Una Dimensione

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-JAMES SIRIUS POTTER RIMETTIMI IMMEDIATAMENTE A TERRA!-
-Altrimenti cosa mi fai Lillina cara?-
-Ti schianto, idiota che non sei altro-
-James, caro fratellone, ti blocco prima che tu possa iniziare a parlare. Se Lils non dovesse riuscire a farlo lo farei io-
-E se non dovessi riuscirci neanche te?-
-HARRY JAMES POTTER MI STAI DICENDO CHE TU HAI DATO DI NASCOSTO A TEDDY LA CIOCCOLATA DOPO CHE IO TE L'AVEVO PROIBITO!?-
-Oh merda, papà è nei guai-
-Già Lils, papà è veramente nei guai. Chi ha i popcorn?-
-Jamie, mamma sta per uccidere papà e tu pensi ai popcorn?-
-Sono d'accordo con Al, mi spiace Jamie-
-Lily, da te non me l'aspettavo... Almeno tu Teddy stai dalla mia parte vero?-
Ma quando, entrando in salotto, si trovarono la furia rossa da loro soprannominata "mamma" con la bacchetta puntata contro loro padre, si dimenticarono dei loro problemi. La più piccola di famiglia, Lily Luna Potter, si dimenticò di essere sulle spalle di suo fratello. Il sottoscritto, James Sirius Potter, si dimenticò sia dei popcorn, sia della sua amata sorellina. Albus Severus Potter, l'unico serpeverde tra i figli del Prescelto, si dimenticò che un attimo prima stava urlando contro suo fratello maggiore, cercando di convincerlo a rimettere a terra la sua sorellina più piccola. E Teddy Remus Lupin, il figlioccio di Harry che era stato cresciuto come se fosse figlio loro, e che era più grande rispetto a tutti i figli del tanto conosciuto Harry Potter, si dimenticò che un attimo fa stava per rimproverare il suo "fratellino", ricordandogli che la cioccolata è più buona dei popcorn. Si dimenticarono di tutto questo, quando videro loro padre, il grade e potente Harry James Potter, con gli occhi ricolmi di paura e terrore che fissavano in ansia sua moglie, nonché la madre dei ragazzi, che aveva tutta l'aria di volerlo cruciare.
-Tesoro mio, Teddy stava molto male, per questo gli ho dato la cioccolata-
-Ah certo, e dimmi Potter, come farei io a crederti?-
-Be, Ginny cara, Teddy sta ancora male, non è vero Teddy?- chiese l'uomo, guardando speranzoso il ragazzo dai capelli turchesi.
-Ma io in realtà..- gomitata nella pancia da parte di Albus. - Ahya... Si ho ancora un forte mal di testa e anche un dolore molto particolare allo stomaco... Albus, tu che sei così intelligente, potresti per caso sapere il motivo di questo dolore al mio povero stomaco?- Chiese allora il piccolo Lupin rivolgendo un'occhiataccia al ragazzo interpellato.
-Io? No Teddy, mi dispiace ma sei tu quello grande.... Quindi sei stupido.-
-Eh no! Ora non iniziare anche voi a litigare. Siamo in super ritardo! Harry, vai a prendere la mia borsa in camera. James metti giù tua sorella e fila a metterti una felpa o una maglietta che sei a petto nudo. Teddy, vai in camera tua a prendere la cioccolata che ti ha dato ieri papà e poi dammela. Albus, vai a cercare le bacchette di tutti quanti e poi portarmele. Lily, vai in giardino a prendere dei fiori per zia Hermione, zia Astoria e per la McGranitt.-
-Si mamma- risposero tutti in coro, tranne Harry che utilizzò il suo incarico per sgusciare via dalle grinfie della moglie.
Mezz'ora dopo, erano tutti seduti sul divano insieme ai loro ospiti.
Hermione Granger in Weasley, insieme al marito Ronald e ai figli Rose e Hugo.
La zia Astoria, come la chiamavano i ragazzi nonostante non avessero legami di sangue, con suo marito Draco Malfoy e il figlio Scorpius.
George Weasley, che era venuto qui da solo perché i figli stavano male e la moglie, Angelina, era rimasta con loro.
Neville Longbottom, anche lui solo perché la sua famiglia era andata a trovare i suoi suoceri per stare da loro una settimana, ma lui non li aveva potuti seguire per motivi di lavoro.
E infine Minerva McGranitt, la preside di Hogwarts, che era stata proprio lei a chiedere questa riunione.
Mentre tutti i ragazzi erano in cucina a mangiare la torta fatta da Nonna Molly apposta per loro, che aveva portato gentilmente lo zio George guadagnando punti nella gara per lo zio migliore, gli adulti erano nella stanza a fianco seduti sul divano.
-Buongiorno miei cari, come ogni mese vi ho riuniti per controllare che il mondo magico sia ancora al sicuro. Mi dispiace che non ci siano anche Angelina e Hanna, come anche Luna e suo marito, ma non importa, verranno il mese prossimo. Ad Hogwarts va tutto bene, io non ho notato niente di insolito, Neville correggimi se sbaglio. Io vostri figli sono i degni eredi dei Malandrini, ma sono pacifici e di sicuro non sono dei ragazzi troppo vivaci i problemi che stiamo controllando.-
-Esatto Minerva, non ho notato niente di strano neanche io, anzi, posso affermare con sicurezza che ad Hogwarts è tutto ok.-
-Bene. Dal negozio noto che tutto è normale. La gente non ha più la paura dipinta negli occhi ogni volta che esce di casa, e tutti vanno in giro tranquillamente per le strade. Non ho notato nessun tipo di comportamento strano né a Diagon Alley, né a Notturn Alley né a Hogsmeade. Direi che è tutto tranquillo.
-Al Ministero è tutto tranquillo. Abbiamo vari problemi ma non c'entrano con possibili minacce per il mondo magico.-
-Anche noi Auror siamo tranquilli, nessuna minaccia che possa-
SBUMM
Tutti si fiondano in cucina, appena in tempo per vedere una polverina bianca sprigionarsi da un oggetto che si trova per terra, e per poi ritrovarsi, Weasley, Potter, Longbottom, Malfoy e McGranitt, con mogli e figli, nessuno escluso, in una stanza che ricordava molto la cucina di casa Potter.

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