Per tutta la notte, nella taverna più strana della Britannia, si sentirono risate e musica.
Aerilyn fu una delle prime a svegliarsi; si addormentò appoggiata ad uno dei tavoli, dopo che gli ultimi clienti se ne sono andati, si era seduta, sfinita.
Manco il tempo che le altre gli si avvicinassero, si era addormentata.Intenta a capire chi era e dove si trovava, si sentì qualcosa sulle spalle.
Se raddrizzò e si porto la stoffa sulle gambe. Un sorriso spontaneo gli si formò sul viso quando vide che era la felpa di King. Si tolse l'indumento dalle mani e se lo portò al grembo. Mentre si stropicciava gli occhi, notò che al cappuccio è stato attaccato un elmetto tondo. "Da dov'è uscito?" Pensò mentre toccava le piccole corna del copricapo. Fece spallucce e, stiracchiandosi, di alzò, tenendo sempre stretta la felpa.
Notò che i cavalieri sacri con cui aveva parlato ieri sera erano addormentati al loro tavolo.
"Che buffi"
Avvicinandosi al bancone, e li dovette davvero trattenersi dal ridere: Ban era accasciato tra le botti di birra, russando come un carro armato. Aerilyn si portò una mano alla bocca, soffocando le risate. Prese un bicchiere d'acqua e si avvicinò verso la porta d'entrata, guardandosi ancora intorno. Vide il cuscino di King appoggiato a degli sgabelli e decise di avvicinarsi. Sentì il cuore battere a mille...ma appena si trovò di fronte alla fata, perse un battito. King era lì, accoccolato sul cuscino...e accanto a lui c'era Diane, addormentata. La corvina fece un passo indietro e, sospirando, uscì fuori.
"A che stavo pensando? Stupida! Sono una stupida!"
Aumentò il passo, scendendo dal pianerottolo; si sedette sul tronco di un albero caduto, a qualche metro di distanza dalla taverna.
Fece qualche respiro profondo, per provare a calmarsi...ma ogni volta che stava per riuscirci, abbassava lo sguardo sull'indumento del ragazzo.
Sentì un calore risalire dallo stomaco e, innervosita, lanciò con forza la felpa a terra.
Si portò le ginocchia al petto, sbuffando seccata.
Di rimise a controllare il respiro, ispirando ed espirando a tempo, finché non si calmò del tutto.
Poggiò la testa sulle ginocchia, iniziando a pensare:"ma che sto facendo? Non posso avere determinate reazioni...e poi dovrei essere felice per lui no? Mi sono proposta io di aiutarlo...eppure...eppure..."
Si chiuse di più a riccio, soffocando un grido.
Decise di reprimere quelle emozioni, e di accantonare quel sentimento che si stava formando pian piano dentro di sè.
《È impossibile che provo qualcosa per una persona del genere. Andiamo Aerilyn! L'hai visto?! È arrogante, antipatico, basso e-》
Si irrigidì, sentendo una risata lontana; alzò di scatto, girandosi intorno.
《Chi va là? - chiese alzando la voce - Ban se sei tu non è divertente.》
La risata, anche se ovattata, si fece leggermente più forte.
Si guardò intorno, alzando un sopracciglio: non c'era nessuno oltre che a lei in quella zona.
"Forse sto impazzendo"
Sentì un brivido per tutta la schiena, come se una qualche presenza si era palesata da lei.
Senza pensarci, riprese subito la felpa di King, indossandola; si pietrificò quando sentì la risata provenire dall'elmetto che il ragazzo attaccò al cappuccio.
Titubante, lo sollevò e, prendendosi di coraggio, lo mise.
Ora la risata era più forte ed ebbe, finalmente, una direzione da dove provenisse la voce.
Si girò sulla sinistra, spalancando gli occhi: di fronte a lei, a qualche metro da terra, si trovava un folletto tutto vestito di verde; anche i capelli erano di un verde muschio acceso. Il viso era tondo, che finiva a punta sul mento, delle lunghe orecchie a punta erano leggermente coorte da dei ciuffi di capelli.
Sentì le gambe farsi molle vedendo il suo carnefice lì, di fronte a lei. Fece un passo all'indietro, calpestando un rametto.
Il folletto si girò verso di lei, smettendo di ridere quando la vide indossare l'elmetto.
《Non ci posso credere...》sussurrò avvicinandosi.
La corvina squittì quando se lo ritrovò a qualche centimetro dal viso e cadde all'indietro.
《S-Stai lontano da me!》gridò cacciandosi l'elmetto.
Ci mise qualche minuto per aprire gli occhi, terrorizzata sul da farsi. Quando li aprì, notò che la fata non era più lì.
Fece un lungo sospiro, confermando ad alta voce quello che stava pensando prima:《Si, sto proprio impazzendo》
《No, non sei pazza》disse una voce ovattata , proveniente dall'elmetto. Un altro brivido gli corse per tutta la schiena.
《Quindi puoi anche sentirmi...ma questo è impossibile》continuò Helbram sorpreso dalla reazione della ragazza.
Aerilyn stette in silenzio, pensando che quello era tutto frutto della sua immaginazione, dicendosi che sicuramente era solo mancanza di sonno.
《Ehi tu, non fare finta di nulla. Per favore, rimettiti l'elmetto》
Aerilyn, di tutta risposta, fece di no con la testa, iniziando a pizzicarsi il braccio, sperando di essere in un sogno.
Sentendo però il dolore aumentare, si portò due dita sul setto nasale, disperata.
《Cosa significa no? Smettila di pizzicarti e rimettiti quel santo elmetto. Fallo prima che si sveglino gli altri》
La corvina, titubante, prese il copricapo e, tremante, se lo rimise; il folletto apparse magicamente di fronte a lei.
Sbattè diverse volte le palpebre, osservando il ragazzo sedersi di fronte a lei.
La studiò per qualche minuto, per poi portarsi una mano sotto al mento, mormorando tra sè e sè.
《Ok...si può sapere che cosa sta succedendo?!》disse con non troppa grinta la ragazza. Gli occhi ambrati del ragazzo incontrarono quelli glaciali della ragazza.
《Ehi non urlare! Potresti svegliare qualcuno!》
《Oh scusami tanto! Non capita tutti i giorni di parlare con chi MI HA QUASI UCCISA!》
La rabbia prese il sopravvento, riuscendo a mettere da parte la paura per un po'.
Helbram, sentendo quelle parole, abbassò la testa.
《Perdonami, ma non ricordo nulla...l'unico momento in cui sono riuscito a riprendere possesso del mio corpo è stato quando o detto a King di darmi il colpo di grazia》pensando a quell'ultimo atto, strinse i pugni.
Aerilyn notò che anche le orecchie si erano leggermente abbassata.
Ci ragionò su e, sbuffando, si mise sulle ginocchia, guardando il ragazzo.
《Tu sei il suo migliore amico, giusto?》
Ebbe un cenno positivo con la testa.
Titubante, gli porse la mano, attirando la sua attenzione: 《Io sono Aerilyn》
La fata guardò per un po' la sua mano e, ristabilendo il contesto visivo, glie la strinse.
《Helbram》
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Il cuore dell'Orso
FanfictionEstratto dal terzo capitolo: 《Non dirò niente a nessuno di quello che è successo ora, ma - la fata incrociò le braccia al petto - se vedo che non rispetti il patto sarò io a farti fuori》 Aerilyn lo guardò, annuendo leggermente, per poi allungare il...