CAPITOLO 9: ASPETTO IL MIO PAPA'

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Si erafatta ormai sera e Hermione tornò a casa trovandola vuota visto che Scorpiusaveva deciso di dormire con i nonni. Era appena tornata a casa e andò a posare il vestito che aveva preso insieme alle sue amiche e anche la sua nuova maschera abbinata al vestito, la maschera l'avevano presa da un venditore che aveva dei contatti in Italia specialmente a Venezia e le quattro ragazze avevano comprato delle maschere appunto Veneziane, mise a posto l'abito e la maschera e stava per mettersi ai fornelli quando suonarono alla porta e quando Hermione aprì rimase sorpresa <<D-Draco>> disse lei<<Ehi>> <<Che ci fai qui e soprattutto come fai a sapere il mio indirizzo?>> in effetti Hermione non aveva mai detto a Draco dove abitasse e trovarlo lì davanti alla sua porta la sorprese parecchio <<Ho chiesto a White, comunque avevo bisogno di parlarti....ma non c'è troppo silenzio per una casa dove ci abita anche un bambino di 5 anni?>> chiese Draco<<Ah Scorpius è rimasto a dormire dai nonni e io stavo per andare acucinare qualcosa per poi andare a letto>> rispose Hermione con tranquillità <<Quindi sei sola?>> domandò lui <<Sì>><<Non ti lascio sola, se per te va bene possiamo cenare assieme>>disse lui facendo un tenero sorriso <<Se ti accontenti degli avanzi di ieri>> disse Hermione scherzando <<Gli avanzi sono il mio cibo preferito>> rispose lui e entrambi risero <<Bene, entra dai>>lo invitò Hermione e Draco fece come le disse ed Hermione si avviò verso la cucina aprendo il frigorifero <<Sei fortunato, abbiamo polpette diieri>> e dicendo ciò le prese e le mise su una padella per farlerisaldare <<Polpette...mi piacciono>> rispose lui e nel frattempo Hermione stava prendendo la tovaglia e iniziava ad apparecchiare<<Aspetta che ti aiuto>> disse Draco avvicinandosi di più a lei<<No tranquillo non ti scomodare>> <<Granger insisto>> disse Draco avvicinandosi di più a lei e per sbaglio le loro mani si toccarono e entrambi sentirono come una scossa e si guardarono negli occhi e non si erano accorti che erano vicinissimi, Draco lentamente si avvicinò di più a lei e le loro bocche quasi si sfioravano ma Hermione decise che era meglio allontanarsi e Draco ci rimase male <<Le devo controllare,altrimenti si bruciano>> disse Hermione avvicinandosi alla pentola<<S-sì hai ragione, io continuo a fare la tavola allora>> e insilenzio i due si occuparono dei loro lavori e quando le polpette eranoabbastanza calde Hermione le servì a tavola <<Allora di che cosa volevi parlarmi?>> chiese lei per rompere il silenzio che si era creato tra idue <<Be, visto che abbiamo deciso di farmi inserire nella vita diScorpius volevo chiederti quando potevo farlo>> Hermione ci pensò e poiparlò <<Se vuoi domani possiamo andare a prendere Scorpius all'asilo,vieni qui e ci passi tutta la giornata che dici?>> propose Hermione<<Va bene, quindi domani mattina passo a prenderti all'ospedale e poiandremo da Scorpius?>> <<Sì, sì>> <<Bene>>, poi i due iniziarono a parlare di Scorpius e che cosa gli piaceva o meno e tra una chiacchiera e l'altra i due molte volte si mettevano a ridere e il tempo volò <<Oh Godric sono le undici e mezza, scusa se ti ho tenuto assai>> disse Hermione iniziando ad alzarsi e a sparecchiare <<No tranquilla, anzi ti ho tenuta assai io...domani dovresti lavorare vero?>> <<Sì, ma tranquillo non importa>> mise l'ultimo piatto nella lavastoviglie e si girò verso Draco <<Ti accompagno alla porta>> e da vera padroncina di casa lo accompagnò all'ingresso <<Quindi ci vediamo domani?>> disse lui <<A domani>> rispose Hermione aprendo la porta ma prima di uscire Draco le diede un tenero bacio sulla guancia, cosa che lasciò entrambi scioccati e poi uscì. Hermione era ancora scioccata per il bacio che le aveva dato il biondo e come una ragazzina con la sua prima cotta appoggiò la mano sulla guancia dove prima Draco l'aveva baciata e sorrise per poi andare a dormire.

La mattina successiva Draco si svegliò di ottimo umore perché avrebbe passato l'intero pomeriggio e anche la sera con il figlio e con Hermione, lui ancora però non aveva trovato il coraggio di dirle che si era sposato dopo poco tempo che l'aveva lasciato "ma si glielo dirò poi" pensò, fece una colazione veloce, poi la doccia e si diresse a lavoro.

L'errore di una notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora