Capitolo 12

76 5 0
                                    

Attenzione: in questo capitolo ci sarà un momento "interattivo" con la musica. Se volete ascoltare, andate a fine capitolo e fate partire il brano.


Tock

                Tock

                              Tock

Un mugolio uscì dalla bocca della corvina, che aprì un occhio per vedere se era entrato qualcosa all'interno della stanza.
Non vedendo nessuno, pensò che forse stava solo sognando, e si mise su un lato del letto, abbracciando il cuscino.

Tock

              Tock

                           TOCK

Ok, non stava sognando, e qualcuno voleva assolutamente importunarla.
《Avanti》disse mettendosi sotto le coperte.
Sentì la porta aprirsi e dei passi avvicinarsi; in pochi secondi non sentì più su di sé il suo prezioso scudo, e si rannicchiò più vicino al cuscino, borbottando per il freddo mattutino.
《Buongiorno Aerilyn!》disse la principessa aprendo le finestre, ricevendo per risposta un lamento di protesta.
《Dai dormigliona! Il sole è già alto nel cielo, e tu sei ancora nel letto!》
Quando si girò, vide la ragazza sedersi sulle ginocchia e stiracchiarsi.
《E ci sarei rimasta molto volentieri.》rispose guardandola male.
Elizabeth ridacchiò, e si sedette accanto a lei.
《Come va la schiena? Ti fa male?》
Ricevette un cenno negativo come risposta.
Aerilyn si alzò e andò verso la finestra, prendendo una bella boccata d'aria.
Erano passati già tre giorni dalla fine della guerra, e tutto sembrava andare per il meglio: la capitale era in fase di ricostruzione ed i Sette Peccati Capitali sono stati rinominati cavalieri del regno.
L'unico problema...era che la tuta era ormai andata distrutta e molti danni sono stati ritrovati alla capsula per colpa degli scontri.
Sospirò, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
《Mi dispiace per i tuoi capelli...- Elizabeth si era spostata vicino ad un baule, intenta a cercare qualcosa - la lama di Helbram li aveva rovinati...e sangue e terra non sono stati di certo d'aiuto...》
《Oh stai tranquilla, era da un po' che volevo cambiare acconciatura...e poi mi era mancato essere solo del mio colore naturale》
Si mise di fronte allo specchio, guardandosi i capelli: notò come coprivano soltanto metà delle scapole, pensando che era strano non avere più la sua lunghezza originale, che arrivava fino ai fianchi; ma era ancora più strano non vedere più la parte finale di questi, che avevano ormai perso il suo colore blu originario, diventando azzurro come il cielo.
Sbuffò, spostando poi l'attenzione sulla sua camicia da notte, che gli lasciava sempre le spalle scoperte per quanto era larga. Per quanto Meliodas affermò che la camicia era un modello femminile, nessuno gli poteva togliere dalla testa che, in realtà, era una specie di tonaca maschile.
Se i film gli insegnarono qualcosa era di certo che, oltre alla cotta di maglia, i cavalieri mettevano una tonaca o un camicione al di sotto di essa ed, effettivamente, quella che aveva lei era IDENTICA a quelle dei film.
《Forse dovrei stringerla, che ne dici?》chiese facendo una finta sfilata.
In fin dei conti, non gli dispiaceva.
《Decisamente sì - rispose Elizabeth, scoppiando a ridere per una delle sue pose - ora è meglio che ti cambi, lord Meliodas ti sta aspettando per andare da lady Merlin》

《E quindi...Merlin in realtà è una lei?》chiese Aerilyn mettendosi al fianco del capitano.
《Esatto》
《...Oh》
《Oh? Perchè scusa, come viene descritta nel tuo tempo?》chiese il biondo incuriosito.
《Beh, innanzitutto viene presentato come uno stregone, uno dei più grandi di tutti i tempi...e non come una maga》
Sentì un leggero "mmh" da parte di Meliodas, preso a salutare dei bambini che correvano la intorno.
《Tipo, nella sua seri-cioè nei racconti e nei romanzi di re Arthur, viene descritto come un uomo molto anziano, se non centenario, dalla folta barba bianca e dalle vesti blu》
Decise di non parlargli della serie televisiva "Merlin" per due semplici motivi: non aveva tempo per spiegare che cos'era una serie TV, e né tanta voglia di parlargli delle avventure del giovane mago, ed il perchè dovesse nascondere i suoi poteri dal sovrano di Camelot.
《Mi dispiace dirtelo, ma tutto quello che è stato trascritto è un falso. - rispose Meliodas, ridacchiando quando la sentì lamentarsi a bassa voce - Che cosa mi dici, invece, su Arthur?》
Aerilyn incrociò le braccia, sorridendo pensando ad uno dei suoi tanti eroi della sua infanzia.
《Nelle sue storie, Re Arthur era un uomo maturo, saggio e che metteva al primo posto il bene dei suoi sudditi. Si racconta molto delle sue avventure, dei suoi cavalieri della tavola rotonda, e del suo amore per la bella Ginevra...》
Aerilyn continuò a parlare, non accorgendosi che Meliodas smise di ascolrarla.
Ormai distratta, decise di prendere la palla in mano, studiando i suoi movimenti ed il suo tono di voce.
Notò come si rallegrò a raccontare le diverse avventure del re di Camelot, capendo che c'era un certo interesse verso quel personaggio...anche se, come per Merlin, molte cose non erano esatte.
《Vedo che sei molto informata su di lui》
Aerilyn annuì entusiasta, cambiando espressione quando pensò a come, in quel momento, poteva sembrare ridicola agli occhi del biondo.
Meliodas sorrise e gli diede una pacca sulla spalla:《Non devi vergognarti ad esternare i tuoi sentimenti, ormai è passato qualche mese da quando sei arrivata, lo sai》
La corvina lo guardò e, dopo aver riformulato la risposta nella sua mente, annuì.
Per il resto del tragitto rimasero in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri.

Il cuore dell'OrsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora