14 .Dentro di voi.

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Improvvisamente  tutto cambia ,  vedo il mio riflesso nello specchio, dopo che tolgo  entrambe le mani dal volto.
Sono nella cabina, mi guardò intorno .«Lucy.»
«Aslan».
Il grande leone è apparso nello specchio  mi ricordo quando mi disse
"ogni anno tu diventi grande ed anch'io"
« Che cosa hai fatto piccola»  mi guarda preoccupato «Non lo so, è stato orribile!» rispondo ripensando terrorizzata mentre i flashback del sogno o meglio incubo, sono vividi ancora nella mia mente.
«Ma l'hai scelto tu, Lucy.» mi fa notare «Io però non volevo anche tutto il resto ... volevo solo essere bella come Susan, solo questo» ammetto per la prima volta. «Hai rinnegato te stessa , e oltre a questo molto altro, i tuoi fratelli non conoscerebbero Narnia senza di te, l'hai scoperta tu...»  mi guarda «Hai dimenticato.»
«Mi dispiace tanto.» rispondo affranta, non riuscendo a guardare lo specchio.
«Tu dubiti del tuo valore, non fuggire da ciò che sei».

Mi alzo di soprassalto gridando il nome di Aslan,
di istinto accartoccio ciò che ho tra le mani ovvero il foglio strappato dal libro di incantesimi, mi alzo, e lo butto nel fuoco.

Quella notte, tempestosa, oltre alla piccola regina di Narnia, altre due persone, stavano avendo incubi non molto tranquilli, il re Edmund il giusto e il re Caspian.

Quest' ultimo nella sua amaca, con metà busto coperto, si dimenava nel sonno.

Vedeva una figura, davanti a lui, che pian piano si stava facendo sempre più nitida, più evidente, ai suoi occhi.
Una bambina.
Che pian piano era diventata una ragazza, una bellissima ragazza.
Capelli color castano ramato legati in una freccia di lato e un piccolo diadema  sulla testa, occhi come l'oceano.
Il vestito di lei, era blu adornato di piccoli punti luce sul corpetto, ampia gonna lunga fino alle caviglie , ora che se ne accorgeva, era immerso fino a metà busto in acqua,  come la ragazza d'altronde.
Caspian riuscì a percepire che alla compagna accanto a lui, l'acqua gelida non vada assolutamente fastidio, anzi, sorrideva, ed come poté costatare, lui stesso, toccandole una la guancia, che emanava calore. Poté  vedere con chiarezza che la ragazza,
Non era Susan, ma vedendo il volto della giovane , Caspian vide in lei, Lucy.
Si, la piccola reginetta di Narnia, ora di fronte a lui, non così tanto piccola,
Come aveva pensato, una bellissima giovane donna.
Lui d'altro canto era rimasto sorpreso ed ammaliato allo stesso tempo dalla ragazza che, adesso, si era allontanata di poco dal re per potersi stendere sulla sabbia bianca.
Lui proprio non capiva, perché era lì? per di più  la ragazza che ora sapeva essere Lucy, perché si sa, i fratelli pevensie sono simili ma così diversi:  la ragazza rispecchiava così tanto la piccola della famiglia , un cuore d'oro quello di lei, pronta ad aiutare sempre il prossimo, il suo coraggio e sua la determinazione, e gli occhi, color oceano , brillanti
quando era felice  e sorrideva come era accaduto poco fa, ma grigi come un mare in tempesta,  quando era triste. Vi chiederete : quando si arrabbia?
Meglio non descriverlo.
Caspian conosceva gli occhi di lei, ma non cosa vi era dentro ovvero le sue emozioni.
Caspian aveva così tante domande e nessuna risposta.
Ma improvvisamente, come risucchiato da un vortice, si trovò su una nave, Caspian si maledì per non aver parlato alla ragazza così somigliante alla Lucy che lui conosceva.
Non riusciva a capire le sue emozioni in quel momento, ancora di più non riusciva a capacitarsi di come si trovasse li,  ma il fatto che lo lasciò stupefatto, era il comandate che dava indicazioni per dirottare la nave in quel momento,  suo padre.
Al contrario di ciò che era avvenuto  poco prima con Lucy, i due  giovani si erano scambiati veloci guardi.
Non proferendo parola, Caspian ora, era davanti al padre, così simile a lui.
Quest' ultimo l'aveva riconosciuto come suo figlio.
Adesso, parlavano, o meglio il più  piccolo dei due, spiegava all'uomo di fronte a lui come era avvenuto l'incontro con la ragazza ed ora come si trovasse li con suo padre.
«Quindi, mi stai dicendo che i re e le regine di Narnia sono dei ragazzi» esclamo il più grande.
Caspian fece cenno con il capo.
Caspian raccontò vari aneddoti al padre, come la battaglia contro lo zio o come era essere re e per ultimo ma non meno importante dei suoi sentimenti.
Il precedente re ascolto attentamente ciò che raccontava suo figlio, con orgoglio  nel cuore,
Sapeva che suo figlio sarebbe diventato un ottimo re, un grande re.







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Ciao!
Nuovo capitolo, tanto atteso da tutti voi.
Ho ripreso a scrivere.
Spero che vi piaccia.
Un bacio <3
Cᴀᴍɪ ☀︎︎

𝐅𝐫𝐨𝐦 𝐭𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐢𝐬𝐞𝐝 𝐜𝐚𝐥𝐥𝐬 « 𝗅𝖾 𝖼𝗋𝗈𝗇𝖺𝖼𝗁𝖾 𝖽𝗂 𝗇𝖺𝗋𝗇𝗂𝖺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora