Eleven

375 16 6
                                    

Tramite i rami, posai sia me che Cinque sullo stesso ramo dove m'incontravo con Ben e ammiravamo il paesaggio.

Era da un po' di ore che non lo vedevo e, molto probabilmente, si trovava da Klaus per evitare che si insospettisse.

Feci tornare i rami al loro posto, appoggiai una mano alla corteccia e l'accarezzai.

<<Mio dio...>> disse Cinque guardando il panorama dinnanzi a noi <<Te l'avevo detto che dovevi fidarti di me.>> esclamai sorridendo leggermente.

Lui ricambiò il sorriso e si sedette sul ramo <<Posso farti una domanda?>> mi chiese Cinque <<Dipende dalla domanda...>> risposi sedendomi accanto a lui.

Ci fu un secondo di silenzio e poi lui mi chiese: <<Quando ti ho trovato in camera tua, in quell'angolino buio, che ci facevi lí?>>

Esitai e cercai di sviare la sua domanda <<Tu perché sei venuto in camera mia? Nonostante io ti avessi detto piú di una volta che stavo bene.>> dissi <<Volevo assicurarmi che tu stessi davvero bene.>> mi rispose voltandosi verso di me.

<<Ma perchè?>> chiesi nuovamente io <<Stai temporeggiando.>> esclamó lui <<Che vuoi dire?>> chiesi facendo la finta tonta <<Stai evitando la mia domanda.>> rispose Cinque.

Io presi un respiro profondo e abbassai lo sguardo; non riuscivo nemmeno a guardarlo. Come avrei potuto spiegargli la verità? Tutta la verità? Su chi sono, perché sono qui, il fatto che riuscivo a vedere Ben...

<<Otto...?>> mi richiamó Cinque, facendomi tornare sul pianeta Terra. Mi voltai dalla parte opposta rispetto a dove si trovava lui.

<<Otto->> mi stava per richiamare, ma lo interruppi <<Non posso.>> dissi <<Non puoi far cosa?>> chiese lui confuso <<Non posso rispondere alle tue domande Cinque.>> spiegai.

Lui si avvicinò di più a me e mi chiese: <<Perchè?>> <<È-è complicato...>> risposi deglutendo.

Cinque mi prese il viso con la mano e lo giró verso di sè. Alzai lo sguardo e ci guardammo negli occhi. Improvvisamente sentii come un calore nel petto, lì dove il mio cuore di ghiaccio giaceva.

I suoi occhi di un verde brillante mi ammaliavano e mi ipnotizzavano peggio di una magia.

Lentamente ci avvicinammo l'una all'altra ma qualcuno, interruppe quel momento cosí magico.

<<Otto...>> sentii una voce chiamarmi da dietro, così mi voltai. A terra si trovava Ben, che ci osservava e mi guardava con...disgusto?

Ben scosse la testa e rientró dentro casa <<Otto tutto bene?>> mi chiese Cinque confuso. Io non risposi e scesi rapidamente dall'albero per andare a parlare con Ben.

Corsi dentro casa, non rispondendo ai continui richiami di Cinque <<OTTO! DOVE DIAVOLO STAI ANDANDO?! ASPETTA!>> mi urló, ma non gli risposi.

Entrai in casa e cercai Ben per tutta la casa <<Ben? BEN!>> continuai a chiamarlo per trovarlo, ma non ricevetti alcuna risposta.

Dopo ciò, guardai nelle varie stanze de piano di sopra <<Ben?>> lo chiamai nuovamente, senza ricevere nessuna risposta.

Sentii un rumore provenire da una delle stanze, così mi avvicinai cautamente e lo chiamai di nuovo, in attesa di risposta.

<<Ben?>> dissi aprendo la porta. Ben non era lí ma, al suo posto, una delle persone che più odiavo era lí <<Otto?>> disse Allison <<Ciao Allison.>> dissi alzando gli occhi al cielo <<Cosa ci fai qui?>> chiesi sorridendo falsamente <<Non cambiare argomento Otto. Ti ho sentita sai? Come sai di Ben se non l'hai mai conosciuto?>> chiese acidamente.

Esitai a rispondere e mi limitai a fissare il pavimento <<A meno che...>> disse Allison avvicinandosi a me <<Tu non lo abbia in realtà conosciuto.>> disse inclinando leggermente la testa da un lato.

Continuai a fare scena muta, sentendo cos'avesse da dire <<Lui è morto 17 anni fa, ma tu o conosci comunque. Come?>> ragionó Allison e, improvvisamente, la risposta le fu chiara <<Forse...Klaus non è l'unico a poterlo vedere e a parlarci, ho ragione?>> disse lei.

Io la guardai con odio e lei continuó: <<Certo che ho ragione. Mi chiedo come la prenderebbero Diego e Klaus sapendo ció. Per non parlare di Cinque->> finalmente la interruppi, stufa di tutta quella situazione.

<<Che cosa vuoi? Non girarci troppo intorno.>> dissi schietta <<È semplice...>> rispose Allison, facendo un passo avanti a sè, retando ad una distanza di neanche 10 centimetri.

<<Voglio sapere la verità. Non temere, non mi aspetto di certo che tu me la dica di tua spontanea volontá! Proprio per questo lo scoprirò da sola.>> disse, avviandosi verso la porta e uscendo dalla stanza.

Un leggero bruciore agli occhi mi pervase, ma questa volta era più debole. Riuscivo a sopportarlo e anche a controllarlo. Guardai verso la finestra e vidi i miei occhi, che avevano cambiato il loro colore, diventando del loro rosso luminescente.

D'istinto, ghignai e, successivamente, sbattei velocemente le palpebre, facendo tornare i miei occhi del loro color marrone.

Uscii dalla stanza e tornai a cercare Ben.

Passarono circa una o due ore e ancora non l'avevo trovato. Stavo per arrendermi quando notai che, sul soffitto del primo piano, si trova una botola che portava nel sottotetto.

Tirai la cordicella che vi era attaccata ad essa e l'aprii. Una scala di legno scese ed io, incuriosita, salí a vedere cosa ci fosse.

Una volta su, vidi che era un sottotetto ben messo: non c'era troppa polvere e nemmeno troppi oggetti; una finestra tonda ed enorme vi era su una sola parete, che illuminava la stanza circostante.

Vidi che non era sola: una figura misteriosa si trovava accanto alla finestra, seduta con le ginocchia al petto e la testa appoggiata al vetro, mentre ammirava il panorama che si poteva osservare.

Riconobbi la figura e cercai di richiamare la sua attenzione <<Ben.>> dissi. Lui non si giró nemmeno, si limitó a sospirare <<Che cosa vuoi?>> mi chiese con tono furioso e, per la prima volta nella mia lunga vita, mi sentivo incolpa, e non sapevo nemmeno perché.

<<Voglio solo parlare->> non mi fece finire la frase che esclamó: <<Non ho nulla da dirti.>> <<Ma io si.>> risposi.

Mi avvicinai a lui e mi sedetti di fronte, accanto alla finestra <<Ben, mi dispiace davvero. Non voglio che tu ce l'abbia con me. Se è perché ero con Cinque sul nostro ramo->> anche in questo caso, m'interruppe e rispose: <<Non è solo questo...tu ti fidi più di lui che di me.>>

<<Ma cosa stai dicendo?!>> esclamai <<È vero! Io non so il tuo vero nome, la tua storia, chi sei davvero...nulla.>> disse voltandosi un secondo verso di me.

<<Hai ragione...>> sussurrai. Deglutii e Ben si voltó verso di me; sentii il suo sguardo sulla mia pelle e ciò mi fece deglutire di nuovo.

<<So che potrà sembrarti assurdo e che molto probabilmente non ci crederai ma...>> dissi facendo una breve pausa per riprendere fiato.

<<È ora che tu sappia la verità.>> dissi. Feci un respiro profondo e dissi: <<Ben...sono la figlia del diavolo.>>
----------------
Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Come state? E ora? Che succederà?

Se vi piace la storia vi invito a lasciare una stellina e un commento ❤️

Anna❤️

The Hell on Earth-L'Inferno sulla Terra Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora