente in faccia

Edo pov's
Mi sono rotto, devo parlarle...
Sono le quattro, mi vesto in fretta e corro fuori.
Busso alla porta, una, due, tre e quattro volte ma nessuna risposta

"Cosa stai facendo?" Sento da dietro, mi volto, è Luna

"Stavo cercand-"

"No, Jessy non ne con con me" mi interrompe, mi sorpassa e inizia ad aprire la porta di casa

"Io stavo cercando te" Dico bloccandolo nei giramenti di chiave

"E... perche?" Ricomincia riuscendo ad aprire la porta

"Devo... devo parlarti di noi due..."

"Edo se vuoi fare una confessione d'amore ora solo perché ho di nuovo i cape-" La interrompo io questa volta

"No, e si... è di questo che volevo parlare" apre di più la porta e mi accoglie in casa

"Hai un minuto della mia pazienza" dice senza nemmeno chiudere la porta

"Volevo sistemare le cose... sono stato un bastardo stronzo di merda per quel che ho fatto, non ti chiedo di perdonarmi, essere amici o qualsiasi cosa, non merito nient-" prima che io possa finire mi abbraccia e fa un sospiro di sollievo

"Accetto le scuse bastardo" dice, non capisco perchè si è intenerito così tanto ma non le voglio fare altre domande sono felice che non l'abbia presa male.

Sento suonare il mio telefono, lo prendo dalla tasca dei pantaloni e controllo chi è: è la madre di Jessy, perché chiama me? Le risposi subito.

"Beh?..." chiede Luna appena terminata la chiamata

"Domani è il compleanno di Jessy, perché non ci ha detto niente?"

"Beh facciamo qualcosa, no? Propone.

My Feeling || JessyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora