Il mattino si aprì con un raggio di sole che entrò dentro le finestre o almeno ciò che ne era rimasto tra quei frantumi. Le serrande erano ormai inesistente poi, per non parlarne delle due ante delle finestre che erano state forate dai proiettili dei nemici negli anni passati durante la terza guerra mondiale.
Anche se avessero voluto, dopo di essa nessuno nel villaggio aveva il sostegno economico per farlo.
Jungkook si alzò dal letto tenendosi il braccio attorno alla vita mentre il proprio stomaco stava brontolando dopo tre lunghi giorni in cui non aveva visto traccia di cibo ma che cosa ne avrebbe potuto fare a riguardo in un periodo come questo? Ne lui e ne i suoi compagni di camera avevano avuto un pasto durante questo periodo e anche le strade erano prive di animali da cacciare per procurarsi il cibo.
Per trovare qualcosa bisognava spostarti a piedi verso il nord alla ricerca dei resti di qualche bosco in cui si trovano dei poveri animali privi di una abitazione.
Jungkook si diresse verso i resti del divano e da sotto di esso tirò fuori una valigia dalla quale prese dei vestiti. Una semplice maglia nera forata da dei buchi, jeans blu a vita alta e dei stivaletti marroni che avevano la suola destra malandata e poi, diede uno sguardo ad Hoseok dandogli un cenno di andare a procurarsi un elastico ed un ramoscello a due rami per creare una fionda per la caccia.
Hoseok annuì e poi, uscì dalla piccola stanza dirigendosi all'esterno.
<<Buongiorno, Kook>> una voce femminile rimbombó all'interno di quella piccola stanzetta bianca con la porta chiusa.
<<Oh, sei sveglia. Hai dormito bene? >>
La ragazza si sidette sul bordo del letto, stracchiandosi la schiena e poi, guardandolo, con l'aria ancora assonnata.
Jungkook sorrise e poi, si recò verso l'esterno, seguendo il proprio Hyung.
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Si incamminó verso nord tenendo il suo sguardo fisso davanti a sé, esaminando l'area con il suo dolce ed innocente sguardo e con passi corti continuava a camminare.
Continuò a camminare per vari isolati ma il ciò fu invano in quanto non c'era alcuna forma di vita nei dintorni e per la troppa stanchezza e per la seta si sedette giù, sui resti di un marciapiedi, guardandosi davanti e come se non fosse, quel gesto lo riportò indietro nel passato quando il cielo era ancora azzurro e limpido, le strade erano ben asfaltate ed esistevano delle aree in verde, c'erano i mercati e locali per comprare prodotti con cui cibarsi e la gente era presente nelle strade, portando avanti conversazioni, chi di lavoro e chi solamente di spettegolezzi.
Aish, quanto gli mancavano quei tempi. Quei tempi quando tutto era più facile ed era felice senza rendersene conto.
Beh, si sa. Nella vita, non ci si rende conto di quanto si è stati bene fino a quando non ci viene privata anche la cosa più banale.
Non era il tipo molto sociale che andava molto in giro per la cittadina ma all'improvviso si era pentito di non averlo fatto quando aveva ancora la possibilità di averlo potuto fare.
La schiena del più giovane venne colpita da un piccolo sassolino tirato dall'amico.
<<Che fai? Rimani lì impalato a prendere il sole? >>
<<O-oh, h-hyung! >> disse, strofinandosi con il palmo della mano il lato del collo.
Gli pose una mano in avanti facendolo tirare su e poi, gli posò in mano una fionda.
<<Muovi quel culetto carino e vedi di darti all'opera, signorotto Jeon. >>
Jungkook prese un sospiro e poi, si recò verso il bosco o almeno se può essere definito come tale dato che la maggior parte delle chiome degli alberi erano state ridotte in cenere e i tronchi erano a metà.
Il ragazzo iniziò a camminare lentamente cercando di mettere al meglio la loro funzione d'udito alla ricerca di una preda con cui cibarsi ma il prezioso silenzio mandato avanti da Jk venne interrotto dalle lamentele di Taehyung che li stava inseguendo in silenzio per un bel po' di chilometri.
<<Uff, non capisco perché dobbiamo vivere come dei poveracci. Se non avessimo delle armi lo capirei ma ne abbiamo e anche una dozzina quindi perché non possiamo usarle per la caccia? Non si fidano abbastanza di noi? Eppure, loro ci chiamano per fungere ogni azione che desiderano. >>
Hoseok si astennete dal rispondere e lo ignoró completamente dandogli una spallata e poi, si nascose dietro ad un cespuglio, con la fionda tra le mani.
<<Non ho ragione, Jk? >>
Jk si voltò, con aria confusa verso l'amico più grande mentre teneva in mano il resto di un corpo di un coniglietto mezzo mangiato da un lupo.
<<Uhm, non è questo, Taehyung ma se dovessimo essere attaccati da qualche bandito come potremmo difenderci se stessimo in scarsità di proiettili? Non ci avevi mai pensato prima?>>
Tae abbassò la testa, con un senso di vergogna che ebbe la meglio sul suo corpo.
<<Uhm, giusto. Scusami. >>
Hoseok lo ignoró un ulteriore volta e poi, con la coda dell'occhio notò un piccolo uccello e chiuse un occhio, per calcolare meglio il tiro e poi, tirò il sasso, colpendolo in pieno e poi, camminò verso di esso, prendendolo in mano e rompendogli il collo con la mano mentre Jk coprì la vista di Tae da quella scena macabra.
L'espressione facciale del più piccolo espresse una smorfia di dolore e poi, tirò fuori una busta nella quale posò gli animali e si indirizzò verso la loro dimora con cammino lento ed attento, cercando di esaminare l'area e notare se non ci fossero dei banditi o predatori nei dintorni.
<<Dovevi per forza rompergli il collo, hyung? Non era abbastanza un sasso contro la testa? >> disse Tae, con tono basso e timido ma con mal cuore per il povero animale.
Hoseok alzò lo sguardo al cielo e poi, rispose: Oh, scusami, salvaguardia degli animali. La prossima volta ti lascerò a te cacciare con gentilezza la cena.
<<I-io-- Non intendo dire che stavo disprezzando il tuo lavoro, hyung ma che ne sai su quanto quella creatura abbia potuto soffrire? >>
<<Tae, vuoi fargli compagnia nell'oltre tomba? >> disse l'amico più grande, con tono arrabbiato e con sguardo glaciale.
<<N-no-->>
Hoseok lo prese per il collo della maglietta scura e poi, lo portò davanti a sé facendolo camminare in fretta presso la loro casa in un imbarazzante silenzio.
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