2.16 La Camera dei Segreti

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|23 Novembre 1977|

Remus: è stata una giornata di merda

Sirius: lo so amore

Remus: non voglio fare niente, voglio solo dormire

Sirius: dico agli altri che non ci siamo per leggere il libro?

Remus: no dai, andiamo, ce la faccio e sono curioso

Sirius: Rem...

Remus sorrise: sto bene Pad, sto bene, la luna è dopodomani e inizia a darmi qualche problema ma ce la posso fare e poi ci sei tu con me no?

Sirius: certo che ci sono io con te, non ti lascerei mai Rem

Remus: beh allora andiamo

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Severus: tutto ok Remus, ti vedo stanco

Remus: tutto ok, solo un lunga giornata, chi legge

Sirius: io dai

CAPITOLO 16

La Camera dei Segreti

Remus: che bellezza, le cose si fanno interessanti, esattamente quello che mi serviva

« Quante volte siamo entrati in quel bagno e lei era appena a tre gabinetti di distanza! » disse Ron con amarezza la mattina dopo a colazione. « E penasre che avremmo potuto chiedere a lei, mentre ora... »
Era già stata un'ardua impresa seguire i ragni. Ma sfuggire alla sorveglianza degli insegnanti per intrufolarsi nel bagno delle ragazze, che per giunta era vicino al luogo della prima aggressione, sarebbe stato quasi impossibile.

Ma durante la prima lezione del mattino, quella di Trasfigurazione, accadde qualcosa che, per la prima volta da settimane, gli fece passare di mente la Camera dei Segreti. A dieci minuti dall'inizio della lezione, la professoressa McGranitt annunciò che gli esami avrebbero avuto inizio il primo di giugno, di lì a una settimana.

James: ma davvero questi ancora parlano di esami? La gente viene pietrificata

Lily: James sono ad Hogwarts, qualcosa la devono fare se no tanto valeva chiudere la scuola

«Esami?» gemette Seamus Finnigan. «Ancora si parla di esami? »
Dietro a Harry si udì un gran tonfo, perché la bacchetta magica di Neville Paciock era scivolata, facendo scomparire una delle gambe del banco. La professoressa McGranitt la riparò con un sol gesto della sua e si voltò accigliata verso Seamus.
«L'unica ragione per tenere aperta la scuola, in questo momento è che voi riceviate un'istruzione» disse inflessibile. «Gli esami si terranno quindi come di consueto, e confido che tutti vi stiate impegnando nello studio ».
Impegnare nello studio! A Harry non era mai passato neanche per la testa che in quelle condizioni ci potessero essere gli esami. La classe insorse, cosa che rese ancora più inflessibile la professoressa McGranitt.
«Le istruzioni del professor Silente sono di mantenere il normale andamento della scuola» disse. «E non serve ricordarvi che ciò significa verificare quanto avete appreso quest'anno ».
Harry abbassò lo sguardo sui due conigli bianchi che avrebbe dovuto trasformare in pantofole. Che cosa aveva imparato, quell'anno? Non gli venne in mente niente che gli potesse tornare utile a un esame.
Ron aveva l'aria abbattuta come se gli fosse stato appena comunicato che doveva andare a vivere nella foresta proibita.
« Mi ci vedi, tu, a fare gli esami con questa? » chiese a Harry mostrando la bacchetta magica che proprio in quel momento aveva cominciato a sibilare rumorosamente.
Mancavano tre giorni alla prima prova d'esame quando, a colazione, la professoressa McGranitt fece un altro annuncio.
« Ho buone notizie » disse, e nella Sala Grande non solo non si fece silenzio, ma ci fu uno scoppio di gioia.
«Torna Silente! » gridarono molti, felici.
« Avete preso l'Erede di Serpeverde! » squittì una ragazza al tavolo dei Tassorosso.
«Ricominciano le partite di Quidditch! » tuonò Baston saltando sulla sedia.

𝑻𝒉𝒆 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒚 𝒐𝒇 ~ 𝑳𝒂 𝑪𝒂𝒎𝒆𝒓𝒂 𝑫𝒆𝒊 𝑺𝒆𝒈𝒓𝒆𝒕𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora