8; scelte

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OTTO
«Ritorna da me, Draco...»

«Io voglio te»

Quelle poche parole, così piccole, le fecero cambiare totalmente l'umore. Non sentì più niente, nessun rumore, intorno non aveva più nulla. C'era solo lei con Draco, il suo profumo di menta e il battito del suo cuore.

Rimase a guardare quegli occhi così profondi e privati, non li aveva mai visti bene, ne a scuola ne alla sua esperienza in quella casa, fino a quel momento, notando che fossero come il Paradiso circondato dall'Inferno. E così era come si sentiva lei in quel momento.

Inferno e Paradiso.

Un inferno dentro il corpo, la passione ancora che le correva tra le vene, un insieme di cose dentro di lei tutte in subbuglio, un miscuglio di emozioni che si agitavano creando l'inferno. Il calore nel suo cuore, le bruciava il petto, il sangue, le bruciava nel corpo, ma era una sensazione piacevole.

E poi il paradiso. Come se quel bruciore e quell'inferno di emozioni fosse tra le nuvole, nell'aria fresca del paradiso, dove nulla contava, dove non poteva sbagliare e non era costretta, perché faceva quello che voleva.

E infatti fece cosa voleva, e lo baciò ancora.

Le loro labbra unite, erano una sensazione travolgente, unica. Quelle dolci e morbide di lei, e quelle violente e possessive di lui, erano perfettamente a contrasto, combaciavano meglio del puzzle perfetto.

Gli prese la testa stringendo i capelli biondi e morbidi, insieme si tirarono su, così da far sedere lui.

Hermione era sempre stata una ragazza tranquilla e dolce, il suo modo di fare e le sue scelte erano giuste e gentili e caratterizzavano il suo carattere. Ma quella violenza dolce di Draco la fece sentire veramente a suo agio, non aveva paura, non voleva fermarsi, voleva solo andare avanti, con lui.

Era la sua prima esperienza con un ragazzo, e non avrebbe mai pensato che quella prima volta, sarebbe stata con Draco Malfoy, ma ormai cosa aveva da perdere?

Si fece travolgere dalla passione un'altra volta, poteva dire che fosse colpa del biondo a farla eccitare così tanto, ma non ci riusciva nemmeno lei, non aveva il controllo sulle sue azioni quando le mani di Draco la sfioravano soltanto.

Il biondo le cominciò a baciare il collo, cercava di fare piano per non farle male, rivide quei lividi che fortunatamente stavano cominciando ad andare via, ma la rabbia si impossessò di lui.

Rivide le immagini di suo padre che le teneva il collo e la bocca, l'urlo che aveva lanciato lei pronunciando il suo nome, ma lui non c'era per proteggerla.

Cercò di trasformare tutto il dolore che gli aveva provocato Lucius, in una sensazione di piacere, ma più cercava di fare piano e delicatamente, più lei lo spingeva verso la sua pelle, così dovette arrendersi anche lui alla passione.

La buttò con forza e dolcezza allo stesso tempo sul materasso, si prese qualche secondo per guardarla, i capelli erano sparsi nel cuscino, sembravano come la criniera di un leone, le labbra rosse e gonfie a causa sua erano la parte più sexy del suo volto, gli occhi lucidi ma travolgenti.

Non riuscì a non farlo, le prese la testa e si abbassò facendo scontrare ancora le loro labbra, ne aveva bisogno, più di qualunque cosa. Sentiva come se quelle labbra lo portassero alla libertà, alla felicità che aveva paura di riavere.

Sentiva che con lei poteva essere di nuovo felice, senza che nessuno gliela porti via, come già gli era successo. Sentiva qualcosa per lei, non sapeva cosa, l'unica cosa di cui era certo era che era importante e era sua, che era diversa da tutte le altre, diversa da tutto.

Serva dell'amore; DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora