Legando

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Hermione si svegliò sotto le lenzuola con uno spesso avambraccio sul suo stomaco.

La prima cosa che notò fu il calore che entrambi emanavano. La seconda cosa, invece, fu il fatto che stesse indossando di nuovo la sua maglietta.

Draco era sdraiato sopra il lenzuolo e la teneva stretta. Dopo la loro piccola bravata, Hermione aveva deciso che avrebbe potuto sopportare le crescenti sensazioni di lussuria e costante eccitazione se Draco le avesse permesso di eccitarsi insieme a lui... anche se lui si fosse rifiutato di scoparla, sapeva che non avrebbe detto di no a farla eccitare usando le parole o le sue stesse dita, o anche solo facendoglielo sentire attraverso i pantaloni.

Le prime due o tre volte dopo il loro primo incontro ravvicinato avevano fatto sì che Hermione venisse per lui più volte durante la notte; i sentimenti dentro di lei aumentavano e Draco doveva averlo scoperto perché aveva ceduto molto più facilmente di quanto lei pensasse avrebbe fatto.

Ogni volta la riportava sulla sua poltrona, dandole sollievo permettendole di cavalcarlo attraverso i pantaloni mentre lui le chiedeva il permesso di tenerla vicina, senza mai pretendere più di quanto lei gli offriva. Questo la frustrava per diversi motivi: innanzitutto per gli effetti delle pozioni, poi perché desiderava veramente che lui la prendesse... voleva che lui prendesse il controllo e la scopasse fino a perdersi dentro di lei.

Aveva bisogno che lui le venisse dentro. Il suo corpo la stava supplicando ora; la sua fertilità aumentata voleva praticamente che la scopasse contro qualsiasi superficie disponibile fino a quando non fossero entrambi pronti a esplodere l'uno nell'altra... la parte primordiale di lei voleva che lui la riempisse con il suo seme. Era come un richiamo di accoppiamento, e lei sapeva che anche lui lo sentiva perché a volte, quando lui le tirava i fianchi saldamente verso di lui, lei lo sentiva mormorare del suo bisogno di sentirla e di quanto sarebbe stato bello essere dentro di lei.

Stava soffrendo tanto quanto lei.

Ma lui era un vero gentiluomo, cosa che la infastidiva davvero tanto quando la sua eccitazione diventava troppa. Quello che voleva era essere presa e scopata; quello che otteneva era sollievo, ma doveva chiederglielo prima che lui la toccasse... come se avesse paura che lei lo rifiutasse se fosse stato lui a prendere l'iniziativa.

Solo una volta lei gli aveva chiesto perché aveva ancora bisogno di chiederlo; era successo mentre lui l'aveva spinta contro il muro dopo che lei si era praticamente buttata su di lui e la sua eccitazione era aumentata. E la risposta le aveva quasi fatto sciogliere il cuore....

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"Sarà una cosa rapida. Non abbiamo tempo per molto altro, i Guaritori saranno qui presto". le disse seccamente mentre lei gemeva e lasciava cadere la testa contro il muro, i loro sguardi si incrociarono.

"Non ho bisogno di altro. Sono già a metà strada". gli disse lei mentre si mordeva il labbro e si godeva il modo in cui lui la teneva contro il muro, il bisogno che scorreva attraverso il suo corpo mentre sentiva l'istinto prendere il sopravvento.

"Chiedimi-" iniziò lui.

"Perché?" lo guardò fisso negli occhi. "Sai cosa voglio; perché ho bisogno di chiedertelo? Perché continui a chiedere il permesso?"

Draco fece un respiro profondo, stabilizzandosi con le braccia contro il muro. "Perché non sei mia". Le disse seriamente. "Granger, se tu fossi mia allora ti prenderei contro ogni superficie di questa stanza più e più volte fino ad essere entrambi troppo stanchi anche solo per muoverci, cazzo..." Lui sospirò contro i suoi capelli, facendola rabbrividire. "Ma tu non lo sei, e questa è una questione di rispetto reciproco per entrambi... è importante che io chieda, cosicché io sappia che non sto oltrepassando i miei limiti".

Break for me - traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora