Fregata Dal Mio Stesso Cuore

CHAPTER 5

Pov Melanie
"Ehii, che succede?" sentii la sua voce dall'altra parte del telefono incerta.
"Kendall ho bisogno di te" mi fermai cercando di riordinare tutti gli avvenimenti di poco fa nella mia testa.

"Devi cercare Jess per me. È successo un casino e ho provato a chiamarlo, ma non prende. Se lo chiamassi tu non prenderá lo stesso, ma protresti cercarlo al campus?" dissi sperando che mi capisca al volo, senza chiedere piú informazioni. Perchè se mi avesse chiesto altro sarei stata costretta a parlare della rissa, ma anche del giorno prima e Logan e sinceramente in quel momento non me la sentivo di spiegarle tutto.

"Perchè? Che è successo?" Sentii della musica intorno a lei, segno che sta da qualche parte. Spero che non sia troppo lontana.
"Prova anche nel bar vicino al campus o anche nei dintorni. Quando è arrabbiato rimane da solo, quindi se cerchi dai suoi amici non lo troverai..." Cercai di evitare palesemente la sua domanda e continuare a darle delle indicazioni, ma lei non me la diede vinta.

"Senti lo cercherò ma mi devi prima dire cosa è successo" riprese lei.
Cercai di risponderle ma nulla. Ero ancora scombussolata da quello che é successo e in quel momento l’ultima cosa che volevo era rispondere alle sue domande.
Ero seduta sulla macchina di Logan diretta verso non so dove, perché ero stata troppo occupata a contattare Jess per godermi il paesaggio.

Notai solo in quel momento che ormai era sera e mi stupii di come non me ne fossi del tutto accorta. 
Sentii ogni tanto il suo sguardo su di me, soprattutto dopo che qualcuno si è degnato di rispondere alle mie chiamate. Mi girai per guardarlo e incontrai il suo sguardo. 

Era la seconda volta che stavo con lui, su questa macchina nell'arco di 24 ore… ah quanto stavano cambiando le cose...
Fermò la macchina in un parcheggio molto grande che ospitava solo qualche macchina. È un piccolo locale che dà su una delle strade che portano dai campi della Bernard al campus e ai dormitori.

È molto popolare, anche perchè è uno di quei locali sempre strapieni dopo le vittorie delle partite. Era triste vederlo quasi vuoto, quando speravo che a quell'ora stessimo festeggiando tutti insieme.
"Prometto che ti spiegherò tutto, ma non ora. Chiamami se trovi Jess, ti prego" cercai di finire velocemente la chiamata e riporre tutta la mia attenzione su un Logan, che mi stava fissando insistentemente.
"Va bene Mel" sbuffò lei, ma la ringraziai mentalmente di aver mollato. Mi salutò e agganciò la chiamata. Mi girai velocemente verso sinistra, per concentrarmi ora su di lui. 

"Che ci facciamo qui?" chiesi indicando il locale davanti a noi. 
"Mangiamo" rispose lui semplicemente mentre slacciava la cintura di sicurezza.
Seguii lentamente le sue mosse, perchè la veritá era quella: qualsiasi cosa che facesse riusciva a portare tutta l’attenzione su di lui. Ed era una veritá.

"Non sono venuta con te per mangiare, ma solo perchè mi hai offerto un passaggio a casa" dissi tirando fuori tutto il mio coraggio e rivolgendogli uno sguardo carico di fastidio.

"Smettila di cercarlo; se è incazzato lascialo andare. Appena si calmerà il ragazzo tornerà da te" disse lui ignorando quello che gli ho detto, guardandomi in tutta la sua bellezza. 
Era buio ed eravamo illuminati soltanto dalle luci del locale che arrivano fino a noi. Stavo per spiegargli quanto fosse importante per me cercarlo, nonostante il fatto che fosse arrabbiato con me, ma come mi aspettavo, senza grandi sorprese, mi interrompe. 

"Scendi" era l'ultima parola che disse prima di scendere dalla macchina, lasciandomi lì da sola a domare i miei istinti omicidi verso di lui.

Mentre elaboravo un piano per ucciderlo senza lasciare nessuna traccia, uscii anche io dalla macchina con tutta la mia poca eleganza, vedendolo ridere davanti a me. Mi chiesi se stava veramente sentendo cosa pensavo. Se sì dovrebbe davvero starmi lontano almeno due metri.