2.3 La Tana

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|10 novembre 1977|

Anche quel giorno due teste rosse apparvero nella stanza

George: buoooongiorno!

Cassiopea: George... si dice buonasera non buongiorno, sono le 7 di sera

George: dettagli mio piccolo confetto

Severus: tuo piccolo confetto?

George: suvvia Severus non essere geloso, sono sposato non ti ruberei mai la ragazza

Ecco, quella fu una delle poche volte che i ragazzi videro Severus arrossire

Ron: dai George smettila, iniziamo a leggere

George: come sei noioso Ronny

Ron: non mi chiamare Ronny stronzo

George: io non sono stronzo RONNY sei tu che non apprezzi la mia ironia... RONNY

I malandrini risero guardando la faccia offesa di Ron farsi rossa come i capelli

Cassiopea: mi sembra di vedere me, Sirius e Regulus da bambini, era un continuo prenderci in giro

George: io e Fred abbiamo sempre preso in giro Ron perché di tutti i nostri fratelli è l'unico più piccolo di noi

Ron: anche Percy era un vostro bersaglio fisso anche se è più grande

George rise: Percy è facile da prendere in giro lo conosci, comunque sareste piaciuti tutti a Fred, si sarebbe divertito un mondo ad essere qui, anche questa storia dei viaggi nel tempo gli sarebbe piaciuta...

Cassiopea: riusciremo a salvare anche lui George, non ti abbattere

George: tu saresti stata sicuramente la sua preferita Cassy

Cassiopea: ne sono lusingata, spero di poterlo conoscere un giorno

George: lo spero anche io ma ora basta parlare di cose tristi, leggiamooo

Ron: ecco grazie, chi legge?

Cassiopea: io

George le passò il libro e lei si andò a sedere tra le gambe di Severus come d'abitudine, aprì il libro alla pagina giusta e iniziò a leggere

Capitolo 3

La Tana

" Ron!" esclamò in un soffio Harry, strisciando verso la finestra e aprendo la in modo da poter parlare attraverso le sbarre. " Ron, come hai... che cosa...?"

Lo spettacolo che gli si presentò davanti agli occhi lo lasciò senza fiato. Ron si sporgeva fuori dal finestrino posteriore di una vecchia automobile color turchese, parcheggiata a mezz' aria. E dai sedili anteriori i gemelli Fred e George, i fratelli maggiori di Ron, guardavano Harry sorridendo.

"Tutto bene, Harry?"
"Ma che cosa ti è capitato?" chiese Ron. " Perché non hai risposto alle mie lettere? Ti ho chiesto almeno una dozzina di volte di venire a stare da noi, e quando papà è tornato a casa e ha detto che avevi avuto un richiamo ufficiale per avere usato la magia di fronte ai Babbani..."
"Non sono stato io... e come ha fatto, lui, a saperlo?"
" Lui lavora al Ministero " disse Ron. " Lo sai che non siamo autorizzati a fare incantesimi fuori della scuola..."
"Senti chi parla! " disse Harry guardando l'auto volante. "Oh, questa non conta" disse Ron. "L'abbiamo solo presa in prestito; è di papà, non abbiamo fatto noi l'incantesimo. Ma fare magie di fronte ai Babbani con cui vivi..."
"Te l'ho detto, non sono stato io... ma è troppo lungo da spiegare. Però puoi dire tu a Hogwarts che i Dursley mi hanno chiuso a chiave e non mi fanno tornare a scuola, e che naturalmente io non posso fare niente di magico per liberarmi, se no il Ministero penserà che è il secondo incantesimo che ho fatto in tre giorni..."
" Sta' un po' zitto!" disse Ron. "Siamo venuti a prenderti, tu vieni a casa con noi ".
"Ma neanche voi potete fare incantesimi..."
" Non ci servono gli incantesimi" disse Ron con un ghigno accennando ai sedili anteriori. " Dimentichi chi è con me ".

𝑻𝒉𝒆 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒚 𝒐𝒇 ~ 𝑳𝒂 𝑪𝒂𝒎𝒆𝒓𝒂 𝑫𝒆𝒊 𝑺𝒆𝒈𝒓𝒆𝒕𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora