Sono stata rapita da un fottuta cacciatrice.
Non so se sono più spaventata o arrabbiata.
Un attimo prima stavo avendo un attacco di panico perché ho visto Stiles con una bionda, quello dopo sono stata sbattuta in un sacco pieno di sorbo, trasportata non so dove con un'auto e poi butta su un pavimento.
Sento la ragazza che mi ha rapito produrre rumori dalla stanza accanto e un forte odore di... tonno? Cioè questa mi ha rapita e ora si sta facendo un panino con il tonno?!
La sento tornare, con il suo panino al tonno, nella stanza nella quale mi trovo io. Sento rumori di tasti, probabilmente di un computer e poi un cellulare che squilla.
"Voglio partire subito, Philippe. Quell'alpha non impegnerà molto a notare che gli ho rubato la gattina e non voglio essere qui quando lo farà. Ha trovato l'appartamento, deve essere stato qui qualche ora fa." Le sento dire, ma non riesco a capire cosa dire il suo interlocutore.
"Cosa?!" Una pausa "okay, okay! Dio, sei intrattabile - Aspetta! Devo segnarmi i dati del volo." Un'altra pausa. "va bene, compro il biglietto e spero di non essere trovata prima di domattina." Conclude.
Sento altri rumori che non distinguo con chiarezza, e passa un lasso di tempo indefinito prima che io mi ritrovi faccia a faccia con la ragazza, che mi inietta qualcosa con una siringa, dopo di ché é tutto nero.
Mi risveglio in un trasportino, ancora nella mia forma animale e senza riuscire a trasformarmi. Qualcuno mi dondola con poca grazia tenendo il trasportino per la maniglia, mentre dalle sbarre metalliche vedo persone sfrecciare in tutte le direzioni con delle valige, devo essere in un aeroporto. Non ne ho mai visto uno, ma Lydia me ne ha parlato, progettava frami prendere l'aereo per potami a New York.
Non so se siamo qua per prendere un aereo o se l'abbiamo preso mentre dormivo, non ho idea di cosa stia succedendo né del perché non mi abbia già uccisa.
Usciamo dall'aeroporto e saliamo su una macchina, dove la mia carceriera parla con il guidatore in una lingua a me sconosciuta.
Abbiamo sicuramente preso un volo mentre dormivo, come minimo sono dall'altra parte del mondo.
Vorrei piangere, ma i gatti non lo fanno.
Dopo un breve viaggio in auto, la ragazza e il tizio che guidava l'auto, scendono portandosi il trasportino con loro.
Vedo un enorme struttura rossa e banca, con il tetto a punta e tanti drappeggi, é carina, ma non capisco cosa possa essere.
Entriamo, e vedo che l'interno é circolare, con tribune lungo tutto il perimetro, delimitate da una barriera di un materiale trasparente di cui probabilmente non conosco il nome. Nel centro un enorme spazio vuoto, nel quale immagino debba avere luogo uno spettacolo o una cosa del genere.
Continuano a parlare in quella dannata lingua strana, finché non arriva un terzo uomo, che si mette a conversare con la ragazza.
"Dov'é la mia nuova bestiolina?" Ridacchia lui, prima di prendere il trasportino dalle mani della ragazza e portarselo all'altezza del viso. Gli ringhio.
"Buona, micetta!" Mi dice con tono canzonatorio. Ha gli occhi azzurro ghiaccio, una folta barba nera davvero troppo lunga e un dente d'oro.
"Philippe, smettila di fare l'idiota. Portala alle gabbie, io e Sebastian dobbiamo occuparci dei volantini per l'apertura." Prende parola lei, prima di ricominciare a parlare un'altra lingua con quello che deduco sia Sebastian.
Philippe mi porta fuori dalla struttura, che ho capito essere una specie di tendone, fischiettando. Entriamo in un secondo tendone, più piccolo e meno curato, che sembra essere tenuto in piedi al solo fine di nascondere da occhi curiosi quello che c'é sotto.
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The Werecat
Fanfiction"Il mio nome é Lexi, e la mia vita non é per nulla semplice. Sono un mutaforma molto raro: un gatto mannaro." Fanfiction ambientata nel mondo di Teen Wolf, che vedrà nascere amori ed amicizie tra i personaggi della serie, che ovviamente non sono mi...