3; scontro tra Malfoy

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TRE
«Non provate a toccarla, padre, o ve ne farò pentire»

Erano passati molti di giorni da quando Hermione era stata presa dai mangiamorte, Harry e Ronald stavano completamente impazzendo, cercavano di escogitare un piano, di entrare al Malfoy Manor, ma era quasi impossibile, ormai i mangiamorte erano centinaia se non migliaia ed era impossibile entrare nella villa.

Avevano chiesto aiuto a molti membri dell'Ordine della Fenice, ed erano provati ad entrare, ma avevano perso molte persone importanti e non potevano permettersi di perderli tutti, così si ritirarono.

«No Harry, non lo accetto! La nostra Hermione è rinchiusa in quell'incubo e noi. on stiamo facendo niente per aiutarla e andarla a prendere, può anche darsi che sia già morta..» «no Ron, non dire così. Lei è forte e coraggiosa, è molto astuta e sicuramente è ancora viva grazie a questo»

Harry si fermò davanti al suo migliore amico che era in preda alle lacrime, andò da lui e lo abbracciò forte, scoppiando anche lui a un pianto liberatorio.

«Riporteremo a casa Herm, ce la riprenderemo, promesso»

Nel Manor tutto andava come sempre, ogni tanto entravano mangiamorte con prigionieri tra le mani tutti insanguinati, molti morivano anche, ma erano sempre più i cattivi. Hermione ormai si era abituata al tanto lavoro, durante la giornata lavorava tantissimo e ogni tanto la aiutava il piccolo elfo Joe a sbrigare le faccende al posto suo, nonostante lei gli dicesse di non farlo.

Con Narcissa non aveva più parlato, erano passate due settimane da quando aveva avuto quella piccola conversazione con la donna, e si era fidata, ma quando Draco venne da lei dicendo quelle cose, capì che aveva faccio ciò che le aveva chiesto di non fare.

Quella mattina si svegliò sempre allo stesso orario, alle 6, così aveva tutto il tempo per farsi una bella doccia rilassante e sistemarsi per bene. Ormai nei capelli preferiva fare un qualcosa di più creativo, così che avrebbe fatto colpo sui suoi "padroni" e l'avrebbero trattata, forse, meglio. Quindi fece una treccia molto larga e folta.

Scese nelle cucine con il suo solito abito da serva e lì vide Joe già all'opera per cucinare qualcosa. Prese una fetta di torta che aveva fatto lui solo per loro due e la mangiò, era incredibilmente buona.

«Buongiorno Joe» disse sorridendo «buongiorno Hermione» quando l'elfo finì di preparare la colazione, la giovane la portò al tavolo e sorrise cercando di sembrare vera, forse quel sorriso era diretto più a Draco e per poco a Narcissa, mai avrebbe rivolto un sorriso a Lucius.

«Buongiorno...» disse con la sua voce molto flebile, mise il cibo al centro del tavolo passando dietro alla sedia di Narcissa.

«Levati quel sorriso dalla faccia, stupida serva» le disse l'uomo dai capelli lunghi guardandola male e strappandole il cibo di mano, per poi mangiarlo. Hermione alzò gli occhi am cielo cercando di non farsi vedere, ma il ragazzo riuscì a vederla e cominciò a ridere ricordando come non fosse cambiata da quando andavano a scuola.

Ignorando quella risata, Hermione, andò verso le cucine, ma Narcissa la chiamò per nome e la fece girare. Si alzò dalla sedia e si avvicinò a lei, sotto lo sguardo dei due maschi confusi.

«Hermione cara, ti chiedo se alle 15 precise di pomeriggio potresti venire nella mia stanza» le prese una mano e le sorrise, mentre la ragazza guardava dietro la figura della donna, il volto di Lucius infuriato.

«I-io...» sussurrò, quando l'uomo si alzò velocemente dalla sua sedia e raggiunse a grandi falcate sua moglie e lei, incenerendola con lo sguardo. Spinse leggermente Narcissa lontano da Hermione, facendo staccare le sue mani da quelle della ragazza e si piazzò davanti a lei.

Serva dell'amore; DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora