1; Malfoy Manor

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UNO
«Ora ho io il coltello dalla parte del manico»

Era una fredda nottata di settembre, strano, di solito in quel mese faceva sempre molto caldo. Intorno alla loro tenda regnava il silenzio, persino gli animali facevano silenzio, ma a svegliare la giovane Hermione fu un incubo.

«No!» urlò, si alzò a sedere e si portò la mano sul braccio in cui c'era scritta la parola che le avrebbe sempre ricordato chi era. Sentì dei passi nel buio della sua stanza, cercò di capire chi fosse quando vide il suo migliore amico Harry.

«Un altro?» le chiese premuroso, aveva la bacchetta in mano per precauzione, ma si tranquillizzò subito e si sedette al fianco dell'amica accarezzandole i capelli. «Si... ormai ci sono abituata. Dovrei mettere il silenziatore alla mia stanza così non ti svegli più» «non ci pensare nemmeno! Sono o non sono il tuo migliore amico?» la vide annuire «è questo ciò che fanno i migliori amici, sono qui per aiutarti e ora rimettiamoci a dormire»

Si infilò sotto le coperte e strinse a se la migliore amica che chiamava anche sorella, le diede un bacio sulla fronte e provò a farle calmare il respiro accelerato. Quando si accorse che si era addormentata, si lasciò anche lui alle braccia di Morfeo.

La mattina a svegliarli fu uno strano rumore, sembrava un'esplosione, ma era troppo lieve per poter essere una di quelle dei mangiamorte. Comunque i due giovani si alzarono velocemente e silenziosamente, presero le loro bacchette e avanzarono verso il rumore.

«Ragazzi... avrei bisogno di una mano!»

La voce di Ronald li fece rilassare, andarono verso la cucina e videro i fornelli completamente distrutti. Hermione si voltò verso il rosso minacciandolo con lo sguardo «quan-» «quante volte mi hai detto di non toccare i fornelli? Mille volte. E allora perché lo hai fatto? Perché stavo morendo di fame» fece dialogo da solo, imitando quello che gli avrebbe detto la ragazza la centunesima volta.

«Scusate... è che veramente morivo di fame..»

«Ma se questa notte ti ho sentito che hai preso la ciotola di popcorn che aveva preparato Herm per oggi»

«Cosa hai fatto tu?! Ronald Bilius Weasley, sei morto!»

Cominciò a rincorrerlo per tutta la saletta dove si trovavano, poi però si fermò e prese un respiro profondo «vado a cambiarmi prima che ti possa uccidere» diede un'occhiata di fuoco al rosso e poi andò nella sua stanzetta per mettersi dei jeans neri e una semplice felpa leggera.

Andò di nuovo in sala dove Harry cercava di preparare qualcosa senza l'utilizzo dei fornelli, non poteva usare alcun incantesimo o i mangiamorte li avrebbero rintracciati.

«Credo che dovremmo cambiare tenda ancora. Grazie Ron!» sbuffò e si arrese all'idea di preparare dei toast freddi. Allora Hermione andò lì e cominciò a tagliare della frutta per tutti e tre, servendola poi sul tavolo.

«Per oggi che programmi abbiamo?» chiese il rosso intento a mordere una fetta di mela. Harry controllò dei vari fogli e un' agenda in cui segnava tutte le cose importanti. In quei mesi si erano nascosti dai mangiamorte, collaboravano con l'Ordine della Fenice, ma gli uomini marchiati gli stavano sempre con il fiato sul collo. Ancora non erano a conoscenza di chi li comandasse.

«Dobbiamo riferire a tua madre delle coordinate che Herm è riuscita a prendere grazie alla mappa, dovevamo spostarci lì tra una settimana esatta, ma dopo quello che hai fatto dovremmo andare oggi, o moriremo di fame»

«Ok bene, allora vado intanto a preparare la borsa così mi avvantaggio, prima andiamo meglio è»

Così passarono delle ore ed era giunto il momento di andare alla nuova tenda, si sarebbero materializzati, tanto i mangiamorte avrebbero rintracciato solo il posto da dove erano partiti e non quello di arrivo.

Serva dell'amore; DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora