Karen

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Un uomo siede da solo al tavolo di un ristorante, una donna sola anche lei si alza e va verso il tavolo dell'uomo. Gli si siede di fronte.

E' ora, dovrebbe avere dieci minuti di vita ancora. Sempre che non sia quello buono, ne dubito però. Andiamo. Neanche ora che sono a meno di due metri da te mi riconosci? Imbecille. Ah ecco, ora vedo il terrore. "Ci hai messo un po' a riconoscermi, pensavo d'essere più famosa. Come va Albert?"

"Bene bene grazie, e a te? Pare tu sia stata molto impegnata in questi giorni, Karen"

Prova a fare il simpatico? Che carino, un altro che si crede superiore agli altri. Però almeno non si è messo a correre come una gallina starnazzante. "Sono stupita che non vi siate messo a correre Albert. Non che ci sia un posto dove voi possiate andare su questa nave dove io non possa raggiungervi"

Nessuna risposta? Che maleducato, forse sta realizzando la situazione? Che lenti questi uomini, ci mettono sempre delle ore a rendersi conto delle cose. Aspetta, cos'è quella scintilla nei suoi occhi? Crederà mica avere una via di fuga? "Cercavi di accoltellarmi? Con quello? Ma davvero?" "Dai non farmi perdere tempo, mostrami che venire fin qui è stato utile e dimmi quello che voglio sapere prima che ti si paralizzi anche il cuore. Sempre che tu ne abbia uno, e ne dubito sapendo quello che hai fatto. Dov'è?"

Banale, davvero banale. Secondo te una killer come me muore accoltellata da uno come te. Ma questo è proprio stupido. "Non saprai niente da me! Tanto ormai sono spacciato no? Beh mi porterò tutto nella tomba!" Eccola qui, la negazione. Bene, è il momento: "Quello che in TV non dicono", questo momento mi emoziona sempre, "è che a tutti voi ho concesso una scelta", dico mentre faccio rotolare la siringa sul tavolo. Non c'è bisogno che gli spieghi cos'è. Eppure ho l'impressione che neanche questa volta dovrò usarla. Che noia. Un altra spinta? "Dimmi cosa voglio sapere tutto questo sarà solo un ricordo in meno di cinque minuti"

Dai muoviti, non ho voglia di andare da quel tuo amico a Taiti, è davvero lungo come viaggio è sto finendo le cose interessanti su Netflix. "Scegli in fretta mio caro..."

Mugugni. Anche lui. Perchè ognuno si crede diverso e poi fa esattamente come tutti gli altri?

"Anche tu ci hai messo troppo. Deludente. Ora che la paralisi ha raggiunto la faccia non c'è più nulla che tu possa fare per salvarti. Volevi sapere come ho fatto a trovarti? Oh, come vorrei avere tempo di star qui a vantarmi con te. Ma sta per esplodere tutto no? Meglio che io vada. Adieù!"

Mi toccherà andare a Taiti a quanto pare. "Quasi dimenticavo, dammi la mano." Zac! Netto e pulito. Sono davvero così brava con I coltelli? Mi stupisco da sola, comunque, dito sullo scanner... Oh, bello questo Scooter d'acqua.

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