7- If you call for me I'll run

738 32 12
                                    

"Ugh!!" aprii di scatto gli occhi, avevo il fiato corto e sentivo caldo. Mi misi a sedere sul letto cercando di calmarmi dall'incubo che avevo sognato. Mi guardai intorno e solo in quel momento mi ricordai di essere nella casa dei sei ragazzi.

Mi alzai ed aprii la finestra, il sole era già alto in cielo. Mi chiesi che ora fosse, ma non avevo il cellulare e non vi era neanche un orologio nella stanza.

La notte scorsa faticai a prendere sonno. Jungkook mi prestò una delle sue camice da notte e quando se ne andò, mi rifugiai in camera e piansi la morte della mia migliore amica, addormentandomi tra le lacrime.

Mi guardai allo specchio appeso alla parete di fronte il mio letto e mi accorsi che il mio mascara si era sciolto ed il mio rossetto era sbavato. I miei capelli erano arruffati. La camicia da notte di Jungkook era almeno di due misure più grande della mia, ma apprezzai comunque il fatto che si era preoccupato che non dormissi con il vestito della sera precedente.

Dovevo assolutamente mettermi in tiro, non potevo farmi vedere così dai ragazzi.

Andai nel bagno che si trovava nella mia camera e mi lavai la faccia, rimuovendo i residui del make-up della notte scorsa. Mi pettinai i capelli con una spazzola trovata per puro caso in uno dei cassetti e mi spogliai dei miei indumenti, buttandomi sotto il getto freddo della doccia. Dopodichè, Mi avvolsi nell'asciugamano e mi rimisi il vestito che indossavo il giorno prima, dopotutto non avevo altro da indossare. Mi lavai i denti con lo spazzolino nuovo poggiato con cura sul lavandino e poi mi decisi ad uscire dalla camera.

Sentii delle voci provenire dal piano inferiore. Drizzai le orecchie per ascoltare la conversazione.

"E' pericoloso.. non puoi fidarti della prima persona che vedi Jungkook."

"Per una volta potresti fidarti di me!? So quello che faccio, ci conviene tenercela stretta."

"Tenercela stretta..per cosa, esattamente? Per lasciare che ti faccia da puttana!?"

Mi portai una mano al petto, il mio orgoglio era stato ferito profondamente. Come potevano osare definirmi tale?

"Yoongi, ragiona. Può servirci!"

Avevo sentito abbastanza, così scesi le scale e feci la mia entrata nel salone dove tutti i membri dei Bts sembravano essere nel bel mezzo di una discussione. Tutti erano seduti, uno di fronte all'altro e all'unisono si voltarono verso di me. Yoongi si alzò dal divano su cui era seduto e se ne andò in cucina.

"Ho interrotto qualcosa?" domandai con fare innocente. Jungkook si alzò dalla poltrona e prese il giubbotto di pelle dall'appendiabiti accanto la porta d'ingresso.

"No, sei pronta?"

Annuii. Jungkook sembrava avere fretta ed io non volevo rimanere un minuto di più in quella casa.

"Il cellulare è in carica su quel tavolino, prendilo ed andiamo." Mi indicò il tavolino di marmo bianco nell'angolo del salone, su cui era poggiato il mio telefono. Feci come disse ed uscimmo dalla casa senza neanche salutare, nonostante ciò, sentii lo sguardo dei cinque ragazzi pesarmi sulle spalle.

Davanti la casa vi erano parcheggiate due auto: la Lamborghini di Jungkook e la Jaguar con cui eravamo arrivati nel villino la notte precedente.

Gangster~ J.JkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora