Capitolo 17 - Il ritorno di Misterio 2

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"Sei qui..." sussurrò Jon, in uno scatto. Si sentiva come se il cuore avesse potuto esplodergli da un momento all'altro nel suo petto. Misterio. Era lì!

Jon si sentì gli occhi lucidi, e l'occhio destro, quello colpito da quell'aquila maledetta, iniziò a dolorare. Il ragazzo in nero si portò le mani sul viso dolorante, sibilando per la fitta. Con gli occhi serrati e la mente riempita solo dal dolore, le mani calde e gentili e poderose di Misterio sulle sue schiarirono la sua mente annebbiata, come l'alba che scacciava l'oscurità e il firmamento sul suo cammino, portando luce e serenità.

Misterio, gentilmente, tolse le bende dal viso di Jon, e incredibilmente il suo occhio... aveva smesso di dolorare. Ora vedeva, e vedeva il centauro in tutta la sua bellezza. I palmi delle sue mani stavano brillando mentre toccava delicatamente il viso di Jon, applicandogli un misterioso incantesimo curativo. Tutti i tatuaggi sul suo corpo brillavano di quella luce tenue e dorata allo stesso modo, canalizzando quella magia- tanto benefica e diversa da quella che veniva applicata lì a Winter Hogwarts- sul viso di Jon, che guarì velocemente.

"Le cicatrici rimarranno, ma non ti stanno male." gli sussurrò Misterio, con voce bassa e calma, in quell'accento tanto melodioso alle orecchie di Jon...

Jon prese le sue mani nelle proprie. "Io... io ho perso..."

Tutto ad un tratto, sentì qualcosa di pesante nella tasca della casacca. Dovette lasciare la presa delle calde e forti mani di Misterio per frugare nella tasca, e trovare ciò che vi si era appena scivolato dentro- il ciondolo, la corda strappata dagli artigli dell'aquila di Royce e il suo sangue seccato ancora a sporcarlo.

"Ma come..."

"Devi stare attento, Jon Snow." lo ammonì il centauro, il suo sguardo dolce e attento sotto la maschera che copriva il suo viso misterioso. "Quell'amuleto ti servirà a chiamarmi. Ma devi tenerlo stretto a te stesso, e non permettere che altri lo abbiano. Potrebbe finire nelle mani sbagliate... nelle mani di chi usa la magia oscura. Devi stare attento, Jon... molti ti stanno cercando. Tu sei speciale, e ancora non lo sai. Nelle tue vene scorre sangue..."

La sua voce gentile fu interrotta dal rumore di scope volanti. La stessa aquila della mattina, gli artigli pronti ad attaccare di nuovo Jon, fu sbalzata indietro da un movimento del braccio di Misterio, che creò una forte raffica di vento che fece cappottare in aria l'aquila.

"Non posso rimanere qui, metterei a rischio la tua vita." disse Misterio, stringendogli con forza le mani. "Non fidarti della magia oscura. Stanno per passare la Barriera, ma in questo castello sarai al sicuro. Promettimelo."

Jon lo guardò con disperazione. Purtroppo, il centauro non attese la risposta del ragazzo, perchè con sguardo preoccupato si voltò su sé stesso e sparì nel folto della foresta, perdendosi nel buio della notte che ormai era calata su Westeros.

Nel frattempo l'enorme aquila, impaurita, era sfrecciata indietro, verso la padrona, che a cavallo della sua scopa nera intarsiata di rame stava osservando Jon da sopra le fronde degli alberi della Foresta Oscura. Come sempre, era tra i suoi due grossi scagnozzi.

Loro avevano visto Misterio?

Sheamus, il ragazzo dalla cresta rossa sparata sulla sua testa, indicò il giovane Guardiano. "Ha l'amuleto! È stato lui a rubartelo!"

La rossa ora era furiosa. "Dovevo portarlo al laboratorio speciale di Corvonero e qualcuno me l'aveva sfilato dalla tasca! Non so che cazzo di magia abbia usato, ma me lo riprenderò! Le nostre ricerche non possono fermarsi qui!" gridò. "Addosso, ragazzi!"

Aston in testa e Cesaro e Sheamus a seguirla, sfoderarono spade e bacchette e le puntarono tutte verso Jon. Non sembrava avessero visto Misterio, e questo era un bene, ma allo stesso tempo l'avrebbero ucciso. E questo era un male.

Si protesse la testa con le braccia, e involontariamente invocò un potente campo gravitazionale attorno a sé. Appena i tre entrarono in contatto con questa bolla di luce protettiva che si era creato attorno al suo corpo, vennero sbalzati via, lontani metri e metri da Jon.

Cos'era successo?

Tra le sue mani, l'amuleto brillava.

Non lo sapeva, ma sapeva che doveva fuggire. Stringendosi l'amuleto al petto, e il ricordo di Misterio al cuore, corse dentro al castello, facendo il giro del campo di zucche. 

WINTER APOCALYPSE: L'Ascesa dei Maghi GuerrieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora