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"La tua pressione sanguigna sembra essere normale".

Hermione alzò gli occhi al cielo.

"Ti consiglio di mantenerti idratata in modo da tenere sotto controllo la tua temperatura".

Alzò un'altra volta gli occhi al cielo, colta in fallo da Malfoy che le fece il più piccolo dei sorrisi; era la prima volta che la guardava davvero da quando lei aveva lasciato il Bagno dopo... be'... dopo (che avevano fatto) quello che avevano fatto... o non avevano fatto.

Era imbarazzante. Sapeva che lo sarebbe stato e, non appena era riuscita a tornare a ragionare normalmente, aveva immediatamente messo in dubbio la sanità mentale di entrambi per aver lasciato che si arrivasse a quel punto. Ma d'altra parte, era proprio questo il punto, no? Nessuno dei due stava bene a quel punto. Avevano entrambi bisogno di attraversare tutto quello per arrivare al punto in cui erano ora: pensare in modo coerente.

Il fine giustifica i mezzi. Per lui, comunque, il fine giustifica i mezzi.

"Quindi non può avere nessun calmante o pozione per dormire?" Chiese Draco alla Strega con curiosità. "Qualcosa che possa aiutarla?"

Si sentì un po' ferita da questo. Ci aveva pensato anche lei, ma sentirlo dire da lui era come sentirlo dire che la voleva priva di sensi per rendere le cose più facili. Come se non avrebbe sentito quelle emozioni con altrettanta forza, se lei fosse stata priva di sensi.

"Non sappiamo come reagirebbero, temo". Rispose la Medi-Maga e si infilò la cartellina sotto il braccio. "Qualcuno tornerà un po' più tardi per portare del cibo e per controllare di nuovo Hermione". Hermione sbuffò e scosse la testa. "Fino ad allora, solo... be'..."

Draco sbuffò. "Cercate di non scopare?" I capelli di Hermione le si rizzarono sulla nuca. "Sì, sono sicuro che cercheremo di contenerci, guaritrice Murphy".

Lei borbottò qualcosa sottovoce prima di uscire dalla stanza, lasciando i due da soli in silenzio ancora una volta.

Hermione scelse quel momento per frugare nella borsa che Malfoy aveva portato per lei. Una volta uscita dal bagno si era addormentata. Malfoy si era rimesso sulla poltrona e doveva essere rimasto lì in silenzio finché lei non si era addormentata, vegliando in silenzio su di lei.

La liberazione le aveva portato il sonno, ma al risveglio quel familiare dolore tra le gambe aveva ricominciato a fluire in lei.

Si rifiutò di farlo sapere a Malfoy, però. Avrebbe semplicemente aspettato che anche lui potesse sentirlo... fare diversamente sarebbe stato troppo imbarazzante e si rifiutava categoricamente di chiedergli di nuovo aiuto mentre era ancora lucida.

Non quando erano ancora imbarazzati dall'ultima volta. Non sapeva nemmeno se lui avrebbe voluto aiutarla di nuovo. L'ultima volta era stata intensa.

Sì, molto intensa. Le cose che lui le aveva detto e il modo in cui l'aveva fatto, la facevano sentire come se stesse prendendo fuoco. Le facevano venire il mal di pancia e correre la mente. Non aiutava il fatto che l'attrazione iniziale diventasse sempre più forte man mano che la potenza della pozione aumentava.

Sapeva che avrebbe dovuto stare attenta a quello che gli diceva... non poteva permettere che lui scoprisse quanto questa sua piccola cosa per lui fosse grave.

Lo vide muoversi sulla poltrona e stiracchiarsi. Le sue braccia si allungarono verso l'alto e poi dietro la testa. Non aveva mai notato quanto fosse alto e intimidatorio quando era a in piedi. Tutta la sua presenza poteva far sentire le persone intimidite, specialmente quando erano fuori sul campo e qualcuno cercava di minacciare o attaccare uno di loro.

Break for me - traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora