Capitolo 17.

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Zulema e Macarena srl.

Cristobal era spesso al lavoro, e Monica e le altre mi venivano a trovare.
Blanca, si era sposata con Francisco, Nadia si era sposata con Pablo, e Ana conviveva, con Sara.

Bionda, come va col poliziotto?
Chiedeva Goya, felice.

Bene!
Anche se è sempre al lavoro!

E tu come stai?

Bene bionda, convivo con Triana, non potrei chiedere di meglio, vero amore?

Si amore!
Sorrideva Triana.

Monica, poi mi guardava.

Che c'è tesoro?
Sono contenta, per te, e per il tuo compagno, Cristobal.

Eh si..
E tu, tornerai in Messico?

Per ora, no, e poi c'è Kati con Diego, li .

Bene!

Sono felice per loro, si sono sposati!
Che bello!

Saray, con Riccia, sorridevano.

Bionda! Mi sei mancata!

Anche tu gitana!
La abbracciavo.

E voi convivete?
Si, e abbiamo in mente, di avere un figlio tutto nostro!

Che bello! Sono contenta per voi!
Ci si rivede, Bionda!
Salutai Riccia e Saray, per poi tornare a casa.

Cristobal doveva tornare più tardi stasera, mi rilassavo in spiaggia, fumando una sigaretta..
Poi lo vedevo avvicinarsi.

Ciao amore!

Ciao tesoro!
Mi baciava con passione, felice.

VOCE NARRANTE:

Zulema, era tornata a casa di Maca, e vedeva Cristobal, baciare Maca.
Furiosa, aspettava la notte...
avvolta nell'oscurità, entrò a casa, vedendo dormire Maca, con Cristobal.

Presa dall'ira, prese la pistola..conficcando il proiettile in testa, al poliziotto.

Maca, si svegliò di colpo, sentendo lo sparo.

Che diavolo succede?
Poi la rividi, con i capelli lunghi e una linea nera sotto l'occhio, come una lacrima.
Che ci fai qui?

Sono evasa dal carcere, Bionda...

Perché gli hai sparato??
Sei completamente pazza!!

In lacrime, piangevo, vedendo il corpo, pieno di sangue, di Cristobal.

Dobbiamo disfarci del cadavere.. Bionda..

Prova a dargli fuoco, così non ci saranno prove.
Accese il falò, per dare fuoco al cadavere.

Ero rimasta a letto, e piangevo.
Lei si spogliò, infilandosi al letto, passando le labbra sul mio collo, e stringendomi a sé, prendendomi ai fianchi e al seno.

Non piangere, Bionda..
Vedendo che non voleva farmi del male, mi addormentai.

Zulema la spogliò, per poi mordere i capezzoli, e in mezzo al seno, per poi leccare la sua intimità, le mancava da troppo tempo..

Zulema..
Maca..

Mi penetrava con forza, e mordeva i capezzoli, per tutta la notte, per poi assaporare il contatto della sua intimità con la mia.
Mi svegliai, che lei dormiva, sulla mia pancia.

Facendo attenzione, a non svegliarla, preparavo il caffè, e sentii il citofono.
Era Monica, con Triana, Goya e Laura.

Ciao tesoro!

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