Capitolo 161 - due nuovi Strutter!

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La bestia obbedì e saltò goffamente sul gradino alto dieci metri che portava alla città. Infatti ogni gradino era alto dieci metri, e ce n'erano una dozzina per arrivare all'entrata vera e propria della città, che ovviamente non era fatta per gli esseri umani (o almeno non per quelli vivi).

Atterrati sull'ultimo gradino, la bestia di trasformò in un tornado di fiamme epiche e fulmini a ciel sereno, e invece che una bestia bruttissima ora c'era un ragazzo bruttissimo, basso e tarchiato, dai capelli ricci e castani come il pelo della bestia e gli occhi blu e strabici anch'essi come la bestia, oltre che a lo stesso i denti appuntiti. Ora però indossava una polo di marca gialla infilata nei jeans attillati e risvoltinati, e portava dei mocassini bruttissimi con le fiamme in vinile disegnate sopra. Dalle sue braccia pelose si sprigionarono delle fiamme, che formarono delle stampelle attorno ai suoi avambracci, e, ultimo ma non meno importante, aveva anche delle tettone immense.

"Ehi Tecla, lo s-sapevi che questa zona s-si chiama Inferno V-v-v-verde perché ci hanno girato un film horror slasher gore c-con lo stesso nome. Prima di quel film la valle delimitata dalla Catena Montuosa Oscura n-non aveva nessun nome perché..."

"Era meglio quando eri un entelodonte e te ne stavi zitto, Jimmy." Lo zittì Tecla fortissimo e con una cattiveria inaudita. "Qua ci sono nata, certo che lo so. Idiota."

Tecla aprì le ali e con i suoi poteri spettrali levitò (non lievitò 😂) in aria, scalando l'ultimo gradino e attraversando l'Arco Maledetto, un enorme arco votivo e volitivo e volubile dall'altezza di un chilometro e dieci centimetri, che fungeva da portale vero e proprio tra il mondo dei vivi (magici + babbani) e dei ghoul, spettri e creature infernali e oscure.

"Solo chi ha sangue demoniaco o ha l'animo oscuro e malvagio può entrare qui senza morire istantaneamente." spiegò Tecla, voltandosi verso il ragazzo ancora al gradino inferiore.

"Ma dato che tu hai entrambi + sei un enorme testa di cazzo, direi che puoi passare senza problemi."

Jimmy sbuffò molto forte dieci metri più giù e, facendo vibrare il suo corpo con così tanto vigore da superare lo stadio solido della materia e trasformarsi in plasma puro (tecnica segreta che si insegna solo in una specifica scuola privata della Città Innominabile nelle Terre dell'Ombra, chiamata "tecnica del vibratore umano"), Jimmy schizzò con una velocità molto vicina a quella della luce oltre il valico, completamente intatto.

Essendo nato e cresciuto nella Valle Ashiana, ovviamente Jimmy, nome completo Giangiacomo Maria Strutter, era un essere di pura malvagità, e con un sacco di nebbia e eternit nei polmoni, che aumentava il suo livello di magia oscura.

"Io vado a visitare mia mamma, tu fa il bravo e non cacciarti nei guai, Yeen non è Gargoyleland (parco divertimenti situato sulle sponde orientali del Lago di Gargoyle nelle Terre dell'Ombra)." Lo ammonì Tecla.

"E non trasformarti in mannaro qui a Yeen, che sei talmente brutto che spaventeresti i ghoul."

"Eh ma che p-p-palle, cuginetta. Andrò a farmi di panteroina in un v-vicolo oscuro." sbuffò il giovane Jimmy, di un paio di anni più giovane di Tecla, il cui terzo hobby preferito, subito dopo rompere le palle ed essere la persona peggiore possibile, era farsi di panteroina nei vicoli bui.

Tolto dalle palle il cuginetto, Matilde Tecla Strutter (nome completo della nostra antieroina oscura) decise di incamminarsi per le vie disgustose di Yeen, anche chiamata "City of Blinding Darkness" in una nota canzone della band malvagia death metal di ghoul "anti-U2".

La città puzzava di decomposizione e liquidi oscuri e miasmi velenosi, e ne andava fiera! Tecla camminò sopra un ponte oscuro che fungeva da camminamento pedonale malvagio (Yeen è ZTL) sopra uno dei tanti canali della città, il Canale Puzzoloso, uno degli affluenti dello Zamoyos, formato da un liquido nero da cui spuntavano femori umani e animali e piante carnivore acquatiche. Passato il Ponte Funesto, Tecla percorse il Lungofiume Raccapricciante, che costeggiava il Canale Puzzoso ed era talmente vicino alle acque reflue da sentire le grida delle anime dei morti uccisi al suo interno.

Poi si infilò in uno dei vicoli oscuri (non quello in cui suo cugino si stava facendo di panteroina) e prese Via dell'Angoscia, numero 7.

C'era una villa a quel numero, formata da guglie frastagliate e muffa e funghi che crescevano sopra il legno di GIGALBERO e MANGROVIE MALVAGIE DI FERRO e rilasciavano spore velenose e acido solforico. La casa aveva una forma storta, come tutte le case di Yeen, e dal suo interno si potevano sentire rumori di ossa spezzate e grida disumane.

Tecla sorrise e suonò il campanello oscuro al cancello di lega di arsenico e cadmio (metalli molto velenosi), e dall'interno della casa si sentì il rumore di un'esplosione (era il campanello oscuro, che faceva esplodere a caso qualcosa nella casa quando qualcuno lo suonava).

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora