capitolo 2: search

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" MANESKIN CHI? MI STAI PRENDENDO IN GIRO, VERO?" Mi domanda Amelia.
Faccio di no con la testa e lei mi guarda come se fossi un'ignorante.

" Che c'è? perché mi guardi come se fossi un'imbecille?" domando ad Amelia.

" Perché lo sei cara Bianca. come fai a non conoscere la rock band più famosa degli ultimi anni? Ma in che mondo vivi?" mi chiede Amelia con un tono molto irato.

" Vivo nella realtà cara mia, vivo in un mondo che mi ritrovo dopo dodici ore di turno con la schiena spaccata e non ho il tempo di seguire dei mocciosi che si mettono a cantare. Permetti ho il mutuo da pagare" le dico e Amelia mi guarda stupita " scusami e che sono stressata" le dico alla fine.

" Non ti preoccupare è l'effetto del doppio turno" mi dice Amelia mentre ride. Mi aggiungo alla sua risata mentre ci dirigiamo agli spogliatoi.

Finalmente la giornata è finita.

Il doppio turno è stressante, è stancante, ti distrugge anima e corpo e desideri solo buttarti nel letto e sprofondare tra le braccia di Morfeo.

" infermiera" mi sento chiamare dall'ingresso dell'ospedale.

É un ragazzo alto e biondo, troppo secco per i miei gusti, mia nonna napoletana direbbe " sciupato".

Ma dove l'ho visto questo ragazzo? Non avete mai avuto l'impressione di aver visto già una persona però non vi ricordate dove? benissimo sto vivendo quell'impressione lì.

" Sono un amico di Damiano, il ragazzo accoltellato, non so se si ricorda di me sono venuto oggi pomeriggio" mi chiede il ragazzo biondo con solo un pantalone di pelle nero e una camicia bianca, ma come si vestono ste persone?

" Ah si, l'accoltellato. Come ho detto già alla sua amica, il vostro amico sta bene, ha avuto solo una ferita non tanto profonda, lo stiamo monitorando e tra qualche giorno sicuramente ritornerà a casa. Adesso mi scusi ma vorrei tornare a casa che ho fatto un doppio turno, se ha bisogno di ulteriori informazioni chieda al medico" gli porgo il mio sorriso più sincero mentre mi dirigo alla macchina.

" Grazie mille infermiera, sa lui è la nostra spalla, la nostra guida, senza di lui saremmo niente" mi dice il ragazzo mette butta a terra la sigaretta che stava fumando.

Mi avvicino alla macchina e mi siedo sul sedile, chiudo la portiera e... sto piangendo!

Piango, lente lacrime scorrono sulle guance senza motivo, interrottamente. " perché sto piangendo?" mi domando a me stessa.

"Sono troppo stressata. Ho bisogno di un bicchiere di vino bianco e di un bel bagno caldo" mi dico mentre mi asciugo le lacrime con la manica della maglietta e metto in moto la macchina.

Appena varco la porta di casa vengo assalita da Bobby, il mio cane.

Bobby è un pastore maremmano di 7 anni, quindi è abbastanza grande di dimensioni, mangia, dorme, mi riempie di leccate e coccole. Si potrebbe dire che è l'essere che si avvicina maggiormente ad un uomo!

" Bobby mi sei mancato tantissimo!" gli dico mentre lo accarezzo.

Mi tolgo le scarpe, butto a terra il borsone e mi dirigo in cucina.

" Sto morendo di fame" dico mentre cerco di cucinare un piatto di pasta e nel frattempo mi riempio un bel bicchiere di vino bianco. Lo so che non dovrei bere, è poco professionale , soprattutto per un lavoro come il mio, ma ne ho bisogno e poi quando esco da quell'ospedale posso fare quello che voglio o no?

In attesa che bolli l'acqua apro lo smartphone e inizio a digitare la parola " Maneskin" su Google. Non so perché lo sto facendo ma lo sto facendo.

CHANGES: UNA NUOVA VITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora