Capitolo 2

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Fu una giornata molto fortunata.
Anche se le riparazioni non erano complete, la locanda riuscì a guadagnare molto, e alcune persone si proposero di aggiustargli il tetto domani mattina, dicendo di non aver mai bevuto una birra così buona in vita loro.
Aerilyn scese quando se ne andarono le ultime persone, coprendosi il viso col cappuccio della sua felpa.
《Oh Aerilyn! Stai meglio?》 Chiese Elizabeth avvicinandosi cordiale.
Lei fu l'unica a trattarla dolcemente, senza guardarla con sospetto.
Il capitano era pure tranquillo, ma gli altri...non erano molto positivi riguardo alla scelta di tenerla lì con loro.
《Si...grazie a lei principessa》 disse cercando di imitare gli inchini che aveva sempre visto sui grandi schermi, fallendo miseramente.
《Ma non devi inchinarti, tranquilla!》
La ragazza sorrise leggermente, ma cambiò subito espressione quando vide degli occhi color del miele scrutarla.
《C'è qualche problema?》 Chiese a King, forse un po' troppo scontrosa.
《Sì, non dovresti essere qui》
《Non credi al fatto che vengo dal futuro vero? Beh anche io non credevo a fate e a giganti》
《Le fate e i giganti non si possono estinguere così facilmente. Sicuramente stai mentendo su tutto e sei una spia》
《Beh nel futuro non ci sono, e non ho parlato di estinzione. - disse incrociando le braccia al petto - Però una cosa è vera, voi fate siete molto scontrose》
King per un attimo rimase perplesso da quella risposta, poi assottigliò lo sguardo, avvicinandosi al suo viso, pensando che non avrebbe sostenuto il suo sguardo, ma non fu così.
《Avevo letto sui libri che le fate erano piccole quanto un pollice, e che quando parlavano si sentivano come delle campanelline...mi hanno illusa un po'》
《Continui a prendermi in giro ragazzina? Occhio a chi hai davanti, dovresti portarmi rispetto》disse mentre si trasformò nella sua versione "regale".
La ragazza lo guardò sorpresa, sbattendo più volte le palpebre.
《Come diavolo hai fatto?》
Elizabeth cercò di mettersi tra di loro, spiegando ad Aerilyn che King è il re delle fate.
Ci fu un minuto di silenzio, prima che la corvina si abbandonò completamente alla sua curiosità.
《Quindi se c'è un re, ci sono altre fate, giusto? E come sono loro? E le loro ali? Sono come quelle di Campanellino?》
《E chi sarebbe Campanellino? È un altro sporco trucco per ingannarmi?》disse tornando normale e portandosi il cuscino sotto il braccio, scocciato.
Aerilyn scosse la testa, capendo di essersi esposta troppo.
Lo scrutò per un po' cercando di capire come un bambino con tra le braccia un cuscino possa essere un reale.
《Perchè non andiamo da Diane? So che non ti fidi di noi...ma forse un amica in più ti aiuterà》disse la principessa sorridendo.
Aerilyn annuì, anche se non era convinta, e andò insieme ad Elizabeth verso la finestra, dove la gigantessa osservò tutta la scena.
《Ehi stiamo ancora parlando!》
《King stai un po' zitto》disse Ban con la testa appoggiata su un tavolo, facendo partire un battibecco tra i due.
《Cosa vuoi?》 Chiese Diane in modo scortese.
Aerilyn la osservò per un po', sorridendo leggermente.
《Mi ricordi qualcuno, solo che lei non ha quei bei occhi viola che hai tu, li ha color nocciola》
Diane rimase perplessa da quella risposta, scuotendo subito dopo la testa e abbassandosi per guardarla meglio.
Elizabeth sorrise per come Aerilyn aveva iniziato la conversazione, mettendo da parte un po' del timore di prima.
《Piccola come sei, dovresti aver paura di me, eppure mi fai dei complimenti. Stai provando a corrompermi?》
《Assolutamente no! E poi con quali soldi potrei corromperti?》disse la ragazza sospirando.
Calò il silenzio tra le tre, e la principessa scambiò degli sguardi con Diane, come se stessero comunicando.
"Ecco qua, sono una candelina adesso...ma perchè dovrei parlare con loro? Manco li conosco" pensò Asteria sentendosi di troppo.
《Ehi tu - disse Diane attirando l'attenzione della corvina- hai detto che noi non esistiamo nel futuro...come fate a sapere di noi?》
《Ci sono molte fiabe e storie su di voi, e su tanti altri popoli》disse Aerilyn, tirando fuori il cellulare dalla tasca dei jeans.
Diane allontanò leggermente il viso, pensando sia un arma, mentre Elizabeth si avvicinò curiosa.
Osservarono come muoveva le dita su quello strano oggetto nero.
《Secondo i film non dovrei mai far vedere niente di tecnologico alle persone del passato, perchè possono far impazzire o distruggere la linea spazio temporale...però voi mi avete creduto, e sapete molte cose, non penso ci sia alcun problema》
Alzò il telefono, facendo vedere delle foto di creature magiche alla due ragazze, ma la mora non era ancora convinta di quella scatola magica.
