Ti amerò per sempre [maze-runner] [newt+t/n]-completa

WICKED?

Eri li stesa a terra. La tua gamba contiunuava a sanguinare senza fine. Il dolore non finiva più. Diventava ogni minuto più insopportabile! Perché non ero ancora morta..? Ero sveglia ma non riuscivo a muovermi o a parlare. Ero "tipo" svenuta.

Però voglio comunque dirvi ciò che si prova ad essere "morti".

Pov t/n:
Beh inizierei dicendovi che non è bello, e fa anche male... Ma credo che questo lo sappiate. Ma la cosa più difficile è affrontare "il dopo" della morte di qualcuno.
Il lutto, infatti, può essere rappresentato da diverse fasi che si susseguono nel tempo, la prima fase è la fase del trauma, una vera e propria scossa, dove si avvertono confusione, attacchi di panico e terrore. È la prima fase quella non appena si viene a conoscenza della morte di una persona a noi cara. Successivamente si impone la fase del rifiuto e della negazione in cui si presenta il rifiuto e si pensa "perché è successo proprio a l*i?". In seguito appare la rabbia, subito dopo la fase della disperazione ed infine l'accettazione fase lunga e difficile a cui giunge il soggetto. E non volevo che succedesse a Newt.

Il vero problema è che non eri morta, eri come in coma e non riuscivi a fare nulla. Inoltre il pensiero di stare accanto all'uscita del labiriinto, quasi morta, da sola e non poter fare niente mi metteva sempre più paura.
Ma ora che ci penso non era quella la cosa più terrorizante.....ma il fatto che ci fosse ancora un dolente vivo! Oh mio dio! Ero morta!

Cercavi di muoverti, ma niente il tuo corpo rifiutava ogni tuo ordine.

Bene... forse non eri morta, ma probabilmente lo saresti stata entro questa notte.

NEL FRATTEMPO FUORI DAL LABIRINTO:

I ragzzi ce l'avevano fatta. erano finalmente riusciti a scappare da quel maledetto labirinto dopo 3 lunghi anni. Ma non erano chissà quanto felici, perchè colei che li guidò verso la liberta era "morta". Mille lacrime avvolgevano il viso di Newt. Non era distrutto, era morto dentro...come se gli fosse esplosa una bomba nel cuore. thomas invece non ci credeva, non riusciva a credere che una come te fosse morta. E tanti altri come loro erano disperati.

Appena usciti da un corridoio dalle luci blu si trovarono in un laboratorio. C'erano almenoo una ventina di scienziati stesi a terra, mille pezzi di vetro e un grande schermo. Thomas e Teresa iniziarono ad avere uun forte giramento di testa insopportabile. La loro mente inizaiva a ricordare!

Newt: Thomas! hey amico tutto bene?
Thomas: Newt io ricordo!
Teresa: anche io!
Gally: raccontateci tutto ciò che vi ricordate!
Thomas: io e teresa lavoravamo in questo laboratorio insieme a tutti loro, sravamo cercando la cura di qualcosa e sfruttavamoo dei ragazzi "speciali". Dei ragazzi come noi..
Gally: ma se lavoravate con loro, perchè vi hanno spedito nel labirinto?
Teresa: mentre stavamo cercando la cura scoprimmo che stavano usando dei ragazzi come esperimenti, noi ci siamo ribellati e ci hanno mandato qui
Newt: Ma in che snso siamo speciali?
Thomas: siamo immuni a un virus
Gally: e ci vogliono sterminare
Teresa: si finchè non troveranno una cura

Continuano a girarsi intorno alla ricerca di qualche indizio utile, finchè Chuck non inciampo su un cavo e per sbaglio preme un bottone che fa partire un video di una donna di nome Ava

Il video:
Cari ragazzi, io sono Ava...se state vedendo qusto video significa che siete usciti dal labirinto. voglio complimentarmi con tutti voi, grazie per il vostro aiuto. spero che riusciate a vivere con ciò che vi aspetta al di fuori di queste mura. arriverderci ragazzi -prende una pistola e si spara-

Rimangono scioccati, ma decidono di ascoltare la donna e di uscire da quel posto oribilante.

NEL LABIRINTO:
All'improvviso riesci a intravedere una forte luce bianca. Sembrava una specie di aereo ma più piccolo e largo. Da quel affare scese un uomo che non riuscivo a vedere, ma mi prese in braccio e mi portò su quella specie di navicella. Sentivo che la ferita stava guarendo, me la stavano medicando. Eri stata fortunata, erano i tuoi angeli custodi.

Per la maggior parte del tempo hai tenuto gli occhi o completamente chiusi o mala pena aperti e non eri riuscita a distinguere loro volti.