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"arrivati" disse schiacciando un telecomando per far aprire il cancello e sorridendomi

"sei seria?" 

"che cosa?" disse lei varcando la soglia del cancello e iniziando a fare una discesa dalla quale si vedeva una villa enorme

"queste è casa tua? tutta tua?"

"allora, no, dalla parte di mamma siamo in tantissimi e molto legati, noi siamo originari di qui, e abbiamo voluto costruire questa casa per ritrovarci tutti insieme, ma la maggior parte delle volte la utilizziamo io e i miei cugini" mi spiegò lei parcheggiando

"oh ok" dissi io guardando la casa, era fottutamente enorme, davanti c'era una terrazza che dava una vista mozzafiato

"da vieni prendiamo le cose e ti faccio vedere la casa"

"va bene"

Prendemmo dalla macchina le nostre poche valigie e la mora andò ad aprire la casa, entrammo e, ad accoglierci c'era un grande spazio con al centro un tavolo con tante cornici. 

"vieni" disse lei prendendomi per un braccio

Andammo verso destra dove si trovava un enorme divano e delle poltrone, un tele appesa al muro e alcune magliette dell'Atalanta incorniciate. Uscimmo dal salotto e ci dirigemmo verso la parte opposta, dove c'era la cucina. Era tutta bianche con un isola centrale con degli sgabelli. Salimmo le scale e davanti a noi si aprì un lungo corridoio con tante porte tutte chiuse. 

"queste sono le camere, alcune sono matrimoniali, altre hanno letti a castello, ma ognuna ha un bagno suo"

"ma in quanti cazzo siete"

"circa una cinquantina" disse lei con faccia innocente

"stai scherzando?" 

"nono" scosse la testa


Pov giulia 

Erano passati ormai un po' giorni, gli avevo fatto vedere la città, e gli avevo spiegato un po' della mia famiglia, non avevamo fatto molto eravamo rimasti in casa per la maggior parte del nostro tempo a ridere, rincorrerci per casa, cucinare cose e vedere film.

Ora sono le undici di sera, fra un ora è il compleanno di luca, e domani arriveranno i ragazzi.

"lu vado a lavarmi!" dico urlando al ragazzo che si trova al piano di sotto

"va bene, dopo vado io"

Entrai in bagno e mi feci una lunga doccia, mi lavai i capelli e una volta uscita li asciugai, misi una tuta nera e una felpa di luca che gli avevo rubato prima di entrare nel bagno. 

"lu ho finito vai pure"

"alla buon ora, ma quella è mia?" disse indicando la felpa

"no, non credo, è mia"

"mi toccherà comprare altre felpe quando torniamo a Milano"

"siiiii altri outfit"

"che scema" disse ridendo e lascinaodomi un bacio sulla testa prima di salire le scale

Presi le cuffiette e mi sedetti su una delle sdraio che c'erano fuori in giardini, feci partire la mia playlist e mi persi a guardare la città illuminata sotto di me.

Mi venne un infarto quando sentì qualcuno abbracciarmi da dietro e appoggiare la testa sulla mia spalla, però mi tranquillizzai subito quando vidi che era il moro

"ma sei scemo? mi è preso un infarto"

"scusa piccola" disse lui lasciandomi un bacio sul collo

"quanto manca?"

"cinque minuti" 

Annuì col capo, mi girai verso di lui e mi sdraiai con la testa appoggiata al suo petto e dopo coprì entrambi con la coperta che mi ero presa prima di uscire.

"ahh un minuto!" dissi sedendomi difronte a lui, ma lui me lo impedì e mi fece mettere a cavalcioni su di lui

vuole baciarti
ma tu chi sei?
la tua bellissima coscienza
ok, ora vattene
ricorda un bacio gli farà svoltare il giorno del suo compleanno

Lui strinse la presa sui miei fianchi mentre io gli misi le mani dietro al collo, ci avvicinammo sempre di più, ormai i nostri due respiri erano uno unico, i nostri occhi erano legati gli uni agli altri, tutti e due amavamo il contatto visivo e ci sfidavamo a vicenda.

Abbassai leggermente lo sguardo guardando il telefono di luca illuminarsi per i messaggi di auguri, che mi permisero di vedere che era ormai mezzanotte. Riportai i miei occhi su i suoi.

"auguri" dissi prima di azzerare le distanze e dare vita a un bacio, forse fin troppo semplice, ma che mi fece venire una scossa di brividi ed energia in tutto il corpo. Dopo poco il moro approfondì il bacio, picchiettando la lingua sulle mie labbra chiedendomi l'accesso, glielo permisi e lo sentì sorridere.
D'altronde noi non eravamo mai stati solo amici e nemmeno fan e idolo, eravamo semplicemente noi, io e il moro, attratti l'uno dall'altra ma entrambi forse troppo impauriti o orgogliosi per fare il primo passo. Ma per me, con lui, tutto andava a puttane.

Ci staccammo senza fiato, e subito dopo mi lasciò un dolce bacio a stampo

"grazie piccola, sei il miglior regalo che potessi avere"

"cazzo il regalo" imprecai correndo in casa 


Pov luca

Che cazzo era successo! il mio cuore non è mai andato così forte, e brividi si impossessano ancora di me, mentre lei ormai si era staccata da me ed era cosa in casa a prendermi il regalo. 
Sorrisi come un quindicenne ebete ripensando a quello che era appena successo. Dopo poco la vidi tornare con una scatola appoggiata sull'avambraccio e in mano due bicchieri mentre nell'altra mano teneva una bottiglia, sorrisi nel vederla.

"ecco a te, questo è il mio regalo, spero ti piaccia" disse appoggiando la scatola 

Tirai via il coperchio e poi lo strato di velina che copriva tutto, rivelando così una serie di fogli con su bozzetti di maglie, felpe, tute e tanto altro

"ma che cazzo di bomba sono"

"ti piacciono?" chiese lei incerta

"stai scherzando, sono fighissimi, potremmo aprire una linea di abbigliamento e fare i milioni"

"se sei scemo" disse ridendo e incitandomi a continuare

Sotto si rivelarono una maglietta e una felpa della supreme entrambe nere con una scritta bianca, la guardai e lei mi incitò nuovamente a continuare. Sotto trovai 3 pacchetti numerati

"devo seguire l'ordine?" chiesi per confermare la mia teoria

"mmh non aspetta apri prima il 3 e poi il 2"

Annuì con la testa e presi il primo pacchetto, all'interno c'erano tutte le mie caramelle e sigarette preferite, la guardai e mi misi a ridere. Presi il secondo lo scartai e ci trovai un piccolo cofanetto, la guardai interrogativo prima di aprirlo, era un braccialetto di diamanti, del quale le avevo parlato qualche settimana prima, era semplice e fine, da mettere sempre, e so che l'avrei tenuto per sempre dato che me l'aveva regalato lei. Mi avvicinai a lei e le lasciai un dolce bacio a stampo "tu sei pazza" le dissi prima di aprire l'ultimo pacchetto, lo guardai e un sorriso involontario si presentò sulla mia faccia. Era una libro, che come copertina aveva una polaroid con i nostri volti. Prima  di aprirlo presi la ragazza difronte a me e la trascinai per i fianchi posizionandola in mezzo alle mie gambe, e una volta fatto questo aprì il libro. All'interno c'erano tutte le nostre foto fatte da quella sera in cui ci eravamo conosciuti fino a quelle di qualche giorno prima. La strinsi forte a me e le lasciai qualche bacio umido sul collo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 04, 2022 ⏰

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