《Hai bloccato dentro quella scatola quelle creature!?》
《Cosa? Nono, queste si chiamano illustrazioni - disse ridendo la ragazza - aspetta ti faccio vedere che non è un arma》
Rigirò il telefono, facendo altri movimenti con le dita, per poi rigirarlo.
《Ehi ma...quella sei tu! Come fai ad essere in due posti diversi?》rispose shockata Diane, che aveva fatto cadere quel muro di difesa che aveva creato prima.
《Non è un posto, questa si chiama fotografia - commentò sorridendo, come se stesse spiegando qualcosa ad un bambino - è come un ritratto su tela, ma questo è molto più veloce e leggermente più preciso》
《E queste fotografie...a cosa servono?》chiese la principessa avvicinandosi di più.
《Beh dipende, per tante cose...ma penso soprattutto per i ricordi》
《Ricordi?》
《Si, ricordi. Come un posto che hai visitato, una serata con gli amici, uscite importanti e così via》
Aerilyn sorrise nel vedere la curiosità delle due, ma decise di spegnere il cellulare per ora, non convinta se stesse facendo la cosa giusta.
《Bene, bene, bene. State facendo amicizia?》
Il tempo di girarsi e Aerilyn vide il capitano palpeggiare il sedere della principessa, mentre quella arrossiva e chiedeva al capitano di smetterla.
《Capitano sei il solito cafone!》 Gridò Diane seccata, mentre la corvina arrossì per la scena imbarazzante, girando immediatamente lo sguardo.
Si sentì un tonfo e poi una voce stridula gridare 《RAZZA DI MAIALE! TI RICORDO CHE È UNA PRINCIPESSA!》
《Ma è così morbida》
《STAI ZITTO!》
La corvina rimase shockata per quello che stava vedendo: un maiale stava mordendo al biondino e lui rimaneva tranquillo a braccia conserte.
《Quel...Quel maiale parla!》disse sbalordita, mentre si allontanava piano da lì.
《Ma perchè reagite tutti così!? - chiese il maiale mollando Meliodas - piacere di conoscerti, io sono lord Hawk, capitano dello smaltimento avanzi!》si mise in una posa che doveva essere da prode guerriero.
《Hum...piacere》disse tirandosi un pizzicotto sul fianco.
No non stava sognando, ed era la terza volta che ci provava.
Scosse la testa e si guardò intorno, studiando l'ambiente che la circondava.
L'arredamento era molto rustico, ma dava quel non so chè di confortevole che in pochi danno alle persone.
La cucina era piccola, perfetta per una persona, e anche il bancone era molto semplice, poi gli occhi caddero su un enorme tabellone, con dei fogli attaccati sopra.
Aerilyn si avvicinò, irrigidendosi appena capì che erano delle taglie su alcune persone, e queste erano quelli che si trovavano seduti al tavolo nel centro della sala.
《Quindi sei scappata, dico bene?》
《Come!?》disse la corvina, strozzandosi leggermente con la propria saliva.
《Sei scappata da un laboratorio mentre alcune guardie ti inseguivano, hai detto così stamattina - commentò Meliodas portando le braccia dietro la testa - ma non hai ancora spiegato il motivo di questa fuga》
《Oh beh ecco...li ho sentiti parlare...di come volevano usare la capsula》
《E per che cosa volevano usarla?》domandò King annoiato.
"Devo stare attenta a quello che dico, calma e sangue freddo!" Pensò la ragazza girandosi lentamente e mostrando un sorriso nervoso:《beh...se tu torni indietro nel tempo puoi cambiare molte cose, come bloccare una guerra o non farla proprio accadere...》
《Ma è una cosa buona il fermare le guerre, oppure per te la vita di molte persone non conta niente?》
Lo sguardo del rosso quasi si incatena con quello della ragazza, che rimase zitta, facendogli confermare la sua teoria.
《Tu non sai cosa succede se cambi un evento del passato, vero? - cercò di tenere un tono di voce calmo, ma ad ogni frase della fata il suo nervosismo cresceva di più - se io fermo una guerra, o salvo delle persone da un attacco, si crea un altra linea temporale, con altre cause, che potrebbero essere ben peggiori delle precedenti》
《Quindi...se tipo tornassimo indietro e trovassimo un modo per non farti schiantare contro la taverna...》
《Si principessa, potrebbe succedere che la capsula avrebbe colpito altro e ci sarebbero stati delle vittime, chi lo sa》
Calò il silenzio nella stanza, e uno scambio di sguardi partì nel gruppo.
Sentì un qualcosa colargli sulla schiena, sicuramente del sudore per lo sforzo di rimanere calma.
"Devo fuggire di qui e tornare alla capsula, e al più presto" pensò osservando il gruppo di criminali che era di fronte a lei.
《Beh a questo punto dovrai rimanere qui con noi》
Un "CHE COSA?" riecheggiò tonante nell'aria, da parte di tutti i partecipanti, tranne dal capitano, Elizabeth e Hawk.
《Capitano, non crederà sul serio che questa ragazzina potrebbe servirci in qualche modo》commentò Ban indicando la ragazza.
"Ora sarei un oggetto?" Pensò Aerilyn, che iniziò a girarsi tra le mani le ciocche dei capelli.
《Oh io credo che avrà un gran potenziale, e poi...- sorrise beffardo, mentre portava le mani sul tavolo - se lei aiuta noi, noi potremmo aiutare lei》
《Pur di guadagnare faresti di tutto, Meliodas》 disse il maiale sbuffando.
《Che vi piaccia o no, ormai ho deciso. Domani mattina vedremo cosa farle fare, - la osservò per un secondo, quasi stesse cercando qualcosa in lei - mi raccomando, non fare stupidagini. Buonanotte a tutti!》
Meliodas si alzò e salì al piano di sopra, mentre gli altri rimasero in silenzio, ad osservare la ragazza.
Un brivido gli corse in tutto il corpo, mentre si ripeteva nella mente:"questi mi ammazzano!".

Aprì gli occhi, studiando la stanza per quanto la luce della luna aiutasse.
Si alzò piano e si avvicinò alla porta, aprendola piano; buttò uno sguardo sul corridoio, studiando l'ambiente.
Non c'era nessuno a fare da guardia, erano tutti a dormire.
Si mise il borsone in spalla, prese le scarpe in mano e, in punta di piedi, uscì dalla stanza.
Ad ogni passo si fermava, per sentire qualunque tipo di suono, ma un russare di qualcuno attirò la sua attenzione.
Veniva dal piano di sotto.
Appena scese le scale, si bloccò nel vedere Hawk dormire vicino ad una ciotola.
"Non posso aprire la porta, la sentirebbero..." pensò guardando la stanza, sperando in un'altra uscita.
Un brivido di freddo gli corse su tutto il corpo, e lì si parò la sua salvezza: una finestra era aperta.
Si avvicinò piano, sperando di non svegliare Hawk che, col suo russare, sarebbe riuscito a coprire qualsiasi rumore.
Scavalcò la finestra, ma si fermò, sentendosi una strana sensazione addosso.
"Non è il momento per pensare a queste sciocchezze" pensò scuotendo la testa, mentre scese dal portico.
Fece un sospiro di sollievo quando vide la gigantessa sdraiata dietro la taverna.
Si allontanò dalla taverna, riuscendo a coprire i rumori dei suoi passi grazie al prato che era in quello spazio, poi, appena arrivò abbastanza lontano, si mise le scarpe e accese la torcia del telefono.
Iniziò a correre, guardandosi intorno per cercare i segni dell'atterraggio.
Appena vide dei grossi solchi nel terreno iniziò a rallentare, riuscendo ad arrivare nel luogo in cui si trovava la macchina del tempo.
"È messa proprio male..." pensò girandogli intorno, come alla ricerca di qualcosa.
Poggiò la mano su un cerchietto ruvido, che si aprì scorrendo verso l'alto, liberando una piccola esplosione che colpì in pieno viso la ragazza.
Si mise a tossire e a cacciare via la nuvola con le mani, imprecando a bassa voce pensando in che guaio si era cacciata.
Mise su un masso la sua borsa, cercando subito dopo qualcosa al suo interno.
Portò fuori una piccola scatola, con al suo interno degli attrezzi per le riparazioni, e un quaderno, ingiallito forse per il continuo utilizzo.
Prese un cacciavite, ma si bloccò, sentendo un ringhio dietro di lei.
Cercò di girarsi lentamente, stringendo ora con due mani il cacciavite, sperando che non era un animale pericoloso o, per lo meno, non tanto grande da non poterlo fare scappare.
Ma le sue speranze erano pressoché inutili; un enorme lupo era di fronte a lei, con i denti in bella vista e della bava che gli colava sui lati.
Rimase immobile, il corpo non reaggiva a nessun ordine della ragazza, che osservava il lupo avvicinarsi.
"Non voglio morire...- pensò, cercando di far uscire un minimo suono dalla sua bocca - qualcuno...qualcuno per favore..."
Il lupo iniziò a muoversi verso di lei; si fermò un attimo, muovendo le orecchie come per captare qualcosa.
Abbaiò nella direzione opposta ad Aerilyn e corse verso di lei, come se gli fosse scattato un timer.
《QUALCUNO MI AIUTI!》 gridò Aerilyn che spinse in avanti il cacciavite e strinse la testa tra le spalle, chiudendo gli occhi e pregando in un possibile salvatore.
《Lancia dello Spirito Chastiefol, prima forma!》
Aprì gli occhi di scatto, ma non vide nulla per colpa del buio; nemmeno la luna fù d'aiuto, coperta da un branco di nubi.
Sentì un tonfo lontano, poi un lamento animale.
"Qualcuno mi ha salvato?" pensò mentre le gambe e le braccia cedettero, facendola cadere a terra.
Pensò alla voce che udì, capendo che l'aveva sentita poche ore fa, alla taverna.
Dei raggi di luna riuscirono ad irrompere dalle nubi, illuminando la zona.
Aerilyn sbattè più volte le palpebre, prima che lo sguardo di King attirò l'attenzione del suo, bloccandolo completamente.

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