Feelings

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Mi sveglio di soprassalto nella radura.

Avevo dormito per così tanto tempo?

Ormai il sole era tramontato lasciando spazio alla luna.

Adesso non era più il posto meraviglioso di prima, era molto lugubre e spaventoso.

Spaventata mi alzai e ripulii i miei pantaloni dal terriccio e dalle foglie.

Era ora che me ne andassi. Avevo perso non so quante lezioni. Mio zio mi ucciderà , e ha ragione. Sono qui grazie a lui e sto mandando in fumo tutto quanto. Non vorrei che per colpa mia e del mio comportamento infantile e menefreghista mio zio venisse punito o venisse ripreso.

Mi voltai di scatto quando sentii dei rumori provenire da dietro di me, c'erano delle foglie che mi impedivano di vedere oltre e non capivo cosa ci fosse.

Sentivo degli scricchiolii e dei passi che si avvicinavano a me. Mi misi sull'attenti cercando di sfruttare la mia super vista o qualcosa di super insomma.

Niente.

Perché non riuscivo a vedere e a sentire come prima? Dove erano finiti i miei poteri sovrannaturali quando servivano?

Dopo mi geló il sangue nelle vene.

Dalla foresta uscii quella cosa.

Quella cosa che aveva ucciso i miei genitori. Fluttuava senza poggiare i piedi per terra come un fantasma, aveva una lunga tunica nera e un cappuccio tirato su che non permetteva di vedere la sua faccia.

Quando si avvicinò non ebbi il coraggio di muovermi. Avrei voluto fargliela pagare, ucciderlo con le mie stesse mani, ma col suo arrivo era come se tutti i miei poteri fossero evaporati e fossi una comune umana.

Più si avvicinava lentamente a me, più sentivo la mia testa girare e la vista annebbiarsi.

Eravamo a due metri di distanza l'uno dall'altra e io ero completamente paralizzata.

Il silenzio intorno a noi, tutto tacque al suo arrivo. Il vento cessò . L'unico suono udibile era quello del suo respiro affannato e lugubre e del battito del mio cuore che poteva sentire anche lui di quanto era forte.

"Ci rivediamo Mikaelson " aggiunse con voce lugubre e tenebrosa

Deglutii

:"È giunto il momento che paghi per gli errori di quei pezzenti dei tuoi genitori. Loro mi hanno ridotto così "

Presi coraggio e abbozzai un mezzo sorriso

:"Ti hanno dato quello che ti meriti lurido bastardo" sputai

Preso da un impeto di rabbia si scagliò contro di me e mise le sue mani scheletriche sulla mia gola stringendomi le guance.

Aveva delle lunghe mani bianche, quasi cadaveriche e delle unghie grigie .

:"A quanto pare la piccola Karol non sa tutta la storia." disse sogghignando

Mi passò l'indice nella guancia provocandomi un lungo taglio. Non gli diedi la soddisfazione di vedere nessuna emozione sul mio viso. Ero abituata al dolore.

:"Mi hanno fatto diventare così, ma nonostante tutto sto riacquisendo il mio potere. Quel giorno ne ho avuto abbastanza per eliminarli entrambi. Quella feccia umana. Quei mostri." si avvicinò ancora di più a me e potevo sentire il suo alito fetido invadermi le narici.

Stavo per vomitare.

Mi lasciò andare spingendomi e si allontanò da me.

:"Voglio che porti un messaggio a Silente e a tuo zio e a tutta la scuola. Tornerò. Avvisa loro che il Signore Oscuro sta tornando"

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