Giorno 5: Sono Solo i Lampi o sono gli Dei che Stanno Applaudendo?

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George glielo voleva dire, voleva confessargli i suoi sentimenti prima di tornare a Londra. Sapnap e lui avevano avuto una conversazione proprio su questo argomento la notte precedente, mentre Dream era a farsi una doccia, e Sapnap lo aveva rassicurato dicendogli che sarebbe andato tutto bene.

George sapeva che glielo voleva dire. Non sapeva però dove.

Non gli sembrava giusto dirlo quando la scorsa notte tornarono a casa di Dream, dopo la conversazione. Non gli sembrava giusto neanche quando andarono nella sua stanza per dormire, nonostante fossero da soli e l'aria rassicurante che girava attorno a loro creasse una bella atmosfera per farlo. Non lo sentiva giusto quando Dream si infilò nel letto e casualmente mise il braccio attorno allo stomaco di George, e l'azione aveva fatto crescere un'aria piuttosto intima. No, nessuna di quelle notti andava bene. George doveva aspettare, aspettare finché non avrebbe trovato il momento perfetto.

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La luce e il rumore lontano dei tuoni svegliarono bruscamente Dream, sbattendo le palpebre assonnato. Si era completamente dimenticato che dovesse esserci un temporale. Se fosse peggiorato rispetto a quanto le previsioni dicevano, sarebbero dovuti rimanere a casa per la giornata per evitare di essere sorpresi da un'alluvione improvvisa, un evento comune nella sua città. Si udì un'altro tuono lontano e Dream pensò che la giornata si sarebbe svolta in casa. Era un po' deluso. Aveva intenzione di portare Sapnap e George allo zoo della città.

Dream sospirò e affondò ancora di più la testa nei soffici capelli di George. 'Oh beh, un giorno di risposo ci voleva' pensò lui. Non avevano fatto altro che correre in qua e là per questi quattro giorni, quindi sarebbe stavo volentieri sdraiato sul divano, specialmente dopo il laser tag di ieri.

Parlando del laser tag... Dream si stava ricordando di quanto fosse stato divertente. Correre attorno all'arena in quella luce color lavanda, godersi lo sguardo dei sui amici ogni volta che venivano presi.

Ricordava persino lo scambio di battute tra lui e George dopo una delle volte in cui Dream lo aveva colpito, e che rumore particolare avesse fatto per via della frustrazione, oppure di quando George gli aveva rubato la spada mentre era distratto. Ricordava quanto fosse divertente inseguirlo per tutta l'arena e alla fine prenderlo di soppiatto da dietro e farlo cadere nella foga del momento. Ricordava di quanto fosse carino George con il viso illuminato delicatamente dal suo giubbotto e dalle luci violette attorno a loro. Come il suo viso appariva così sorpreso, le sue labbra che si aprirono leggermente, apparendo morbide, e come Dream non volesse altro che baciarlo in quel momento.

Ma Dream sapeva che non sarebbe stata una buona idea, infondo George non ricambiava i suoi sentimenti. Inconsciamente sospirando di nuovo e spingendosi di più contro George, Dream si disse che gli andava bene essere solo amici, ignorando il modo in cui il suo petto si stava contraendo leggermente per il dolore che gli esplose nel cuore in quel momento.

Non aveva intenzione di sacrificare la loro amicizia per i suoi stupidi sentimenti.

Dream si riaddormentò ascoltando il suono dei tuoni che piano a piano si facevano sempre più vicini.

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George fu svegliato di soprassalto da un violento scoppio, i tuoni che rumorosi si scaricavano sopra la sua testa, e che facevano tremare le fondamenta della piccola casa. Sedendosi, si stropicciò gli occhi, rendendosi conto di essere tra le braccia di Dream, che lentamente lo stava trascinando verso di lui, stringendolo ancora di più in una sorta di abbraccio, con la faccia sepolta nel suo petto. Il suo viso si riscaldò per via della posizione piuttosto intima e un'enorme sciame di farfalle cominciarono a svolazzare nel suo stomaco. 

7 Minutes in Heaven, But it's 7 Days in Florida (DNF) || Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora