15; perché ti amo

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QUINDICI
«Perché ti amo, Hermione. E te lo ripeterò sempre»

A svegliare Hermione non era ne Joe, ne i raggi del sole, e ne tanto meno Narcissa. Sentì dei baci umidi sul collo, riconobbe immediatamente quelle labbra che, senza aprire gli occhi o aspettare troppo, catturò in un bacio profondo.

«Buongiorno...» le disse riprendendo a baciarle il collo e poi il petto, lasciando il lenzuolo bianco coprirle il seno e il resto del corpo «giorno... che ore sono?» chiese assonnata «non ne ho idea, ma abbiamo tutto il tempo»

Hermione si mise a sedere e si guardò intorno spaesata, non capiva dove fossero, poi ricordò tutto quello che era successo, dal primo all'ultimo. Finì con lo sguardo verso Draco e lo guardò qualche secondo, prima di prendere la sua bacchetta dal comodino e far comparire una camicetta.

Dopo averla indossata insieme all'intimo, andò verso l'uscita della tenda, dove sentì immediatamente il vento freddo scivolare sulle sue gambe. Draco le andò vicino e la abbracciò da dietro, le baciò la testa lasciandogliela appoggiare sul petto.

«Quando torneremo cosa faremo?» chiese Hermione girandosi verso di lui, lo abbracciò dal collo e lo guardò, mentre lui appoggiava le mani sul suo fondoschiena «non lo so... ma farò in modo che tu possa rimanere ancora al sicuro»

Fecero scontrare le fronti e chiusero entrambi gli occhi, lasciandosi cullare dal profumo buono della campagna, fino a che Hermione non parlò ancora «ti sposerai con lei...»

Si staccò da lui e andò a cambiarsi e rimettersi i vestiti del giorno prima, si legò i capelli in una cipolla disordinata e poi andò verso Ashley, avrebbe provato da quel giorno in poi a dimenticare di lui, di loro.

Draco sarebbe andato avanti con Astoria, lei con qualcun altro, si sarebbero creati una vita separata, felici o non felici, innamorati o non innamorati.

Anche se aspettava il momento per andarsene via da molto tempo, quando si ritrovò davanti a due strade opposte, pensò di ritornare al Manor, nonostante tutto quello che era successo, non riusciva ad abbandonare quella vita difficile e dolorosa.

«Allora... addio»

Le disse il biondo dispiaciuto, fece scomparire la tenda che li aveva ospitati quella notte e rimase a guardarla, riusciva a vedere il dispiacere nei suoi occhi, ma si voltò e cominciò a galoppare verso il Malfoy Manor, lasciandola lì da sola.

Sapeva in tutta coscienza che non si sarebbe dimenticato di lei, ci avrebbe provato, ma era sicuro che non ci sarebbe riuscito.

Hermione le era entrata nel cuore così velocemente che nemmeno se ne era accorto, solo troppo tardi si accorse di amarla tanto che se ne andò da lui proprio come era venuta.

Provò a pensare che magari Astoria non era tanto male, poteva essere gentile e graziosa, anche simpatica, ma scosse la testa a quei pensieri, sapendo di conoscerla già e che quelle caratteristiche non le appartenevano.

Hermione lo guardò allontanarsi, ma davvero lei lo voleva lasciar andare via? Non combattere per loro? Quella non era la Hermione Granger che conosceva, per questo cominciò a galoppare nella sua stessa direzione, quasi raggiungendolo.

Vide la sua testa girarsi verso di lei e gli sorrise «dai, sei lento» lo prese in giro e lo sorpassò, facendolo sbuffare divertito e contento. La raggiunse e galopparono insieme fino alla casa, dove ancora regnava il silenzio.

Narcissa dormiva sul divano della biblioteca, aveva passato tutta la notte a cercare un motivo o un incantesimo per spezzare il contratto, senza risultati. A svegliarla furono i rumori degli zoccoli che rallentavano la corsa, così si alzò velocemente e guardò fuori dalla finestra vedendo i due ragazzi.

Serva dell'amore; DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora