Ero una di loro ora.
Avevo firmato il contratto, donando la mia anima a Jungkook e giurandogli fedeltà eterna.
Se fossi venuta meno al patto, avrei pagato con la mia vita.Mi metteva i brividi.
Tutti avevano finito i preparativi per andare a New York, tranne io.
Non possedevo vestiti miei. Durante il mio alloggio nella casa dei ragazzi, prendevo in prestito le loro maglie larghe e i loro pantaloni.
Ero stesa sul letto a fissare il soffitto da ormai un tempo indefinito, quando sentii picchiettare alla porta.
La testa di Jungkook fece capolino dalla porta.
Entrò nella mia stanza e poggiò ai piedi del letto un'enorme busta.La scrutai con curiosità.
"Ti ho preso dei vestiti per partire. Scegli pure quelli che ti piacciono di più." Esordì Jungkook sorridendo.
Trovai il gesto molto premuroso da parte sua. Gli sorrisi e lui se ne andò con la stessa velocità con cui era entrato nella mia camera.
Riversai il contenuto della busta sul mio letto e rimasi esterrefatta.
C'erano felpe, camice, pigiami, vestiti da sera, jeans, leggins, magliette di ogni grandezza, materiale e lunghezza.
"Wow, non credevo che in questa misera busta entrassero tutte queste cose!!" Esclamai ad alta voce mentre mi accingevo ad ispezionare ogni capo.
Con mia sorpresa, mi piacquero tutti i vestiti che jungkook aveva scelto per me. Sembrava come se mi conoscesse da una vita.
Era solo una coincidenza.
Preparai di fretta la mia valigia e quando calò la sera, finalmente uscii dalla mia stanza.
Con mia sorpresa, c'era solo Jin in salone. Perfetto..
Mi schiarii la voce per segnalare la mia presenza.
Passai davanti Jin che era seduto comodamente sul divano.
"Hai firmato il contratto?" Esordì freddamente.
Mi voltai verso di lui.
"Già. Sono una dei Bts ora." Dissi.
"Hai commesso un enorme sbaglio. Non avresti dovuto.."
"Da quando tu mi fai la predica su cosa è giusto e cosa è sbagliato, mister sono-una-talpa-di-merda?"
Jin si zittì. Mi fulminó con lo sguardo e torno a leggere il libro che aveva tra le mani.
"Te ne pentirai Y/n. Non è un gioco, questo."
"So ciò che faccio. Non preoccuparti per me, Seokjin." sputai acida andando in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.
E pensare che era il mio migliore amico, il mio confidente, il fratello mai avuto, il mio collega di lavoro preferito.
La mia vita era stata stravolta completamente.
I miei pensieri si rivolsero a Jennie e Kai. Mi chiesi se stessero bene.
Non volevo si preoccupassero per me.
Avrei voluto avvisarli dell'asta a New York, ma non c'era campo. Mi sentivo tagliata fuori dal mondo, eppure agli altri questa cosa non pesava.
"Che hai?"
Sobbalzai. Jungkook comparve al mio fianco. Non lo avevo sentito arrivare.
Merda. Aveva ascoltato la conversazione con Jin?
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Gangster~ J.Jk
FanficPark Y/n, 20 anni, è un agente fbi decisa a seguire le orme del padre, che sei anni prima fu colpito da un proiettile che gli costò la vita. Le venne incaricato di indagare su un clan mafioso, che tra accuse di omicidio colposo e spaccio di sostanze...