Capitolo 3 - I Nephilim

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Jon rimase a fissare l'oscurità per interi minuti, una strana sensazione di calma lo pervadeva. Poteva avvertire una presenza magica dentro di sè, una forza ancestrale ed antica che gli pulsava nelle vene. Possibile che quella creatura sapesse qualcosa di cui nemmeno i suoi superiori nei Guardiani fossero a conoscenza?

"Jon!" pigolò una voce alle sue spalle. Jon la riconobbe subito - era Samwell Tarly.

"Sam. Sei sveglio." Jon constatò squadrandolo dalla testa ai piedi. O almeno, per quanto gli fosse possibile, siccome Sam era ridotto ad una figura tremolante nascosta tra i drappi della tenda che condividevano.

"E come faccio a non esserlo? C'è stato un frastuono di zoccoli e..." Sam sussurrò, gesticolando esasperato. "Jon, che cos'era quello?" mormorò chiaramente terrorizzato. "Non sono riuscito a vedere quasi niente ma...stai bene?"

Jon annuì, facendo segno a Sam di spostarsi dall'entrata. Di sicuro se c'era qualcuno con cui il suo segreto era al sicuro, sarebbe stato Samwell Tarly. Non che ci fosse davvero un motivo di mantenerlo un segreto, ma Jon aveva una strana sensazione di imbarazzo e di gelosia - quello che era successo avrebbe preferito fosse rimasto tra lui e la creatura misteriosa. In fondo gli aveva detto che lui era speciale, e forse un po' Jon sperava lo fosse davvero.

Assicurando la tenda con un incantesimo di chiusura, Jon si sedette sulla coperta di pelliccia logora che avevano adibito a letto, intimando Sam a sedersi con lui. Gli raccontò ogni cosa: il rumore nella notte, il cavallo di Alliser che aveva trovato martoriato, la creatura oscura ed infine lui...Misterio. Un brivido gli percorse la schiena al pensiero dell'uomo-cavallo. Sam lo guardava con aria esterrefatta.

"Jon...hai incontrato un centauro?" gli sussurrò incredulo.

Jon si limitò ad annuire, consapevole di non avere una spiegazione del tutto logica per il suo amico.

"Ma i centauri sono estinti da secoli!" Sam aveva lo sguardo di un bambino a cui regalano la sua prima spada, e Jon si preparò mentalmente al fiume di parole che stava per travolgerlo. "Anzi, nemmeno si ha la certezza che siano mai esistiti. Secondo alcune leggende erano una sorta di ibrido tra le forze del male e del bene - se non sbaglio il primo nacque dall'unione di un uomo ed un unicorno. Si dice che fossero irascibili, violenti, quasi tendenti alla follia, ma al tempo stesso dei validi guerrieri fedeli ai propri principi. Erano un paradosso magico, dotati di troppa potenza, un po' come i Nephilim nelle leggende di Asshai."

"E che diavolo è un Nephilim?" Jon scosse la testa amareggiato, pentendosi di aver fatto la domanda.

"I nephilim, secondo le leggende, certo, erano una razza estremamente potente, un incrocio tra esseri umani e ciò che la città oscura definiva 'angeli', delle creature di emanazione divina, create dal Dio della Luce stesso. Penso che per noi, l'equivalente fossero gli Unicorni, prima che si estinguessero." Sam alzò gradualmente la voce, e Jon gli fece segno di non svegliare l'intero accampamento. "Beh, tornando ai centauri. Erano troppo potenti, e secondo le leggende ci fu una guerra - l'unica guerra che schierò magia bianca e nera dalla stessa parte - e si estinsero. Fino a stanotte, almeno. Oh, Jon, ti rendi conto? Stiamo vivendo un avvenimento storico!" (ndA Venom: ma Sam non sta mai zitto??)

Jon alzò gli occhi al cielo, rimuginando sulle parole dell'amico. Qualcosa non lo convinceva del tutto, si sentiva quasi insultato nell'orgoglio dopo aver ascoltato quelle supposizioni sul centauro. A lui non era sembrato nè irascibile nè tantomeno pazzo. Anzi, la calma che aveva provato Jon in sua presenza...scosse la testa, allontanando il calore che si stava arrampicando sulle sue guance.

"Comunque sia andata, abbiamo fallito la missione. Il cavallo di Alliser è morto." Jon sospirò alzandosi per riporre la spada al suo posto.

"Beh, possiamo dirgli del centauro e -" Jon lanciò un'occhiata furiosa a Sam, sorprendendosi lui stesso della velocità con cui aveva reagito.

"Non se ne parla. Questa storia del centauro rimane tra noi due, a costo di lanciarti un incantesimo." Jon lo ammonì, e vedendo che Sam sembrava aver accettato suo malgrado si stese sulla coperta.

Quella notte sognò Misterio che cavalcava nella notte.


ndA: ciauu!! purtroppo siamo state entrambe molto occupate in questi giorni, perdonate l'assenza </3 *si inchina* capitolo un po' cortino speriamo di riprenderci al prossimo :3 ciau ciau! 

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora