Non riesco neanche a pronunciare il suo nome.
" Perché sei qui?" Gli dico mentre poggio le chiavi sul mobile.
" Lasci ancora le chiavi sotto al tappeto?" Mi domanda, ma non rispondo.
Mi ritorna in mente ancora quella sera: le lacrime, la pioggia, lui con un'altra sul mio letto, sul nostro letto.
" Sei in partenza?" Chiede.
" Davide che ci fai qui? Non puoi restare, ritornatene dove stavi" gli dico nel modo più pacato possibile.
Ma lui non capisce, non vuole capire.
" Mi manchi" mi dice.
Una lacrima mi scende sul volto.
Davide si avvicina e mi asciuga la lacrima con una carezza.
" Perché mi stai facendo questo, dopo tutto questo tempo" gli chiedo mentre cerco di allontanarmi.
" Perché sono un coglione" dice.
Driin.
Suona il citofono.
E adesso chi cazzo sarà mai?
Non posso avere un'altra sorpresa. Peggio di così non penso che mi possa andare.
" Chi è?" Rispondo prendendo la cornetta del citofono.
" Sono il lupo cattivo di stamattina possiamo parlare?"
È l'altro lui, anzi l'unico.
È Damiano.
" Adesso?" Dico con la voce tremolante.
" No domani, sono venuto solo per dirtelo. Certo adesso a ragazzi"
Perché mi vuoi parlare adesso?
C'è il mio ex che vuole ritornare con me.
Damiano che sta salendo le scale e tra poco me lo ritrovo fuori alla porta.
Cosa devo fare? Cosa desidero veramente?
" Driin" questo è il campanello, questo è Damiano.
Quanto vorrei sprofondare in questo momento.
" Respira" c'è una voce nella mia mente che mi tranquillizza.
" Ciao" dico mentre apro la porta.
" Disturbo?" Dice mentre si è accorto già di Davide.
" No per niente" dico e lo faccio accomodare.
" Piacere Davide. Il fida...."
" È l'ex che è venuto a rompermi le palle e che, non contento di essere stato lasciato una volta, vuole la seconda" dico tutta in un fiato.
Mi puoi tradire, ma non mi toglierai mai la soddisfazione di chiamarti stronzo.
Davide si chiude in un silenzio mortale.
" Ah" Damiano ha inviato deluso, disgustato.
Io sono in preda al panico.
" Forse ho disturbato qualcosa quindi vado" dice Damiano mentre se ne và.
" Simpatico il tuo ragazzo" dice Davide
" Non è il mio ragazzo" rispondo.
Ma vorrei penso.
" Allora Bianca ricominciamo? Dai sono stato uno stronzo" dice Davide.
" Davide" dico il suo nome " ricominciamo ad essere dei perfetti sconosciuti tu fai la tua vita e io faccio la mia. Facciamo che non ci siamo mai incontrati e che non ci incontreremo mai.facciamo così, ok?" Gli dico mentre lo faccio di casa.
Finalmente ce ne è voluto di tempo ma ce l'ho fatta.
Allora perché mi sento così ... Vuota.
Damiano.
Gli devo parlare. Necessito di lui.
Esco di casa.
Mi ritrovo sulla strada da sola.
Dove sarà Damiano?
Nessuna traccia di lui.
Non so dove andare.
" Dove si è nascosto quel diavolo maledetto di Damiano?" Mi domando tra me e me.
Cammino per le strade di Roma con la luna che mi osserva, mi guida e un po' mi giudica.
Guardo il telefono e mi accorgo che è veramente tardi.
È passata la mezzanotte, tra sei ore mi dovrò risvegliare e sto vagando in mezzo a queste strade della capitale alla ricerca disperata di Damiano.
Ma perché lo sto cercando?
Non so neanche io perché lo sto cercando, la mia testa si sta opponendo al mio cuore.
Dopo un po' decido di ritornare a casa.
" Chissà dove sta. Chissà se sta bene. Perché poi è venuto sotto casa mia? Chissà cosa voleva. Chissà, chissà, chissà"
La mia mente è perseguitata da chissà e perché.
Sto per aprire il portone del palazzo quando sento un :" che cazzo ci faceva il tuo ex a casa tua?"
Mi giro e me lo ritrovo appoggiato su un muro dall'altro lato del palazzo.
Bello, illuminato dalla luna, quella luna che lui tanto nomina nelle sue canzoni.
" Sai che mi stavo preoccupando. Te ne sei scappato così" dico mentre attraverso la strada.
" Cosa dovevo fare?" Dice diamano mentre si accende una sigaretta.
" Aspettare che cacciassi quel coglione. E poi non ti devo nessuna spiegazione . Mica siamo fidanzati" sbotto. Sono veramente incazzata con lui e non so neanche il perché.
" Hai detto bene Bianca" pronuncia il mio nome come se fosse veleno.
" Scusami. È che ti sei presentato sotto casa mia e non so neanche il perché poi è venuto quel coglione che voleva essere perdonato" dico mentre cammino agitata lungo il marciapiede
" E tu cosa hai fatto? Lo hai perdonato?" Domanda Damiano.
" Certo che no. Quando è finita è finita. Mi ha tradito. Questo è imperdonabile" mi fermo e gli dico guardandolo in faccia.
" Comunque ero venuto solo per scusarmi per il comportamento di stamattina. Sono strano ma so comunque un gentiluomo" dice mentre mi guarda negli occhi.
" Ti ringrazio ma non dovevi fare tutta sta strada per scusarti"
" Invece dovevo" ribatte Damiano.
Non riesco a capire. Che significa " invece dovevo".
È enigmatico sto tizio eppure...
" Sei strano lo sai. A volte non riesco proprio a capirti" confesso.
" A volte non riesco a capirmi neanch'io" risponde mentre mi saluta con ancora la sigaretta in mano.
E così dopo 10 minuti ripenso a questa strana conversazione con la rockstar.
E tra un pensiero e un altro mi addormento.
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CHANGES: UNA NUOVA VITA
Fiksi PenggemarBianca Solca è un'infermiera di 25 anni, ama il suo lavoro anche se le è rimasto solo quello. Non ha amici, né un fidanzato, è lontana dalla città natale, l'unico essere che le fa compagnia nei momenti più tristi è un cane, Bobby. Ma un giorno di...