Il primo libro che Harukaze Hana aveva letto era stato uno sulle piante velenose, all'età di quattro anni. Trovandolo più interessante del libro di fiabe che la madre le aveva regalato, aveva finito per leggerlo tutto in un attimo. Ma la curiosità sull'argomento era solo cresciuta, così era passata a leggere altri libri, come erbe curative, i tipi di alberi che si trovavano in Giappone, per poi passare a piante di altri stati e regioni del mondo. Piano piano, l'argomento l'aveva interessata così tanto che aveva iniziato a pensare quanto fosse bello riuscire a curare qualcuno, con un miscuglio di elementi naturali, oppure quanto fosse interessante la ricerca di sempre più cure per il bene delle persone, iniziando a restare ammaliata dal lavoro di medico del padre. Così decise di leggere persino i libri di medicina che aveva il padre nella libreria di casa. Inizialmente i suoi genitori, fra una litigata e l'altra, non volevano che leggesse libri così difficili per la sua età. Però quando videro i suoi occhi brillare e, soprattutto, quando capirono che la loro bambina capiva (e si ricordava in modo perfetto) effettivamente cosa c'era scritto, la lasciarono fare e, anzi, l'aiutarono il più possibile. Li amava così tanto che se li portava ovunque: al negozio dei suoi nonni ogni qual volta la madre la portava con sé ad aiutarli, quando uscivano per andare da qualsiasi parte e persino a scuola. Li lasciava perdere solo quando i nonni le insegnavano l'arte dell'intaglio e di creazione di oggetti, oppure quando doveva andare a dormire. Non aveva amici e Hana non si prodigava nemmeno a farseli, tanta era la voglia di leggere i suoi libri. Proprio per questo motivo divenne famosa per essere la "bambina dei libri difficili", attirando anche l'attenzione di qualche piccolo bullo in erba. Era in questo clima che, in prima elementare, Hana aveva finito per incontrare il suo primo amico: Senku.
Era la ricreazione quando uno di quei bulli aveva preso Hana da parte e, per darle fastidio, le aveva rotto delle pagine del libro che aveva portato quella volta. Se ne era poi andato via ridendo, insieme a due suoi amici, lasciando la ramata da sola a fissare la condizione del suo caro libro. Si era seduta sul pavimento e, senza dire nulla, cercava di aggiustarlo, in qualche modo, con le sue manine tremanti e gli occhi che cominciavano a diventare lucidi.
-Oi Harukaze, finalmente ti ho trovato- la ramata sentì, dietro di lei, la voce di un bambino chiamarla, ma non gli rispose né si girò a guardarlo.
Quel bambino era Senku. Dopo aver visto cosa la bambina era solita leggere e quando aveva sentito dai maestri quanto fossero sorpresi degli organi umani ben fatti che lei aveva creato con solo dell'argilla, durante una lezione di arte (seriamente, erano rimasti davvero scioccati che Hana fosse solamente una bambina), Senku si era deciso di andare a cercarla per farsi aiutare con l'esperimento che voleva ricreare. L'aveva trovata seduta a terra e, notando come era ridotto il libro una volta avvicinatosi, aveva capito subito cosa era successo. Così ghignò per l'idea che gli era appena venuto in mente.
-Hey Harukaze- la richiamò, sedendosi accanto a lei per terra. Hana finalmente alzò lo sguardo per fissarlo, ma non gli rispose.
-Haruka—, tsz troppo lungo- Senku fece poi un piccolo ghigno, nel notare l'immagine di una pianta in particolare tra i fogli strappati del libro, trovando subito un soprannome adatto per lei.
-Oi. Ti aiuterò a rimettere a nuovo questo libro e in cambio mi aiuterai con l'esperimento che sto facendo. Io aiuto te e tu aiuti me, che ne dici, Ivy? Ci stai?-.
Hana strabuzzò gli occhi un attimo, prima di comprendere le parole del suo compagno di classe. -...un esperimento?-.
-Esatto. Un esperimento scientifico. So che sei brava a creare oggetti e avrei bisogno della tua bravura e mano ferma-.
Per Hana era la prima volta che qualcuno, che non fossero i suoi genitori o maestri, la notava e le chiedeva qualcosa di simile.
"Scienza, eh? Anche la medicina è scienza", rimuginava Hana, fissando lo sguardo sincero del bambino. Si ritrovò a sorridere, i suoi occhi d'oro non lacrimavano più.
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Come un sempreverde | DR. STONE (Ryusui NanamixFemaleOC)
Fanfic[OC&Senku; platonico] [OC x Ryusui; romantico] [primo volume] "Non sei solo un amico per me, Senku, sei un fratello! Non ti libererai presto di me, è ovvio al millemila per cento che ti aiuterò a risvegliare l'umanità!". ___ Harukaze Hana era sempre...