Capitolo 13

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"ALLA SCOPERTA DI SEBASTIAN"

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Guardo Mario con la coda dell'occhio, ha stranamente attirato in un attimo tutta la mia attenzione.
Ha le sopracciglia leggermente alzate e ferma il suo sguardo sul mio per pochi secondi. I suoi occhi azzurri non sono così brutti da questa prospettiva, ma in ogni caso sono più determinata a reperire informazioni su Sebastian.
Distoglie velocemente lo sguardo e continua a guardare la piccola stradina e io con calma costringo anche me stessa a guardare avanti.
Non sò dove voleva arrivare a parare, ma sicuramente sà più cose di me.

Francesca è a telefono con la sua migliore amica, di cui ultimamente non fa altro che parlare.
A giorni sarebbe dovuta venire anche lei a Praia e Francesca descriveva Marta come una persona parecchio esuberante. Sò appena il suo nome, ma per ciò che mi ha detto Francesca saremmo diventate ottime amiche.
Non sò di preciso quando sarebbe dovuta arrivare e probabilmente me la ritroverò difronte un giorno di questi senza preavviso.
Del mio gruppo storico non c'è ancora traccia e evidentemente ancora nessuno doveva partire.

Si intercorre uno strano momento di silenzio prima che ponga altre domande a Mario. È davvero giusto farmi dire da altri cose che lui vuole tenere per sè?
Chissà, magari Mario sà davvero qualcosa in più, però mi sembra strano.
Perché Mario dovrebbe dirmi qualcosa per farmi allontanare da lui?
E perché voglio sapere così tanto altre cose su di lui?
Vabbè colpa sua, dice le cose a metà, uno poi vuole sapere.

Giacomo non sembra per nulla toccato dalla nostra rottura ed io di certo non voglio mostrarmi da meno. L'improvvisato calciatore fa ormai foto con fans e balla in modo parecchio improvvisato. L'ansia sociale per la sua pancetta non gli è passata però, è sempre con la maglietta nella sue storie ig.
Non voglio di certo mostrarmi debole, però non facciamo altro che mandarci frecciatine senza senso. 
Io pubblico, lui pubblica e rimaniamo in silenzio ad archittettare altre cose per far male all'altro. Non capisco il senso del suo comportamento, ma questa condizione mi fa pensare che non mi ha ancora dimenticata del tutto.

Manca un mese prima che questa estate finisca e un mese prima che la mia vita ritorni la stessa monotona di sempre. Dopo questa estate probabilmente non vedrò mai più Sebastian, quindi perché non curiosare nella sua vita?
La curiosità prende il sopravvento, sistemo meglio il fondoschiena sulla sbarra di ferro e inizio la conversazione.

"Lo conosco da una settimana scarsa, non mi interessa di certo altro. Sono da poco uscita da una relazione che consideravo importante e non mi sento di far nulla.  In ogni caso perché dovrei lasciarlo perdere?"

Inizio il mio discorso nello stesso modo in cui lui ha iniziato il suo, senza guardarlo.
Beh in effetti se avessimo perso tempo a guardarci mentre lui guidava il suo bolide saremmo caduti entrambi.
Pensandoci sù inizio a ridacchiare tra me e me, belle le conversazioni mentali.
Mario non sembra affatto essersi scomposto dalla mia frase, in effetti sono cose che già conosce.

L'inizio di questa estate non è andato nel modo migliore possibile. Cerco dalla rottura, ma anche dai pochi giorni prima di essa; di darmi forza e non piangere a casissimo.

Purtroppo però le mie idee iniziano bene e finiscono male, quindi ormai mi sono trovata ad aver piagnucolato con chiunque.
Le reazioni di tutti sono più o meno sempre le stesse, insultano velocemente Giacomo e poi passano ad un altro argomento.
Sono state le stesse risposte anche di Mario, ma l'unico che ha fatto eccezione è stato Sebastian. 
Appena in una di queste sere mi trovavo ad aprire discorso invece di mostrare una finta empatia ridacchiava e continuava a scherzare su particolari inutili.
Invece di dar ascolto alla storia e a i comportamenti di Giacomo gli criticava i vestiti o i capelli.

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