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Piton si siede vicino a me e mi offre una tazza di tè caldo. :"Adesso dovrai fare molta attenzione Karol, quello che sto per dirti è molto importante ". Annuisco e bevo un sorso della bevanda...solo che ha un sapore strano, amaro. Metto via la bevanda sotto lo sguardo incuriosito di Piton. :"Karol ascoltami, i tuoi genitori hanno cercato di tenerti all'oscuro di tutto perché eri ancora troppo piccola per poter sapere queste cose. Tu sei una triibrida " . Spalanco gli occhi, non capendo cosa voglia dire :"Mi spiego meglio Karol, sei un incrocio fra tre specie sovrannaturali : licantropo, vampiro e strega. Tutto questo potere ti è stato ereditato da tuo padre Klaus, era l'ibrido più potente che esistesse nella faccia della terra, le sue imprese erano narrate da tutto il mondo." Nel mentre Piton parlava non mi ero accorta che dal mio viso sgorgavano lacrime copiose al solo ricordo dei miei genitori. Mi mancavano così tanto. Lui continua a raccontare:"Purtroppo essere un triibrido comporta i suoi rischi, essendo la specie più potente che c'è nel mondo. E tu sei il primo esemplare della tua specie. Sei la prima triibrida che esiste" .Piton fa una pausa e guarda il mio tè come se fosse preoccupato, poi getta una veloce occhiata al mio viso e continua :"Quello che è successo all'orfanatrofio è la conseguenza del tuo potere. Hai un immenso potenziale e devi controllarlo. Scatenando la tua rabbia hai fatto uscire fuori il tuo lato da strega. Mentre uccidendo quei bambini hai scatenato la maledizione della licantropia. Quest'ultima ha inizio da quando uccidi una persona" . Rimango letteralmente a bocca aperta, avevo ucciso tutti quei bambini, le persone, tutti. Piton continua :"Quando ti ho trovata eri trasformata in un lupo, hai cercato di aggredirmi ma sono riuscita a fermarti. " Alzo la testa e gli domandò :"Come hai fatto a fermarmi?" . Lui mi risponde :" Per ora non posso dirti nulla sappi solo che da adesso in poi dovrai controllarti, dovrai controllare l'immenso potenziale che hai . Io posso aiutarti". Quando finisce di parlare sento un dolore alle gengive fastidioso, al che faccio una smorfia per il dolore. Piton se ne accorge :"Senti dolore vero? È la tua parte di vampiro che sta per uscire fuori e da lì la tua metamorfosi sarà completa." Si alza e va verso il telefono , alza la cornetta, io gli domandò :"Chi stai chiamando?". Piton alza lo sguardo verso di me e con un sorrisino esclama :"Beh hai fame, ordino una pizza". Io lo guardo sconvolta e allibita.

Dopo aver atteso che arrivasse il fattorino, Piton lo fa entrare in casa chiude la porta alle sue spalle, e dalla tasca dei pantaloni fuoriesce un coltello. Lo pianta nel collo del fattorino. Alza lo sguardo verso di me esclamando :"Ecco la tua cena". Alla vista del sangue provo un acquolina alla bocca e un desiderio di berne a volontà , fino a quando non mi sarei mai saziata. Sento che qualcosa mi graffia le labbra, e un dolore avuto alle gengive,sono i miei canini...senza pensarci due volte mi fiondo sul corpo del povero ragazzo e iniziò a succhiargli tutto il sangue che aveva in corpo, sentendomi quasi inebriata da quel flusso caldo che mi scendeva in gola. Ho continuato a succhiare il sangue del ragazzo che nel frattempo mi implorava pietà.

Pietà?

Cosa significa questa parola? Perché dovrei avere pietà di un misero umano. Pietà di un ammasso di sangue e carne che cammina. No. Nessuno ha avuto pietà di me, fin da piccola ho subito tutte le ingiustizie possibili di questo mondo. I miei genitori sono stati uccisi davanti a me senza alcuna pietà, sono stata abbandonata in un orfanotrofio, sono stata presa in giro perché diversa, sono stata maltrattata senza pietà solo perché non parlavo con nessuno.

Mi sono vendicata a dovere.

Se lo sono meritato.

Perché dovrei provare pietà per qualcuno? Nessuno in questo mondo ha avuto pietà per me.

Dó un'ultima occhiata al ragazzo mentre continuo a prosciugarlo, e presa da un attacco di rabbia gli stacco la testa.
Piton mi guarda disgustato e incuriosito, ed esclama :"Beh buon sangue non mente a quanto vedo!"
Io ero rimasta con la sua testa fra le mani e la contemplavo . All esclamazione di Piton alzo lo sguardo verso di lui, sapevo cosa intendesse con questa affermazione. Mio padre era Klaus Mikaelson, fu il primo ibrido che fosse mai esistito, e aveva questo carattere un po' particolare se così si può dire, era molto sanguinario e violento. Era temuto per la sua crudezza nell'uccidere suoi simili.

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