7° capitolo:

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<< Lou, piccolo. Sveglia >>

<< mhh, zia. Buongiorno >> L’abbraccia forte. Sono legatissimi, le nostre mamme sono gemelle. Louis è il cocco di mamma.

<< ti ho portato la colazione, stai meglio? >>

<< sì zia. Grazie >> si tira su e mamma gli consegna il vassoio pieno di leccornie.

<< Alexandra Jasmin Parker è ora di alzarsiiiiiiiiiiiiiiii >> grida con la sua voce stridula. Mi sveglio spaventata e finisco a terra, atterrando di sedere. Mi alzo, protestando ma subito noto Louis che s’ingozza.

<< dov’è la mia colazione? >>

<< di sotto, a tavola >> mi informa sorridendo mamma.

<< cosa?, perché a lui sempre la colazione a letto e a me solo il giorno del compleanno?>>

<< è il mio nipotino, il mio tesoro. Sono stata la sua madrina al battesimo >> dichiara mamma accarezzando la testa a Boo. Ridacchia lui mentre si pulisce le labbra.

<< vado a far la doccia, che botta ho preso sul sedere. Cazzo mi verrà il livido >>

<< Alex, le parole >> mi riprende mamma.

<< tranquilla, con un bel massaggino il Payne te lo scioglierà >>

<< magari. Ah muoviti Lou, alle 8.30 sarà qui >>

<< per fare che? >>

<< sto senza macchina e poi sai stiamo insieme >>

<< oh che tenerelli >> dichiarano in coro Louis e mamma. Li guardo, afferro completo intimo e vestiti poi mi chiudo in bagno.

Riesco diversi minuti dopo, pronta. Louis ha finito la sua colazione e si è vestito. Afferro la borsa e lo seguo al piano di sotto. È tardi, come al solito. Mi concedo un tè ed una fetta biscottata.

<< Lou apri a Liam, mamma è di sopra. Vado a lavarmi i denti >>

Mi fa il segno dell’ok mentre continua a messaggiare.

<< con chi sei? >>

<< Hazza >>

Alza la testa, ha gli occhi a forma di cuoricino. Sorrido.

<< tu sei cotto ma che dico?!, S-T-R-A-C-O-T-T-O >>

<< non dovevi lavare i denti?!, fila >>

<< devi fare il romantico ho capito >>

Torno di corsa al piano di sopra, quando riscendo Liam è seduto accanto a Louis.

<< ciao >>

<< buongiorno Alex >> si alza. Ci salutiamo con un abbraccio mentre mio cugino continua a mandare e ricevere messaggi.

<< Louis William Tomlinson alzati che siamo in un ritardo fottuto >> lo informa Liam.

<< sto messaggiando con Harry >>

<< ancora?!. Dai cammina che è tardi >>

Sbuffando si alza, afferra lo zaino e ci segue in macchina. Si accomoda sui posteriori e continua a messaggiare.

<< Lou, posa quel telefono. Adesso lo vedi >>

<< non vedo l’ora >>

<< e prendetevi una camera >> ridacchia Liam.

<< a trovarla. Ho la famiglia numerosa >>

<< qualcuno è pronto al grande passo >> dico.

<< beh sì >> ammette imbarazzato mio cugino.

Siamo a scuola dopo pochi minuti. Troviamo Niall ed Harry ad aspettarci mentre chiacchierano seduti sulle scale.

<< buongiorno >> ci accoglie lo Styles. Giro di saluti poi comincia a parlare fitto fitto con mio cugino, come sono dolci. Li veglio con un sorriso per qualche secondo.

Liam si accorge della mia gioia e mi abbraccia alle spalle mentre mi regala qualche bacio sul collo.

<< entriamo? >> domanda.

<< sì >> lo prendo per mano e regalando un sorriso a Niall ce ne andiamo in classe. Din din.

<< hai ricevuto un sms >>

<< eh sì >>

Sfilo il telefono dalla tasca.

<< è Perrie. Lei e Zayn non entrano >>

<< fuga romantica >>

<< sì Li >>

<< domani la facciamo anche noi? >>

<< assolutamente sì >>

<< seguimi >>

Camminiamo a passo svelto, raggiungiamo le scale antincendio, sono all’aria aperta.

<< Alex io… >>

<< sì? >>

<< vorrei un bacio. Un vero bacio >>

Sorrido e lo bacio teneramente, mentre lui mi accarezza i fianchi con le dita.

<< andiamo in classe, abbiamo letteratura. Dà di matto se qualcuno arriva tardi >>

<< vero, l’avevo dimenticato. >> confessa.

Prendo la sua mano e rientriamo. La porta a vetri che dà sulle scale antincendio è su ogni piano. Siamo proprio sul nostro piano. Niall è davanti alla porta della nostra classe, come al solito circondato da ragazze. Loro parlano, lui ci fissa. La professoressa non è ancora arrivata, per fortuna.

<< aspetta >> sussurra Liam. Mi riprende tra le sue braccia e mi bacia, succede di nuovo nel giro di un minuto poi entriamo in classe ed andiamo al nostro posto. Harry e Louis seduti vicini a farsi gli occhi dolci mentre si accarezzano le dita. Io e Liam non perdiamo troppo tempo ad imitarli.

La lezione comincia dopo 10 minuti. Oggi la prof è particolarmente nervosa.

<< interrogo, non c’ho voglia di spiegare >>

Ste grandi puttane fanno sempre così. Dovrebbero ricordarsi che son pagate per far quello che fanno e se hanno voglia o meno non è importante. Non possono rovinare le medie degli studenti per i loro sbalzi d’umore.

<< vediamo, eccoci. Horan. Alla lavagna >>

<< no >> ribatte a tono il biondo irlandese.

<< credo di non aver capito >>

<< le ho detto che non vengo >>

Guardo Niall, non sarà uno studente modello ma non ha mai reagito così. È sempre stato educatissimo anche se i suoi voti non hanno mai raggiunto il massimo.

<< credo di non aver capito >>

<< le ho detto che non voglio essere interrogato >>

<< sta scherzando? >>

<< no prof, si cerchi un’altra vittima >>

<< vai, sei pazzo? >> gli sussurro.

Siamo tutti sconvolti, non è da Niall. Né rispondere male né rifiutare un’interrogazione. Ha sempre avuto il coraggio di andare alla lavagna pur essendo totalmente impreparato.

Scuote la testa poi si alza.

<< io me ne vado >> semplicemente così si congeda l’Horan e lascia la classe ma non chiude la porta alle sue spalle.  Persino la professoressa è sconvolta, ci segue da 5 anni. 

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