Four

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<<Vuoi qualcosa da mangiare? Devi essere affamata. Ti preparo qualcosa!>> disse la donna, accarezzandomi il viso.

Si fece largo tra me e Klaus, si mise a preparare un panino e, nel frattempo, canticchió un motivetto orecchiabile.

Io la guardai, stranita dal comportamento così gentile e impeccabile della donna. Da quando ero sulla Terra non avevo mai visto un essere umano così altruista ed educato, e ció, mi insospettiva alquanto.

Klaus sembró che mi avesse letto nel pensiero perchè, d'un tratto, disse: <<È un androide, se te lo stessi chiedendo. Il nostro caro e amato "papà" non è in grado di tenersi una vera donna, così ha progettato per noi una madre-robot che ci dia quello che lui non è in grado di darci.>> mi spiegó Klaus, guardando la madre.

Io, confusa, gli chiesi: <<Cos'è che vostro padre non è in grado di darvi?>> Klaus abbassó lo sguardo a terra e rispose, con un filo di tristezza: <<Amore...>>

***

CINQUE

<<Quindi, secondo il tuo ragionamento, Otto nasconderebbe qualcosa?>> chiese Diego, per l'ennesima volta <<Si, razza di idiota. Anche un bambino di cinque anni ci sarebbe arrivato prima di te.>> sbottai.

Numero Due si arrabbiò e tentó di avvicinarsi a me, tirando fuori dalla cintura uno dei suoi coltelli, ma qualcuno lo bloccó. Luther, che era rimasto a guardare la scena nella speranza di capirci qualcosa, si alzó di scatto e fermó Numero Due <<Ora basta Diego.>> disse, abbassandogli la mano che impugnava l'arma.

<<Quello che Diego cerca di dire, è che quello che dici è assurdo Cinque.>> disse Luther, voltandosi verso di me <<Assurdo?>> ripetei <<Si, assurdo! Non conosci nemmeno questa ragazza e, solo perché è arrivata all'improvviso non significa per forza che debba essere malvagia!>> sbottó Luther.

Gli altri abbassarono lo sguardo ed io chiesi: <<Siete d'accordo con lui, non è vero?>> nessuno fiató. Fu Allison a prendere coraggio e a rispondermi <<Sei troppo duro Cinque. Dovresti darle almeno il beneficio del dubbio, non credi?>> disse e uscii dalla stanza, seguita da Vanya e Luther.

Diego rimase immobile e continuó il discorso di nostra sorella <<Non la conosci. Non sai nulla di lei. Prima di giudicarla, forse dovresti imparare a conoscerla.>> disse e uscii anche lui dalla stanza, lasciandomi lí. Solo tra me e i miei pensieri.

Mi voltai verso il camino e guardai il ritratto posto sopra di esso: il ritratto di uno dei nostri fratelli, Ben, il nostro Numero Sei; è morto quando avevamo tredici anni di polmonite. Tutt'ora, a distanza di anni, non abbiamo idea di come avesse potuto prenderla e...lasciarci.

Lo guardai e chiesi: <<Almeno tu Ben mi credi?>> aspettai, stupidamente, una risposta che mai arrivó. Poi sorrisi e guardai a terra, alzando nuovamente lo sguardo verso il ritratto e sussurrai: <<Vorrei che fossi qui...>> poi mi girai e uscii dalla stanza, avviandomi verso camera mia.

***

EVELYNE

<<E questo è l'atrio d'ingresso, dal quale presumo tu sia entrata.>> disse Klaus, illustrandomi l'ultima stanza del piano di sotto.

<<Bene...domande, tesoro?>> mi chiese Klaus <<No, direi di no.>> risposi <<Bene allora! Proseguiamo il 'tour guidato dal meraviglioso Klaus' al piano di sopra!>> disse, prendendomi la mano e conducendomi al primo piano.

Finimmo la rampa di scale e, quello che vidi, furono una miriade di stanza davanti a me. A sinistra e a destra vedevo dei muri con circa una decina di porte.

<<Oh non temere, tesoro! Non è poi così grande come sembra.>> disse Klaus, strappandomi un sorriso.

Mi condusse verso la prima stanza e aprii la porta <<Questa è camera mia. È un po' malconcia, ma tutto sommato non è male.>> disse, chiudendo nuovamente la porta.

Decise di velocizzare i tempi, quindi mi condusse solo davanti alle porte e mi spiegò cosa c'era dentro esse <<Questa è camera di Cinque e credimi tesoro, per la tua sicurezza, ti consiglio di non entrarci mai. Quella lá infondo è di Diego, anche lí è meglio che tu non ci vada. Quelle due nell'angolo, invece, sono di Luther ed Allison. Non entrare in camera di Numero Uno, ma se vuoi puoi in quella di Allison.>> disse, tirandomi verso la fine del corridoio.

<<Ok. Qui c'è il primo bagno. Essendo vicini lo usiamo io e Diego; quello è il secondo bagno, di Luther ed Allison e, per finire, questo è il terzo bagno.>> disse Klaus, indicando una porta chiusa.

<<Questo bagno è tutto tuo, dato che il nostro caro e stronzo fratello Cinque, ha deciso che il quarto bagno doveva essere solo suo.>> disse Klaus, ironicamente e prendendo in giro suo fratello.

Io scossi la testa e sorrisi <<Klaus?>> chiesi <<Si tesoro?>> mi chiese dolcemente <<Camera mia dov'è?>> chiesi.

Lui sorrise, mi prese una mano e mi guidó verso la mia camera. Si trovava davanti a quella di Diego, dall'altra parte del corridoio, e accanto a quella di Cinque. Grandioso direi...

Aprii la porta e vidi la mia camera: era ben arredata, con un letto da una piazza e mezza, della moquette nera al pavimento e della carta da parati grigio scuro sulle pareti della stanza. Un lampadario a luci fredde illuminava la stanza e la finestra posta su una delle pareti aiuta la luce ad entrare nella stanza.

Un armadio, alquanto apparentemente antico, si trovava verso una degli angoli della stanza e accanto ad esso una scrivania di legno scuro attaccata alla parete.

<<Ti piace tesoro?>> mi chiese Klaus, notando che mi ero letteralmente incantata <<La adoro...>> risposi sussurrando. Resami conto di ciò che avevo appena detto, mi ricomposi <<Si, beh, non è male. Diciamo. C'è ovviamente di meglio, questo è poco ma sicuro. Non è un castello, come in quelli in cui sono abituata a vivere, ma credo di poterci restare. Certo che però si potrebbe anche pulire questa stamberga ogni tanto.>> dissi sarcasticamente.

Mi aspettavo uno scatto d'ira incontrollata da Klaus per quello che avevo appena detto ma, invece, mi sorrise e se ne andó. Senza dire una parola.

<<In questa "stamberga" si fa colazione alle 8, si pranza alle 13 e si cena alle 19.>> mi rispose una voce alle mie spalle.

Mi voltai e vidi un volto familiare; uno dei fratelli Hargreeves si trovava dinnanzi a me, pieno di arroganza e superiorità che io avevo notato subito.

<<Cinque, giusto?>> chiesi per conferma <<Giá. Io e te dobbiamo parlare. Ora.>> disse.

Io me recai alla porta e la chiusi, rimanendo nella stessa stanza con Cinque.

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Angolo autrice:
Ciao amici lettori! Come state? Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia! Cosa succederà secondo voi prossimamente?

Se vi piace la storia vi invito a lasciare una stellina e un commento ❤️

Anna❤️

The Hell on Earth-L'Inferno sulla Terra Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora