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CAPITOLO 23

Luglio 2018

Harry stava ricontrollando le valigie che avrebbe portato con sé per il viaggio a Los Angeles. Avrebbe visto l'ultima data di Draco del tour insieme alla sua famiglia e poi avrebbero passato il tempo insieme anche a Narcissa la quale, dopo la morte del marito, aveva passato il tempo in compagnia del figlio, seguendolo ovunque.

"Papà ti sei ricordato di mettere i documenti?" Chiese Harry per l'ennesima volta, facendo sbuffare suo padre.

"Si! Li ho! Eccoli!" Disse tirandoli fuori dalla tasca esterna della valigia.

Erano in videochiamata tramite FaceTime.

Harry sollevò la testa e sbarrò gli occhi smeraldo.

"Rimettili immediatamente al loro posto!" Disse Harry mentre continuava a girare per l'appartamento, appuntandosi tutte le cose che aveva segnato su un foglio.

"Andrà tutto bene" disse James con un sorriso.

"Hai prenotato la macchina da ritirare in aereoporto? Sai che una volta arrivati ci tocca guidare per un'altra ora? Quindi vedi di andare a letto presto! Mamma! Fallo dormire subito dopo cena!"

"Ci vai tu a letto subito dopo cena! Mi rimane sullo stomaco tutto!" Si lamentó James guardando sua moglie.

"Stai tranquillo Harry, papà sa gestirsi. Non è la prima volta che viaggiamo" disse la donna e Harry si bloccò.

"Io sento che succederà qualcosa" disse Harry posandosi una mano sulla pancia.

"Ma cosa deve succedere! I biglietti dell'aereo li ho io già stampati e già in borsa. Le valigie le andiamo a caricare adesso in macchina. Domani mattina veniamo a casa a prenderti..."

Harry si voltò verso l'iPad sul tavolo.

"Forse sarebbe meglio se io venissi da voi a dormire... Così è più semplice... Si. Forse è meglio se vengo io..." Cominció a dire Harry cominciando a chiudere le valigie.

"Harry! No! Non c'è bisogno. E poi casa tua è direttamente sulla strada per l'aeroporto. Non è un problema."

"Si, ma papà dormirà poco per venire a prendermi. E se veniste voi qui a dormire? Ho la camera degli ospiti. Potete dormire lì..." Disse Harry guardandolo.

"Harry! Smettila di agitarti! Ognuno dormirà a casa sua. Domani mattina passiamo a prenderti e andiamo in aereoporto. Tranquillo!" Disse Lily sorridendo.

Harry deglutì e guardò i suoi genitori. Perché lui invece sentiva che sarebbe successo qualcosa? Era tutto il giorno che aveva una brutta sensazione addosso.

"Ok. Promesso." Disse.

"Cerca di riposarti tu, invece ok? Prova a dormire e stai tranquillo!" Disse James prima di salutarlo e chiudere la comunicazione.

Harry rimase bloccato al centro del salotto e si guardò attorno.

"Si, ho bisogno di riposarmi" disse prima di afferrare il cellulare dalla tasca e scrivere un messaggio a Draco.

"Sto finendo di fare le valigie per domani. Non vedo l'ora di stringerti con forza tra le mie braccia. Mi manchi da morire. Ti amo" scrisse prima di inviarlo.

A quel punto Harry decise di andarsi a fare una doccia, poi avrebbe mangiato qualcosa e sarebbe finalmente andato a letto. Anche se sapeva che poteva benissimo dormire in aereo, voleva arrivare in tempo in aereoporto.

⁓⁂⁓

Harry venne svegliato dalla sveglia del suo cellulare sistemato, in carica, sul comodino.

Allungò una mano e spense subito il telefono. Il suo primo istinto fu quello di fare le cose con calma, invece si alzò di fretta dal letto, lo rifece un po' velocemente e ricontrolló per l'ennesima volta di avere tutto.

Quando fu tranquillo, si fece un the mentre aspettava seduto sullo sgabello della penisola in cucina ad aspettare i suoi genitori.

"Io sono pronto e vi sto aspettando."

"Si, Harry, stai tranquillo. Tra cinque minuti partiamo."

Harry sbuffó leggendo il messaggio di sua madre e posó il cellulare sul ripiano mentre portava entrambe le mani alla tazza di fronte a sé per bere un lungo sorso di the.

Odiava essere in ritardo. Potevano trovare un incidente per la strada che avrebbe rallentato il loro arrivo in aereoporto.

Quando finalmente i suoi genitori arrivarono a casa sua, Harry era un fascio di nervi. 

“Siamo in ritardo!” Disse quando suo padre entrò in casa.

“Siamo in perfetto orario” disse l'uomo mentre Harry si guardava attorno controllando per l'ennesima volta di aver preso tutto. 

Fu James a spegnere le luci di casa, obbligando così Harry ad uscire per chiudere la porta. 

Sua madre e suo padre entrarono in macchina, chiudendo le portiere mentre Harry chiudeva la porta di casa. Prima di andarsene, fissò il colore bianco con cui Draco aveva voluto dipingerla e si voltò, sentendosi strano. 

Odiava quella sensazione. Non portava mai a niente di buono. 

“Promettimi che andrai piano? Non schiacciare troppo sull'acceleratore” disse Harry entrando in macchina. 

James mise in moto e lo fulminò con lo sguardo attraverso lo specchietto retrovisore. 

Harry incrociò le braccia davanti al petto, guardando la città ancora avvolta dal buio. 

Il viaggio, nonostante le preoccupazioni di Harry, si svolse in modo abbastanza tranquillo. Mancava solo un quarto d'ora per raggiungere l'aeroporto. 

Alla radio stavano trasmettendo una canzone di Madonna e James la stava canticchiando. Harry sollevò la testa dal cellulare. Stava controllando se Draco aveva letto il suo messaggio, ma era ancora troppo presto, sicuramente stava dormendo. 

Ad un tratto, l'attenzione di Harry venne catturata dalla pioggia. 

“No! Mi sono dimenticato l'ombrello!” Disse portandosi entrambe le mani sul volto. 

“Ma quello che sta facendo?!” Disse all'improvviso Lily, perplessa e Harry si tolse dal viso le mani. 

Vide una luce accecarlo, poi sua madre urlò e tutto attorno a lui divenne nero. 

⁓Drarry⁓ Pink (New Horizon #2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora