Dear church, fuck you. (Zarry)

2.

-Mi chiamo Zayn.
Disse il ragazzo sedendosi vicino al riccio. I ragazzi erano seduti su alcuni scalini.
-Harry.
Rispose chiudendo il libro.
-Sei uno Styles?
-Purtroppo.
-Perché purtroppo?
-Secondo te?
-Non lo so. Siete la famiglia più ricca dei dintorni.
-La ricchezza non è tutto.
-Lo dici perché non sei mai stato senza soldi.
-Può darsi.
-Comunque perché non ti piace la tua famiglia?
-Posso farti una domanda? Puoi non rispondere se vuoi.
-Solo se tu risponderai alla mia.
-Ok. Sei gay?
-Questa domanda non me la aspettavo.
-Puoi anche non rispondere.
-Sono gay per metà. Sono bisessuale.
-Mia sorella ti ha praticamente insultato per quello. Almeno, per lei era un insulto.
-Quindi?
-Quindi ha indirettamente insultato anche me. Ecco un motivo per cui odio la mia famiglia.
-Questo non me lo aspettavo.
-Che la mia famiglia fosse omofoba?
-No, quello è evidente. Non mi aspettavo che tu non lo fossi.
-Non ti aspettavi che io non lo fossi? Allora perché saresti venuto a parlarmi? E quegli sguardi?
Zayn sorrise.
-Comunque con la mia famiglia devo comportarmi da omofobo.
-Perché?
-Perché sono omofobi. Secondi te posso andare da loro e dirgli "ehi ciao. Sono gay."?
Zayn cerco di non ridere, ma non riuscì a trattenere un sorriso.
-Direi di no.
-Come non glielo posso dire io, non lo farai neanche te.
-Ovvio. Vuoi fumare?
-Secondo te posso?
-I tuoi non lo sapranno.
-Come gliela spiego la puzza di fumo?
-Gli dici che sei stato con amici che fumavano.
-E secondo te mi farebbero ancora uscire se sanno che frequento persone che fumano?
Si girò verso Zayn.
-Fumare è un vizio e non si possono avere vizi.
Disse imitando la voce di suo padre. I ragazzi risero. Harry prese il telefono dalla tasca.
-Devo andare. Chiesa.
Disse girando gli occhi.
-Ci vediamo in giro.
-Ci si vede.