Giorno 2: Quel Momento in cui Realizzi di Essere il Terzo Incomodo

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George non voleva alzarsi, o anche solo muoversi. L'intera parte frontale del suo corpo era piuttosto calda... era sdraiato a pancia in giù su di un lungo cuscino. George spinse ancora di più la sua faccia verso la fonte di calore, e respirando sentì odore di vaniglia. A George piaceva quell'odore. 

Ad un tratto sentì il cuscino stiracchiarsi sotto di lui, e respirare profondamente-

Aspetta, cosa?

George alzò la testa e realizzò due cose.

La prima cosa era che il cuscino su cui si era sdraiato non era in realtà un cuscino, ma era il corpo di Dream.

La seconda era che Dream lo stava guardando, anche lui con uno sguardo assonnato, e mentre il suo cervello iniziava ad avviarsi, realizzò che il braccio di Dream era poggiato sul suo fianco fino a qualche secondo fa. Il suo cervello si bloccò.

E mentre Dream iniziava a svegliarsi e prendere parte alla situazione, George rimase bloccato, ripetendo silenziosamente nella sua mente una serie di imprecazioni.

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Dream non si ricordava che la sua coperta fosse così calda, o così pesante. O anche che sembrasse come se ci fosse una mano adagiata sulla sua spalla sinistra, o anche che sentisse un altro braccio, appoggiato sul suo.

Dream d'un tratto sentì la sua coperta scivolare, e annusargli petto .

I suoi occhi si aprirono. Quella non era una coperta.

Il respiro gli si fermò per un attimo quando realizzò che quella che aveva scambiato per una coperta era in realtà George, il ragazzo più grande gli era praticamente sdraiato addosso, accovacciato sul suo petto.

Poco dopo Dream realizzò anche che George lo stava guardando, con uno sguardo fisso sempre più acuto mentre si risvegliava.

Si fissarono. Silenzio.  Dream sentì quella familiare atmosfera che stava cresceva attorno a loro, ancora una volta. Girò la testa di lato per leggere l'ora sulla sveglia che era sul comodino di fianco al letto. Erano le 6:45 del mattino.

Era davvero presto per tutta questa situazione.

Dream si rigettò sul letto, affondando la testa sul cuscino e chiudendo gli occhi. Troppo presto, affronterà questa situazione più tardi.

Nonostante questo, tutto divenne un pò meno imbarazzante, ora era solo strano, palesemente strano.

"è troppo presto per svegliarsi, torna a dormire." Fatto un'ultimo respiro, si addormentò velocemente. Fu puramente felice nel vedere George tornare a mettere la faccia sul suo petto e la mano sulla spalla che delicatamente giocava con l'orlo del suo maglione. Dei piccoli respiri caldi gli attraversavano le spalle, arrivando su fino al collo.

Si, avrebbe affrontato la situazione più tardi.

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Quando si svegliarono, circa tre ore dopo, erano nella stessa posizione di quando si erano addormentati.

Dream fu i primo a svegliarsi, e quando vide la faccia addormentata di George adagiata dolcemente sul suo petto, e la sua mano sinistra ancora sul maglione, sperò che il tempo si fosse potuto fermare, per godersi ancora di più il momento.

Ma non sarebbe accaduto. Si sforzò di tenere gli occhi aperti e tirò una leggera gomita al fianco di George.

"Lasciami alzare," borbottò piano. George fece un gemito di lamento, spingendo la faccia contro il petto di Dream e stringendo ancora di più il suo maglione.

"George," provò di nuovo lui un pò più forte, "puoi spostarti da addosso a me? Vorrei alzarmi." la risposta fu un altro gemito. Dream iniziò a ridere.

7 Minutes in Heaven, But it's 7 Days in Florida (DNF) || Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora