Dopo diverse ore che sembravano non volessero più scorrere, Meliodas e gli altri tornarono al Boar Hat.
Per fortuna, nessuno si era fatto male, anzi erano tornati con una persona in più.
Diane alzò il braccio, salutandoli con gioia, mentre Aerilyn e l'anziano signore, appena la sentirono, uscirono dalla taverna.
Quello che si era presentato prima alla corvina come Cain, corse verso il capitano, entusiasta di vederlo.
《Ci avete fatto preoccupare!》si lamentò Diane incrociando le braccia, ma il suo malumore durò poco, quando vide un ragazzo dai capelli rosa avvicinarsi a loro.
Lo guardò perplessa, chiedendo con non troppa agitazione: 《e questo chi è?》
Elizabeth si avvicinò alla gigantessa, seguita da Ban e da King, mentre il ragazzo stava di fronte a loro.
Ban si mise a parlare con Diane, spiegandogli in breve cos'era successo, mentre la principessa si presentò al ragazzo.
Aerilyn, come al solito, si mise da parte, ascoltando la conversazione: capì che lui era il quinto cavaliere dei Sette Peccati Capitali, e che si chiamava Gowther, il peccato della lussuria col simbolo dell'ariete.
"Sembra un tipo molto strano" pensò osservandolo, notando come il suo atteggiamento era abbastanza monotono, quasi come quello di un robot.
《Ehi Aerilyn, mi aiuteresti a portare degli sgabelli fuori? Oggi festeggiamo!》disse Hawk entrando dentro il Boar Hat.
Aerilyn guardò com'era entusiasta il maiale, notando anche un rivolo di bava pendere dalla sua bocca appena vide Ban andare verso la cucina.
Si rigirò verso Gowther, notando che la stava fissando.
Sentì diversi brividi su tutta la schiena, correndo in aiuto di Hawk, non prima che un commento del suo subconscio gli passò per la mente: "Quel ragazzo mi fa accapponare la pelle..."《Beh Hawk, direi che abbiamo fatto un buon lavoro》disse la corvina buttandosi a peso morto sulle scale della taverna, anche se il suo aiutante era già corso al suo posto, pronto a mangiare.
Avevano portato fuori due tavoli grandi e diversi sgabelli all'esterno e Ban finì di completare l'opera sistemando le pietanze.
La ragazza prese una bella boccata d'aria, rimanendo estasiata per quei meravigliosi profumi.
Si sentiva come quando, nel suo tempo, andava la domenica da sua nonna e, ogni volta, si sentiva ripetere che era troppo magra per i suoi gusti.
Eppure, si chiedeva se, un giorno, sarebbe ritornata da lei, e se avrebbe risentito la sua dolce voce.
Scosse la testa velocemente e si schiaffeggiò piano le guance; non voleva rovinare quella "rimpatriata" per colpa del suo malumore.
《Ragazzina, se non ti muovi qua finisce tutto, e poi non ti lamentare se rimani digiuna》
Ecco, forse a lui gli avrebbe rovinato con piacere la serata.
Si diede una spinta con le mani e, una volta alzata, si avvicinò a loro, cercando uno sgabello libero.
Sfortunatamente per lei, l'unico posto era vicino a Gowther.
Appena si sedette, il ragazzo posò lo sguardo su di lei.
"Ma che diavolo fa? Mi sta studiando? - pensò mentre passava le diverse pietanze agli altri - proprio vicino al tipo strano dovevo sedermi..." continuò.
Gowther, per tutta risposta, si avvicinò leggermente ad Aerilyn che, invece, portò la schiena all'indietro, incontrando finalmente gli occhi del ragazzo.
《Pensate che io sia strano?》
《Come scusa?》
《Ho chiesto: pensate che io sia strano?》
La corvina sbattè diverse volte le palpebre, confusa da questa sua affermazione.
《Non ho spiccicato parola...》
《Ma l'avete pensato - disse indicandomi la fronte - ora vi state chiedendo se sono un...legilimens? Che cosa sono?》
《Ok, fuori dalla mia testa!》 sbottò la ragazza, alzandosi dal tavolo facendosi leva con le braccia.
Nessuno notò quella sfuriata, in quanto erano quasi tutti brilli o impegnati in qualche conversazione.
Il ragazzo continuò a guardarla, impassibile.
《Non volevo mettervi a disagio, permettetemi di chiedervi scusa e di presentarmi - disse alzandosi all'impiedi e porgendole la mano - mi chiamo Gowther, membro dei Sette Peccati Capitali》
Lo sguardo di Aerilyn passava dalla mano di Gowther al suo viso, notando come non esprimeva nessuna emozione.
《Io sono Aerilyn》 disse stringendo, titubante, la mano del ragazzo.
Gowther piegò leggermente la testa, mentre si rimise a studiare la ragazza, guardandola dal basso verso l'alto.
《Siete un sogetto molto interessante; - disse iniziando a girargli intorno, facendo irrigidire la corvina - non sembrate di qua, da dove venite, lady Aerilyn?》
《Allora: prima di tutto, smettila di darmi del lei, mi metti a disagio... - rispose incrociando le braccia al petto, notando un leggero tremolio alla sua gamba sinistra - secondo, non sono di qua è vero...possiamo dire che sono di passaggio》
"Se continua a girarmi intorno gli tiro un pugno - pensò fulminandolo con lo sguardo - vediamo se ha ascoltato questo"
Il ragazzo la guardò per qualche altro secondo, sbuffando subito dopo e allontanandosi di qualche passo.
《Sei molto aggressiva, non sto facendo niente di male》commentò subito dopo lui, cacciandosi, con non chalance, gli occhiali per pulirli, concentrando tutta la sua attenzione sulle lenti di vetro.
《Beh non è da tutti i giorni trovarsi faccia a faccia con uno che non smette di fissarti e ti legge la mente, sai?》
《Sono uno a cui piace studiare le cose nuove e, per questo motivo, devo trovare un modo di scovare informazioni》
Aerilyn fece una smorfia inorridita: 《 Se pensi che parlerò con te della mia persona, con queste affermazioni...scordatelo》e si allontanò, usando come scusa che doveva aiutare Elizabeth a prendere le altre portate.
Gowther continuò ad osservarla, non girandosi manco quando gli consero il collo con un braccio.
《Vedo che hai fatto conoscenza con Aerilyn - disse il capitano ridacchiando - ha un caratterino particolare, non trovi?》
《Mi ha minacciato di tirarmi un pugno se continuavo a studiarla》
《E tu lo hai fatto lo stesso, non è così?》
Il ragazzo ricevette un cenno positivo dall'altro.
《Beh mi vuoi dire cos'hai scoperto?》continuò Meliodas sedendosi accanto a lui.
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Il cuore dell'Orso
FanfictionEstratto dal terzo capitolo: 《Non dirò niente a nessuno di quello che è successo ora, ma - la fata incrociò le braccia al petto - se vedo che non rispetti il patto sarò io a farti fuori》 Aerilyn lo guardò, annuendo leggermente, per poi allungare il...