Capitolo 4 - Il Castello

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A Winter Hoghwarts faceva sempre freddo, ma quel giorno ancora di più. Forse perchè Theon aveva dimenticato la sua sciarpa in camera, e non aveva voglia di girare tutto il castello per andarla a recuperare.

Poco importava.

Presto sarebbe iniziata la lezione di combattimento magico, uno dei suoi corsi preferiti. Certo, non era molto divertente quando tutti nella classe lo paragonavano alle sue sorelle Asha e Yara, gemelle estremamente diverse per l'aspetto fisico e il carattere ma entrambe inquietantemente portate sia per il combattimento che per la magia. E per il lancio di asce, soprattutto.

Theon non lo era altrettanto nel combattimento, ma nella magia poteva sicuramente superarle. La sua bacchetta era l'eredità del loro nonno Quellon Greyjoy, potentissimo mago delle Isole di Ferro e grande lord che regnò con prepotenza sull'arcipelago per un numero indefinito di anni, ed ebbe una decina di figli, o giù di lì. A Theon non interessava dei suoi zii- lo inquietavano tutti.

Theon strinse istintivamente l'antichissima bacchetta al petto, contro al suo cuore tamburellante per lo sforzo di correre da una parte all'altra del grande castello-scuola. La bacchetta era di dimensioni ridotte ma maestosa nella sua fattura, in corteccia scura dei piccoli, solidi alberelli che crescevano su quegli scogli tempestosi che erano le isole di Ferro, e all'interno di essa si diceva nella sua famiglia che contenesse tendini di Naga, il serpente marino mostruoso che i suoi antenati avevano ucciso per salvare l'arcipelago. Theon sentiva che era vero: quella bacchetta era spaventosamente forte, e aveva scelto lui e non le sue sorelle, né i suoi fratelli maggiori.

Theon ne andava particolarmente fiero.

Ma se la meritava, quella bacchetta? Sarebbe stato degno di usarla, e contrastare il suo misterioso e antico potere? Lui che non tornava alle Isole di Ferro da ormai quindici anni?

Perso nei suoi pensieri, quando il ragazzo dai capelli rossi al suo fianco iniziò a parlare Theon quasi saltò sul posto. Non si era nemmeno accorto di lui, ridicolo,

"Ehi! Hai sentito quello che ti ho detto?" farfugliò felicemente il ragazzo al suo fianco, aggiustandosi i morbidi capelli rosso-castani sulla fronte.

"Scusa, Robb. Stavo pensando a quella bella ragazza nuova nel mio corso!" mentì Theon, sorridendo al suo migliore amico.

Robb aveva qualche anno in meno di lui, era decisamente più basso di lui ma le sue spalle erano ormai larghe ben più di quelle del mingherlino Theon e stava anche diventando un po' più alto, almeno così gli sembrava. Robb si aggiustò la sciarpa rossa e dorata al collo, e il suo sorriso era così raggiante oggi da far sembrare i corridoi di Winter Hoghwarts più brillanti, anche con una tempesta di neve fuori dalle finestre. "Stavo dicendo che finalmente i Guardiani della Notte torneranno qui! Sono attesi questa settimana, non si sa quando arriveranno con questo tempaccio, ma presto saranno qui. Dicono abbiano informazioni particolari, o che abbiano trovato qualcosa oltre la Barriera... ma l'importante è che finalmente rivedrò Jon! Chissà quanto è diventato alto in questi anni!"

Robb stravedeva per il suo fratellastro Jon, al contrario di sua madre. Era comprensibile, Jon era un bastardo nato dal tradimento del marito con una donna qualsiasi durante la grande battaglia tra maghi avvenuta quindici anni prima, quando Robb era a malapena nato e aspettava il padre che ancora non aveva visto.

Eppure, a Robb non importava. Adorava Jon, e Theon non riusciva proprio a capirlo.

"Quel nanetto? Nah..." ridacchiò Theon, accompagnando l'amico verso il suo corso a Grifondoro. Theon, in quanto Serpeverde, non sarebbe nemmeno dovuto trovarsi lì.

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora