i hate you, i love you

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Draco pov's

(per l'inizio e la fine di questo pov's vi consiglio l'ascolto di questa canzone I hate u , i love u di gnash e olivia o' brien )

Ho letteralmente visto sbiancare Karol, colpa della merda che si fumava.

L'ho vista crollare a terra e ho fatto in tempo a prenderla prima che potesse farsi male.

La chiamavo urlando, la schiaffeggiavo, ma non si svegliava.

Ero nel panico.

Inizio ad iperventilare e a farmi prendere dal panico.

Non sapevo cosa fare.

Cerco di riprendermi e di mantenere il controllo.

Forse sarebbe meglio se la portassi nella sua stanza.

Si! È la cosa giusta da fare!

La prendo in braccio e le sussurro all'orecchio :"Karol cazzo, non farmi preoccupare. Cerca di riprenderti. Ti sto portando in camera tua ok?!"

Nessuna risposta.

Oh Draco tu si che sei un genio. Hai una ragazza svenuta fra le tue braccia e ti aspetti che ti risponda?!

Sospiro affranto e mi allontano dalla torre di astronomia.

Scendo le scale con attenzione e mi trovo nel lungo corridoio.

Giro a destra e trovo la sua stanza.

Ovviamente Miss Simpatia aveva scelto la stanza più isolata dal resto del castello.

Alzo gli occhi al cielo e mi abbasso per abbassare  la maniglia.

Faccio tutto con molta cautela per evitare che Karol mi cada giù per terra.

Forse se sbattesse la testa diventerebbe meno stronza.

Riesco a girare la maniglia e apro la porta con un calcio.

Entro nella sua stanza e chiudo ,sempre con un calcio, la sua porta.

Mi giro per adagiarla nel suo letto, ma imprecai mentalmente quando vidi il casino che c'era sopra.

Vestiti, reggiseni, libri. Di tutto e di più

:"Cazzo Karol, non sai proprio come complicarmi la vita tu" borbotto

Sbuffo e la adagio sulla metà del letto che sembrava la più ordinata.

Gli tiro su la coperta e da maniaco dell'ordine quale sono, ripiego i suoi vestiti per metterli nell'armadio , poso i libri sulla scrivania di legno e metto i suoi reggiseni e mutande nel cassetto del comodino  vicino al suo letto.

Metto in ordine le coperte del suo letto mentre lei dorme beatamente.

Dopo aver finito, tiro un sospiro di sollievo e mi soffermo a guardare la sua stanza.

Era molto spoglia.

Un semplice armadio nero con una valigia rotta sul pavimento, un comodino vicino al letto con una lampada, una scrivania nera ed un letto con le coperte nere.

La scrivania era piena di libri e fogli, c'era una lampada viola scuro sopra.

Girandomi intorno, mi soffermo sul comodino.

C'era una foto di Karol da piccola con i suoi genitori, erano felici. Suo padre la teneva in braccio e le dava un bacio sulla guancia, mentre la madre sorrideva teneramente nell' inquadratura.

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